Apparenti confidenze

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Jimin non ci aveva messo tanto a prendere per il colletto l'aggressore, e neanche in che secondi arriva al vicolo a velocità sovrumana deciso a comparire con lui nel vicolo più vicino ed isolato, per interrogarlo e chiedere spiegazione prima di svuotare quel corpo del sangue. La mano ornata da gelidi anelli preme sulla trachea del giovane in una presa salda e pericolosa, ma non abbastanza da uccidere essendo deciso ad avere risposte. Il labbro inferiore di Jimin era bucato dai canini bianchi allungati, e la vista offuscata dalla rabbia e dal colore rosso che veniva accentuato nelle iridi, ma solo dopo aver buttato la domanda diretta mise affuoco l'immagine che gli si presentava. «perché volevi accoltellare Yoongi?!» strinse i denti ancor di più ringhiando la frase, ma la presa tendeva a farsi più debole dopo aver visto il volto del ragazzo. «rispondimi Namjoon!» uno schiocco di dita e gli occhi del povero Namjoon si chiusero, svendendo insieme al corpo che cedette sulle sue stesse gambe lunghe, con la schiena che scivola sui mattoni freddi e umidi su cui era tenuto contro. «Jimin, Jimin, Jimin...non ti ho insegnato a non alzare le mani?» Jimin si innervosì al pronunciare così tante volte il proprio nome da quella bocca, appartenente a uno degli incantatori dell'inferno. «e tu ancora non hai imparato a farti gli affari tua, Yugyeom?» la freddezza della voce angelica di Jimin congelò all'istante ogni tipo di confidenza col ragazzo dai capelli color ciliegia, che se la rideva di gusto e malizia, avanzando a passo elegante verso di lui. Gli occhi di Jimin seguivano ogni suo movimento, già teorizzando la causa del comportamento aggressivo di Namjoon non giustificato, sebbene non sapesse attribuire ciò al momento preciso. «è opera tua?» indicò il biondo, con un cenno del capo, Namjoon. «certo che sì. Non è ovvio, Jimin?» rispose l'altro sorridendo dopo essersi accovacciato davanti al giovane privo di sensi seduto a terra. Uno sbuffo di disapprovazione uscì dalle labbra carnose di Jimin, constatando che aveva ragione sul tranello fatto dall'incantatore ma mancava un tassello al puzzle: perché. «perché assoldare un umano quando puoi farlo tu di persona?» sembrava non dare peso alla vita di Yoongi, ma più Jimin sembrava poco interessato e più aveva possibilità di tenerlo in vita, nonostante abbia un contratto col diavolo, anime in cambio della sua vita. Yugyeom accennò a una risata come ovvia, e col sopracciglio inarcato e le labbra incurvate in un sorriso schiarì le idee a Jimin. «mi pareva più divertente. Un amico che ammazza un'altro amico. La mente umana fa pensieri e azioni peggiori di queste ogni giorno, ma mai un diavolo si prende una pugnalata per un umano. Cosa c'è peggio di questo?» l'indice sfiorò la ferita sul torace, sporcando la punta del sangue caldo che era rimasto fuori da quel taglio profondo ormai rimarginato. Il tocco del ragazzo fece irrigidire il corpo gelido di Jimin, il quale aveva già afferrato e allontanato bruscamente la mano di Yugyeom, di cui le dita impregnate del suo sangue caldo. «Mi pare più che ovvio il perché della tua schiena denudata. Non sei degno di volare vestito di piume bere»
Sputa acido il minore di età leccandosi le dita macchiate, con gusto e piacere. Ha assaporato il sangue di Jimin, ed era l'unico diavolo in tutto l'inferno ad avere il sangue dolce e non amaro come comunemente era. «ah Jimin..quanti bei ricordi all'inferno, quando eri affidato a me. Mi dispiace non poter più usufruire del tuo corpo per sfogarmi.» Jimin aveva intenzione di fare altro, ma se si fosse distratto e non avesse più risposto alle sue domande e provocazioni avrebbe scoperto la verità. Rise il maggiore di gusto e divertimento, per non dargli la classica soddisfazione del provocatore, sembrando voler compiacere il suo vecchio "padrone". «chi ti ha detto che non puoi più usufruirne?» disse la sua voce bassa e calda, mettendo le dita a uncino nel colletto della propria maglietta così da scoprire il suo collo macchiato di chiazze violacee e scure. Yugyeom inconsapevole delle vere intenzioni di Jimin si avvicinò leccandosi i canini aguzzi, fino ad afferrare saldamente le braccia di Jimin e tirarlo voracemente a se. Affonda i denti finendo tra le brame del piacere, che però, dura bene poco. Strizzando gli occhi e trattenendo dei mugolii, le mani di Jimin prendono quelle di Yugyeom, in un gesto furbo e astuto per farsi prendere per i fianchi. Chiude gli occhi alla presa sui fianchi, lasciandolo abusare di lui, e il corpo lentamente si svuota di litri e litri di sangue non controllati dallo stesso Yugyeom, che invece di nutrirsi sta strappando via la vita a Jimin litro per litro. Yugyeom era furbo, ma la sete lo accecava così tanto che non si era accorto di essere stato denudato del suo anello. Un'anello semplice comune tra tutti, ma a cui è stata conferita l'unica benedizione mai fatta da Lucifero, permettendo a chi lo indossa di essere libero da ogni vincolo che esiste, perfino sparire agli occhi di qualsiasi creatura demoniaca. Ecco il suo lascia passare per una vita tranquilla con Yoongi.

Un'infinito proibito || YoonminTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon