capitolo 60

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Non ci posso credere, ho finito!!!
Finalmente, dopo piú di due mesi, io, Alessia Fermi, il 30 agosto ho finito tutti i compiti che avevo da fare per le vacanze. Ora, è vero che ho ancora parecchio da studiare, ma è comunque una grandissima soddisfazione, per cui mi lancio in un balletto scatenato e, rigorosamente, improvvisato. Per fortuna che sono in casa da sola e che non ho vicini di casa spioni, altrimenti chiunque avrebbe pensato che ho un insetto addosso, oppure che sto compiendo un rito indigeno o, nei peggiori dei casi che sto camminando su carboni ardenti, viste le mie mosse/saltelli.
Sono stra-mega-felice anche perchè per oggi ho finito di fare ció che mi ero prefissata; infatti, essendo una persona piuttosto organizzata, all'inizio delle vacanza mi ero fatta una tavella con i vari esercizi, delle diverse materie, da fare ogni giorni e, anche se non sempre l'ho rispettata, ho finito lo stesso giorno che avevo stabilito.
Metto via i libri di scuola e mi sdraio sul letto con il cellulare in mano.
Ora in realtá non ho niente da fare, per cui mando un messaggio a Serena per sapere se puó venire a casa mia, ma dopo poco mi risponde dicendomi che sua mamma l'ha obbligata a studiare. Per cui, dal momento che Erica è in vacanza all'Isola d'Elba con i suoi genitori, chiedo a Lorenzo la stessa cosa che ho proposto a Serena.
Ma il mio migliore amico mi dice che è in centro con Mattia e mi domanda se voglio raggiungerli. Sarei tentata ma non vorrei intromettermi tra di loro e poi non mi va tanto di fare il terzo incomodo.
Possibile che tutti abbiano da fare oggi?
Io non ho voglia di stare qui da sola, per cui non mi arrendo e chiamo Davide sul cellulare ma non risponde. Provo quindi a chiamarlo sul telefono di casa e, dopo qualche squillo,mi risponde.
-pronto?-
-ciao sono Alessia, volevo chiederti una cosa- -ah ciao piccola, che c'è?-
-senti tu saresti libero per stare a casa mia oggi pomeriggio?-
-sai che non rifiuterei mai una proposta del genere...- non so perchè ma dal suo tono mi aspetto un "ma".
-ma?-
-ma devo lavare la macchina di mia madre, altrimenti non me la fa piú usare-
-ah va bene-
-se vuoi puoi aiutarmi, ma non è un grande divertimento-
-vengo volentieri, tanto non ho niente da fare-
-va bene allora ti aspetto, e mettiti anche il costume, che sicuramente ci bagniamo-
-ok, tra venti minuti arrivo-
-ti aspetto, ciao-
-a dopo-
Chiudo la telefonata e mi preparo il piú velocemente possibile. Ho deciso che non metteró niente di particolarmente bello perchè comunque devo lavare una macchina. Indosso dei pantaloncini corti dell'errea neri con i bordi bianchi e una maglietta sbracciata azzurro chiaro. Al posto dell'intimo indosso, come mi ha suggerito Davide, un costume nero molto semplice. Infine metto le airmax bianche, perchè le allstar son permeabili, e non mi trucco perchè se poi mi bagno il volto, sembrerei un quadro di Picasso.
Prendo su la borsa di jeans con le chiavi e il cellulare ed esco di casa. Decido di andare in bici perchè a piedi non farei in tempo, e piuttosto puntuale, raggiungo la casa di Davide. Sistemo la bici contro un muro e suono al campanello.
-ah ciao Alessia, vieni entra pure- mi invita ad entrare Elena.
-ciao, grazie-
-sei qui per Davide?-
-si mi ha invitato a lavare con lui la macchina- -ah, che maleducato-
-no ma in realtá a me fa piacere, anche perchè in casa da sola mi annoiavo-
-ah va bene, guarda Davide è in cortile, vai pure da lui-
-grazie-
Vado verso la porticina sul retro che si affaccia su un piccolo cortile, esco e vedo Davide con una spugna in mano che lava l'automobile. Senza maglietta, sudato e bagnato. Che spettacolo.
Mi avvicino a lui, come un cane che segue il suo padrone con la lingua di fuori, ma per fortuna io riesco a trattenerla nella mia bocca. Appena mi vede, purtroppo, smette di strofinare la spugna sull'auto e viene verso di me.
-ciao piccola-
-ei-
Ci baciamo per qualche secondo  giusto per salutarci e poi iniziamo a lavorare. Poso la borsa, lontano dalla macchina per evitare che si bagni e poi prendo in mano la spugna che mi da Davide.
Dopo un po' che frego, decido di mettere la musica, perchè ci aiuta a fare qualsiasi cosa, è come ricevere energia in piú. Seleziono la canzone con cui sono piú in fissa in questi giorni e cioè Seven Years e mi godo la voce di Lukas Graham. Adoro 'sta canzone e potrei ascoltarla per ora senza mai stancarmi. Ovviamente peró, dato che io e Davide abbiamo gusti diversi in tutto, a lui non piace la canzone che ho scelto. Pazienza, se ne dovrá fare una ragione perchè io non ho intnzione di cambiarla.
-Dai per favore..-
-ma ti costa tanto aspettare? Tra due minuti finisce-
-cosa? Ancora due minuti di sta lagna? Ma quanto dura?-
-il minimo indispensabile-
In realtá, dato che io non riesco a trovare un'applicazione decente per scaricare la musica, ho installato quella che fa meno schifo. Ma il problema è che la maggior parte delle canzoni di questa applicazione sono cover e le altre sono remixate in maniera penosa. Fortunatamente "Seven Years" non è nè una nè l'altra, peró l'unica che ho trovato dura tipo dieci minuti. Bah.
Dopo almeno cinque minuti passati a fregare la schiuma sull'auto, penso di essermi scottata la faccia, anche perchè ci saranno quaranta gradi all'ombra oggi.
-quarda che c'è ancora sporco, propri lì- mi dice Davide mentre sto lavando il cofano, quindi m sporgo piú avanti per raggiungere il punto che mi ha indicato con la mano.
A me in realtá non sembra che sia sporco, ma se lo dice lui mi fido, perchè puó essere che lo veda meglio lui, dato che ha un'altra prospettiva.
-è ancora sporco?- chiedo mentre continuo a lavare quella parte del cofano. Aspetto qualche secondo ma non ricevo risposta quindi giro la testa verso Davide, che concentrato, con il labbro inferiore tra i denti, mi fissa spudoratamente il culo, data la visuale che involontariamente gli sto offrendo, e li capisco tutto.
-non era sporco vero?-
-sei perspicace eh-
-cioè quindi io sono stata cinque minuti a lavare quella parte anche se non andava lavata?-
-giá-
-solo perchè tu volevi guardarmi il culo?-
-"SOLO" ,non sminuire la mia azione e comunque sì, mi sembra una buona motivazione-
-d'accordo-
Faccio finta di niente e continuo a lavare l'auto, mentre pian piano mi avvicino al secchio che contiene l'acqua. Senza farmi vedere da Davide, lo afferro e glielo getto addosso. In realtá non l'ho bagnato perchè mi ha guardato il sedere, ma piú che altro perchè c'è caldo e volevo fargli uno scherzo. Che tra l'altro, a giudicare dall'urlo che ha tirato Davide, è riuscito alla perfezione.
Sto ancora ridendo quando mi accorgo che Davide si frega ripetutamente gli occhi con l mani.
-che hai?-
-mi bruciano, mi sa che mi è entrato il sapone negli occhi-
Ora peró mi sento un po' in colpa, quindi mi avvicino a lui e provo a fare come si fa con i bambini. Prima mi pulisco le mani e poi gli apro delicatamente gli occhi prima di soffiargli dentro molto piano.
Faccio appena in tempo a fare ció, che le sue labbra catturano le mie in un bacio piuttosto appassionato. Le sue braccia mi avvolgono la vita, stringendomi a lui mentre le mie mani premono sulle sue braccia muscolose, prima di spostarsi intorno al suo collo. Finito il bacio, peró, mi sorge un dubbio.
-ti bruciavano davvero gli occhi o era una scusa per baciarmi?-
-certo che mi bruciavano davvero, e poi non ho bisogno di scuse per baciarti-
A questa frase arrosisco senza motivo e poi mi torna in mente quello che stavamo facendo prima del bacio.
-vanno meglio gli occhi?-
-si grazie, sei la mia crocerossina-
Solo a me suona un po' perverso? Forse è il suo sorrisino il motivo per cui lo ritengo tale.
Dato che io sono, come mi dice i senso ironico Davide, perspicace, mi rendo conto ovviamente troppo tardi del costume che si vede attraverso la maglietta bagnata a causa del fatto che il mio petto è a contatto con il suo che è bagnato. Tuttavia, chissá come mai, a Davide questo dettaglio non è sfuggito e mi sta fissando, senza neanche provare a nasconderlo, il seno, che si intravede dalla maglietta aderente e ormai quasi trasparente rispetto al costume nero.
-la mia faccia è un po piú in su amore- gli dico per fargli alzare lo sguardo
-lo so- mi risponde senza cogliere il mio messaggio. Ah, maschi!  Bastano tette e culo e non capiscono piú niente.
*spazio autrice(se posso essere chiamata così) * ovviamente so di essere in ritardissimo, ma purtroppo la scuola e lo sport mi risucchiano. Cosa ne pensate di questo breve capitolo? È per lo meno decente?
Come ultima cosa vi consiglio di leggere:
-Closer
di Giorgia_jane
Ciao a tutti, al prossimo capitolo.

Il fratello del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora