EXTRA capitolo 67

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Sono incinta.
Non mi ci è voluto in genio per capirlo. Il ciclo era nettamente in ritardo e non sono così ingenua e fortunata da pensare che forse questo mese una qualche divinità mi voleva evitare questa punizione. E va bene lo ammetto, un po' ci ho sperato ma solo per qualche giorno. Ho un ritardo di due settimane e mezzo e in questi giorni mi sento più stanca del solito. Io e Davide facciamo spesso sesso e la maggior parte delle volte non usiamo il preservativo perché entrambi siamo sani e perché io prendo la pillola, ma non nego che potrei essermi dimenticata di prenderla qualche sera e ora ne pago le conseguenze. Personalmente io sono felicissima, insomma ho sempre desiderato avere figli e amo Davide a tal punto di aver sempre sperato di costruire una famiglia con lui. Insomma diciamocela tutta, un figlio sarebbe arrivato, ne sono sicura al cento per cento, tuttavia possiamo dire che non me lo aspettavo così presto,  piuttosto tra qualche anno, magari quando avrei finito gli studi all'Università. Non l'ho ancora detto a nessuno, in verità fino a qualche minuto fa una piccolissima parte di me ha continuato a pensare che fosse solo una strana cooncidenza , ma ora che ho fatto il test non ci sono più dubbi. Vorrei confidarmi con i miei migliori amici e la mia famiglia, ma non posso farlo per due motivi: prima di tutto non voglio che la notizia si sparga e che Davide lo scopra da qualcun altro e poi penso che la mia gravidanza sia principalmente una questione tra me e il mio fidanzato, una cosa intima e personale per cui lui deve essere il primo, dopo di me, a saperlo.
Dio, la mia mente ha già iniziato a farsi viaggi menti infiniti e mi vedo già con in braccio mio figlio. Si, probabilmente credo che sia un maschietto, non so su quale fattori baso la mia, diciamo che è più un decisione innata. In realtà non so neanche se preferirei un maschietto o una femminuccia, non è la prima volta che ci penso, ma non riesco a prendere una posizione definitiva.
Sono ancora in bagno per cui avvolgo il test dentro alla carta igienica, lo butto nel cestino per non lasciare tracce e mi riprometto di andare il prima possibile a gettare il contenuto del cestino nel cassonetto. Mi sdraio sul letto con una mano sul ventre, mentre con l'altra tengo il cellulare e vado a vedere le opinioni delle neomamme o comunque delle donne che hanno scoperto di essere incinta da poco. Muoio dalla voglia di dirlo a Davide, so che accetterà la mia situazione ma nella mia mente continuano a sovrapporsi dubbi e vocine che dicono che Davide non vorrà il bambino. Non so se potrei reggere una situazione del genere, di sicuro molte donne ce la fanno, ma io non voglio neanche pensare a una cosa simile.
Ora Davide è agli allenamenti e tornerà alle sei, per cui ho ancora due ore per pensare a come dirglielo. Cerco su internet come hanno fatto le donne e ne vedo di tutti i colori. Leggo di viaggi in mongolfiera, feste a sorpresa, cartelli stradali truccati o post sui social e penso di non voler fare niente del genere. Non voglio che l'annuncio della mia gravidanza diventi una festa pubblica, un mercato o un circo. Assolutamente no, de o essere una rivelazione intima a quattrocchi, solo io e il padre di mio figlio.

Pov's Davide
Sono davvero stanco, ho appena finito un allenamento di quattro ora ininterrotte e non vedo l'ora di tornare a casa. Non fraintendetemi io amo il calcio ma non c'è solo quello nella mia vita, per cui sono contento di tornare a casa e vedere Alessia. Salgo in macchina e prima di partire controllo se ho messaggi su whatsapp. Gli unici che vedo sono quelli sul gruppo con me, Lorenzo, Mattia, Riccardo e Filippo, per cui li leggo e rispondo.
Riccardo: raga stasera usciamo? Ci prego sono tre giorni che devo sopportare Serena con il ciclo e ho bisogno di una pausa.
Io: ahaha sei uno sfigato, Ale non ha il ciclo da più di un mese, che botta di culo eh?
Lorenzo: fra non l'avrai mica messa incinta!!
Io: ma va, ma che ti viene in mente, nono non preoccuparti.
Riccardo: be allora usciamo o no?
Filippo: per me va bene, ma portiamo anche le ragazze giusto?
Io: si se no si arrabbiano
Lorenzo: allora facciamo alle otto al locale in Via Roma?
Io:perfetto
Filippo: Ok a dopo

Esco dalla chat e accendo la macchina. Mentre guido rifletto sulla domanda di mio fratello, ma cosa gli è venuto in mente? Alessia incinta? Nah, me l'avrebbe detto!

Pov's Alessia
Non appena è tornato dagli allenamenti di calcio, Davide mi ha detto che si era messo d'accordo con i raggazzi per uscire a cenare e a ballare, per cui non sono riuscita né a dirgli di no, né che sono incinta. Ho rimandato tutta la sera ma ora che siamo tornati a casa sua e siamo soli non posso aspettare. Per tutta la cena ho cercato di essere il più normale possibile, ma si sa che quando si finge di essere normali non ci si riesce mai a pieno. Ridevo alle battutte e partecipavo ai discorsi cercando di essere il meno distante possibile con la mente. Comunque nessuno dei ragazzi ha intuito la situazione, ma non posso dire lo stesso di Erica e Serena. Solitente quando usciamo ordino una birra o del vino, ma visto che sono incinta non potevo e ho ordinato solo dell'acqua e ciò mi ha fatto guadagnare delle occhiate perplesse da parte delle mie amiche che comunque e fortunatamente non hanno fatto domande.
Mi sono spogliata, struccata e mi sono messa il pigiama.
-Davide posso parlarti?- gli chiedo mentre mi siedo sul letto matrimoniale, pronta per andare a dormire.
-si certo, un attimo e vengo a letto- mi risponde dal bagno.
I secondi, o forse minuti, più lunghi della mia vita. Mi autoordino di fare respiri profondi per tranquillizzarmi e proprio in quel momento Davide esce dal bagno.
-ei piccola stai bene? O stai facendo qualche strano tipo di meditazione?-
-nono sto bene, de-devo solo dirti una cosa, ma vieni pure sul letto.
Si spoglia e fa ciò che gli dico: si sdraia sotto le coperte, mentre io rimango seduta a gambe incrociate verso di lui.
-vai spara-
-ecco era da qual che giorno che avevo dei dubbi su una cosa... Per cui oggi ho voluto controllare per avere una conferma e be lo avuta-
-dubbi su cosa?-
-non mi sentivo tanto bene ed ero più stanca del solito per cui...-
Vedo Davide sbiancare e credo che abbia capito quello che gli volevo dire.
-piccola perché non me l'hai detto?-
-non ero del tutto sicura e non sapevo come dirtelo-
-Alessia non farmi preoccupare, quanto è grave?-
-come grave? Non ne sei felice? Ma io credevo..-
-felice? Piccola ma che cazzo stai dicendo? Dovrei esserne felice? Ma ti senti quando parli?-
Mi salgono le lacrime agli occhi e non riesco a trattenerle.
-so che è una cosa nuova per entrambi, ma non è una brutta cosa e so anche che un po' è colpa mia ma pensavo che tu..- non riesco a continuare perché inizio a piangere. Mi alzo dal letto e faccio per uscire dalla stanza ma Davide mi anticipa e mi  afferra un braccio. Stiamo qualche secondo fermi in piedi a guardarci, o meglio lui mi guarda e io guardo il pavimento. Non voglio sentire cos'ha da dire.
-perché stai piangendo? Scusa forse sono stato un po' brusco prima ma non potevo accettare la tua domanda-
-Davide lo vuoi o no il bambino?- lo devo sapere.
-cosa? Il bambino di chi?-
Be di sicuro non era la risposta che mi aspettavo. Ora sono io quella perplessa.
-Davide ma di che stavi parlando?-
-Tu di che stai parlando?-
-io ti stavo dicendo che sono incinta-
Silenzio più totale. Una risata fragorosa. Mi trovo tra le braccia del mio fidanzato che gira su se stesso. Si ferma e mi bacia per qualche secondo per poi dire una cavolata.
-quindi non sei malata!- ma questo da dove viene?
-malata? No ma che hai capito-
-senti la colpa non è la mia, sei tu che non ti sei spiegata bene. Non ci posso credere che mio fratello aveva ragione-
-sul fatto che non capisci niente?-
-simpatica, no oggi pomeriggio stavo chattando con i ragazzi ed è saltato fuori che non avevi il ciclo da tanto e Lollo mi ha chiesto se eri incinta-
-sei fortunato che sono troppo felice per pensare che i nostri amici grazie a te sanno meglio di me i giorni del mio ciclo-
Ci sediamo su letto e mi metto tra le sue gambe, con la schiena appoggiata al suo petto muscoloso. Gli prendo una mano e me l'appoggio sul ventre, sotto la mia.
-di quanto sei incinta?-
-quasi tre settimane-
-è ancora piccolino allora-
-magari è una femmina-
-non scherzare, dai sarà un maschio fidati- lo penso anch'io ma non posso dargliela vinta.
-Scommettiamo?-
-cosa?-
-se è maschio il nome glielo scegli tu, se è femmina lo scelgo io-
-ci sto, non preoccuparti Lionel vincerò io-
-non chiamerai nostro figlio come Messi-
-dovevi pensarci prima amore-
Poi diventò seria e gli svelo il mio dubbio più grande.
-Davide tu non hai paura?-
-No, io ho già un lavoro, tu stai finendo gli studi e ci amiamo tanto, che paura dovrei avere?-
-non sarà facile-
-lo so, ma ci sosterremo a vicenda, vi amo lo sai vero?- dice premendo leggermente sulla mia pancia ancora piatta.
-ti amiamo anche noi papà-

Spazio autrice
Chi è la scrittrice più assente di sempre? *mi guardo intorno e fischietto*.
Ormai a furia di scusarmi mi sto antipatica da sola, quindi ci dirò solo che voglio sapere se vi  piace il capitolo e che ci vediamo con il prossimo.
Pubblicizzo: Un amore impossibile di Francescapia03

Il fratello del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora