Capitolo 1: Sono reali?

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-ALICIAAA!!- sentì urlare da lontano. Mi girai e trovai Roberta che stava correndo verso di me come una matta. Si buttò letteralmente su di me e cademmo tutte e due a terra. -O mio zio, Roby! Mi fai male!- dissi ridendo. Roberta era sopra di me e mi abbracciava fortissimo. Quasi non riuscivo a respirare. -Dai, non vi siete viste per soli due giorni!- disse Lorenzo prendendo per i fianchi Roberta e alzandola da me. Mi alzai anch'io e mi misi a ridere. -Lo so, ma è stato snervante non vederla per ben 48 ore!- rispose Roberta lamentandosi come una bambina. -Ero solo dai miei nonni, non sono scappata in Burundi!- dissi guardandoli. Tutti e tre scoppiammo a ridere. -Dai, entriamo, o faremo tardi!- disse Lorenzo e ci trascinò letteralmente dentro la scuola. -Devo andare, bimba- disse a Roberta. Lei arrossì e Lorenzo le diede un bacio che Roberta ricambiò subito. -Potreste evitare? È tardi!- dissi io e i due piccioncini si staccarono e mi guardarono. Sorrisi beffarda, presi Roberta per un braccio e la trascinai per il corridoio. Lorenzo mi salutò e salì le scale.
Bene, forse vi sarete dimenticati di me e quindi vi dico subito chi sono: mi chiamo Alicia, ho 15 anni, vado al secondo anno di liceo scientifico insieme alla mia migliore amica Roberta, mentre il mio migliore amico Lorenzo va al terzo anno del liceo linguistico. Da quando ho incontrato loro due ho letteralmente cambiato vita: per stare con loro ho cambiato scuola e mi sono trasferita in città. Ho dovuto fare i salti mortali per convincere mia madre a trasferirci in città, ma alla fine ce l'ho fatta. Non volevo perdere i miei migliori amici. Ci siamo conosciuti in un luogo un po' strano per fare delle conoscenze: in una pizzeria ispirata ad un videogioco horror. Noi abbiamo accettato, circa tre mesi fa, di fare le guardie notturne nella Freddy Fazbear's Pizza, e quella è stata la nostra rovina. Abbiamo passato cinque notti da inferno con dei robot che ci volevano uccidere, ma alla fine siamo riusciti a superarle insieme. Quando abbiamo cercato di licenziarci, il locale era stato chiuso per ristrutturazione e noi ci siamo dimenticati di quel posto, ma non del tutto.
Entrai in classe seguita da Roberta e buttai letteralmente il mio zaino sul nostro banco. -Sei sempre delicata tu...- mi disse ridendo. -Molto delicata!- risposi dandole un pugnetto affettuoso sul braccio. Dopo poco iniziò la lezione. La prof spiegava storia e io e Roberta chiaccheravamo. Odiavamo storia, terribilmente. Non vi dico le altre lezioni solo perché vi farei annoiare a morte, vi dico solo cosa è successo dopo scuola. Eravamo nel cortile e stavamo per uscire da quel luogo decisamente orribile, quando Lorenzo si avvicinò a noi correndo come un matto. -Ragazze!- disse, preoccupato. -Che succede?- gli chiesi. Lui prese fiato e ci guardò: era seriamente spaventato. -Ci stai facendo preoccupare!- disse Roberta, spazientita. -Vi faccio vedere!- disse Lory, ci prese per i polsi e ci trascinò nel cortile posteriore della scuola. Indicò un albero: -È lì! La vedete?!- disse preoccupato. Noi guardammo in quella direzione, ma non c'era assolutamente niente. -Cosa ci dovrebbe essere?- chiesi, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
-Non la vede...oh!- disse e guardò di nuovo l'albero. -Cosa hai visto?- gli chiese Roberta. -Vi giuro che ho visto Chica appoggiata al muro che mi fissava e rideva!- rispose indicando di nuovo l'albero. Io e Roberta ci guardammo e sbiancammo di colpo.
-Chica? C-come è p-possibile?- disse Roberta sgranando gli occhi. -È vero!- disse Lorenzo. -Bene, qualunque cosa tu abbia visto adesso non c'è più- dissi io, tranquillizandomi -probabilmente te la sarai solo immaginata. Perché è impossibile che un robot esca da solo, e poi la pizzeria è stata chiusa!-. Lorenzo e Roberta mi guardarono e si tranquillizzarono. -Hai ragione, Aly. Sicuramente me la sarò immaginata.- disse Lorenzo ridendo un po'. Uscimmo da scuola e andammo a casa di Roberta per fare i compiti insieme, come facevamo quasi ogni giorno.
Eravamo in camera di Roby; lei era seduta sulla scrivania, io sul suo letto e Lorenzo per terra (ma poro XD). Eravamo tutti concentrati sui libri: Lorenzo studiava delle nozioni di tedesco, io facevo chimica e Roberta fisica. Io e Roby avevamo una tecnica tutta nostra: lei faceva una materia e io un'altra, e quando avevamo finito ci scambiavamo i compiti e ce li copiavamo a vicenda. Veniva tutto più semplice e veloce.
-Io vado in bagno- disse Roberta alzandosi dalla sedia e uscendo dalla stanza. Ad un certo punto sentimmo l'urlo di Roby. Io e Lorenzo ci guardammo preoccupati e poi corremmo verso il bagno. Guardammo Roberta: era completamente pallida ed era appoggiata al muro. Aveva un'espressione terrorizzata in volto e mi stava facendo seriamente preoccupare! -Roby, cos'è successo?!- chiesi, precipitandomi da lei.
-Su...sullo specchio...- rispose lei indicando lo specchio che era attaccato al muro sopra al lavandino. Io e Lorenzo guardammo lo specchio, ma non vedemmo niente. -Chi c'era?- le chiese Lorenzo  avvicinandosi allo specchio. Non dirmi che...
-Ho...ho visto... Foxy...- disse Roberta e abbracciò Lorenzo. Io e Lory ci guardammo sconvolti: stava di certo accadendo qualcosa di strano. Perché avevano visto gli humatronics?
-Forse siamo solo paranoici- dissi io cercando di ridere un po' -magari stiamo solo ripensando al passato e abbiamo semplicemente paura di rivivere quegli orrori-. Lorenzo annuì.  -Sì...ha un senso...- disse Roberta. Dopo poco tornammo a fare i compiti. Di sera tornai nella casa in cui abitavo da poco: anche la mia era in stile moderno e abitavo in un condominio.
-Mamma, sono a casa!- dissi io buttandomi sul divano. -Bentornata, tesoro!- rispose lei -la cena è pronta!-.
Appena finita la cena corsi in camera. La mia camera era proprio come piaceva a me: aveva le pareti lilla e delle tende viola che coprivano la finestra che portava al balcone. L'armadio era di un bianco splendente ed era vicino alla porta. Il mio letto era davanti all'armadio ed era grande quasi quanto un letto matrimoniale. Aveva una ringhiera che era contro il muro e delle lenzuola lilla e bianche. Il comodino vicino al letto, la scrivania e la libreria erano color castano chiaro. Di certo in camera mia non potevano mancare i miei amati videogiochi e la mia Xbox One.  Mi misi a letto e mi addormentai quasi subito.

Mi trovavo in un corridoio buio. Cominciai a camminare lungo il corridoio e ad un tratto sentì delle risate e delle urla di bambini. Girai l'angolo e una varietà di colori mi investì in pieno. Vidi dei bambini correre verso di me. -Attenti!- urlai, ma loro non si spostarono né mi vennero addosso, invece mi passarono attraverso. Ero un fantasma? Non credo. Solo ora realizzavo dove fossi: ero al Freddy Fazbear's Pizza, solo che era diverso da come era prima. Era più grande, più colorato e soprattutto...c'erano dei nuovi animatronics?! Lì, sullo show stage, c'erano tre ragazzi, due maschi e una femmina, che cantavano. Assomigliavano a Bonnie, Freddy e Chica, solo che erano un po' più bassi e avevano tutti e tre le guance rosse. La femmina somigliava a Chica, solo che aveva i capelli legati in una specie di coda alta e aveva un cupcake rosa in mano; uno assomigliava a Freddy e l'altro era simile a Bonnie, solo che invece di essere vestito di viola ed avere i capelli del medesimo colore, era vestito di azzurro e aveva i capelli azzurri con un ciuffo bianco. Cercai con lo sguardo "il nuovo Foxy", ma in quella stanza non vidi nessun altro humatronics. Quando cominciai ad avvicinarmi a loro, lo scenario cambiò. Ero in un altro corridoio. Questa volta sentì una musica e qualcuno che cantava. Cominciai a camminare verso quella musica e cercavo di capire che cosa stesse dicendo. Fortuna che ero brava in inglese. Diceva che lo avevano isolato, che lo avevano usato per le parti, che non aveva più il suo viso e il suo braccio, che aveva solo la sua chitarra e che voleva suonare...per me. Cominciai a correre, avevo capito chi stesse cantando: Bonnie. Avevo riconosciuto la sua voce solo adesso. Arrivai davanti ad una porta con sopra scritto "Parts and Service" e la spalancai, entrando nella stanza. Era tutto buio, ma riuscì lo stesso a vedere Bonnie seduto per terra con la sua chitarra rossa in mano. Per fortuna che era tutto intero. Mi avvicinai a lui piano e quando si accorse di me smise di cantare e mi guardò. Mi inginocchiai davanti a lui e lo guardai. Mi accorsi che il suo braccio sinistro stava svanendo e io lo guardai un po' dispiaciuta. Bonnie abbassò lo sguardo verso il braccio scomparso e lo vidi abbassare le orecchie tristemente. Mio Dio, come era tenero! Gli spostai una ciocca di capelli viola che aveva davanti all'occhio destro e vidi che era senza rivestimento e completamente rosso. Una lacrima scese dal suo occhio destro, e io gliela asciugai con il polpastrello. Come era possibile che un robot piangesse? -Aiutami- sussurrò Bonnie, guardandomi negli occhi. Io annuì. Tenevo davvero così tanto a loro da aiutarli? Infondo non è che ci abbiano trattato benissimo... Ad un certo punto un sorriso sadico spuntò sul volto di Bonnie. Io mi alzai spaventata e indietreggiai. Bonnie si alzò a sua volta è cominciò ad avanzare verso di me. Indietreggiai ancora ma caddi col culo a terra...perché sempre a me?! Lui si avvicinò e prese la sua chitarra con l'unica mano rimasta. -Good night!- mi disse ridendo e mi sbattè la chitarra in testa.

Mi svegliai di soprassalto e tutta sudata. Era solo un sogno, per fortuna, eppure sembrava così reale...
Cosa ci stava succedendo? Perché vedevamo gli humatronics? L'indomani ne avrei parlato con Lory e Roby, ma per il momento avevo bisogno di dormire per tornare a scuola. Così mi girai dall'altra parte e mi addormentai.

MA CIAU GENTE DI QUESTO PIANETAAAAA!!! Ok, sono secoli che non scrivevo un capitolo di questa benedettissima storiella secs!

Vincent: invece di scrivere ste minchiate, potresti andare direttamente al punto?!

Perché ci sei sempre tu in mezzo alle palle?!

Vincent: perché io può u.u

Seh...comunque, nel primo libro ho sbagliato a scrivere l'ordine dei capitoli. Nel senso che non ho scritto il numero in alcuni capitoli, quindi mi sono un po' confusa, però vabbè. E un'altra cosa è che ho sbagliato a descrivere Chica perché lei ha i capelli corti e io ho detto che ce li ha lunghi, ma questi sono dettagli!

Vincent: però sono dettagli importanti!

Vabbè, questo capitolo è finito! Addio bella gente!

Vincent: Così chiudi un capitolo?! Sei una causa persa!

Ma vaffanculo uomo uva...

FNaF 2: Non è finita...Where stories live. Discover now