Capitolo 8: She don't love me-seconda parte

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"Questa è la tua camera da letto per stasera. Lì c'è il bagno.'' disse indicando una porta ''Se hai bisogno di me basta che mi chiami, camera mia è la prima a destra'' 'Grazie Zain, davvero'' ''Di niente. E' sempre bello aiutare gli altri quando ne hanno bisogno'' Poi ci fu un silenzio imbarazzante ''Penso che mi cambierò'' disse Ester ''Va bene, poi raggiungimi in salotto così potremmo parlare di Linda'' ''Certo, arrivo subito'' Si mise il suo pigiama preferito e andò da Zain che era seduto sul divano. così si sedette anche lei. Davanti a loro c'era un camino enorme, ovviamente acceso perchè 'L'inverno sta arrivando' ''Allora, da dove cominciamo?'' ''Non saprei...Linda non è più la stessa. Non le importa più neanche di nostro figlio'' ''Cosa fa vostro figlio quando entrambe non siete a casa?'' ''Spesso va dal suo amico, oppure lo mandiamo dai suoi veri genitori facendogli credere che siano i suoi zii'' ''Lui sa della situazione in cui vi trovate adesso?'' ''Si, lo ha capito da solo'' ''Potremmo usarla come cosa per far sentire in colpa Linda e a staccarla per un po' da Luisa'' ''No'' ''Perchè no? Non pensi sia la cosa giusta da fare? Se vuoi possiamo provare a...'' ''Non ha senso'' ''Non capisco, pensavo volessi risolvere la situazione...'' ''Ho totalmente perso interesse per Linda. Io la amo, ma più che un'amante la vedo come...come una migliore amica. Il nostro non è mai stato vero amore, non ho mai provato alcun desiderio nei suoi confronti, il nostro era un amore...platonico'' ''Non ci avevo mai pensato. Quindi che vuoi fare? Lasciar perdere tutto?'' ''No, voglio solo cercare di abituarmi alla situazione'' ''Va bene. Quindi suppongo che non ci vedremo più...'' ''Non ho mai detto questo, posso sempre passare da te quando sarai libero'' ''Vieni, devo mostrarti una cosa'' Ester lo seguì in corridoio, poi in camera sua. Proprio quando cominciava ad avere dei sospetti su quello che volesse fare, Zain aprì la porta dell'armadio e disse ad Ester di seguirlo, e lei entrò nell'armadio, anche se con molta titubanza. Poi lui aprì una piccola porticina scorrevole, ed Ester rimase sbigottita: era uno studio di registrazione ''Quando ti ho detto che me ne sono andato dall'Inghilterra ti avevo anche detto che era perchè avevo brutti ricordi di quel posto'' cominciò lui sedendosi su una sedia davanti ad un microfono ''Uno di questi era appunto che io ho sempre avuto una passione per la musica, ma purtroppo non ho mai intrapreso la carriera del cantante perchè, nonostante mi fossi iscritto ad X-Factor, la mattina delle audizioni ho deciso di non presentarmi, perdendo così un'occasione che mi era stata servita su un piatto d'argento: quella di poter diventare un cantante di successo, di poter fare un lavoro che mi piacesse, e di riuscire finalmente a guadagnare dei soldi per poter mantenere la mia famiglia. A quei tempi ero testardo, ma non è quello il motivo per cui non sono mai andato alle audizioni: è per i miei problemi con l'ansia, che col tempo sono ovviamente riuscito a superare grazie alla psicologia, e da lì mi ci sono appassionato, ed è per questo che ora sono qui. Certo, la mia vita è bella comunque, ma a volte penso 'E se io fossi andato a quelle audizioni? Cosa sarebbe successo?' Magari proprio mentre io ti sto parlando, sarei ad esibirmi a Londra, o magari in Spagna, o proprio qui in Italia. Capisci cosa ti voglio dire con questo? Se hai un'opportunità, sfruttala, non fare come me, che per colpa delle mie paure ho lasciato perdere la più grande occasione della mia vita. Fottitene delle paure, vedrai che sarà la scelta migliore.'' La faccia di Zain assunse un'espressione seria e triste allo stesso tempo. Ester non sapeva che dire, poi mentre stava per parlare lui la interruppe ''Lascia perdere Linda'', si alzò, andò di fronte a lei, e partì una slinguazzata EPICA, che in confronto il limone di Linda e Luisa era un bacetto sulla guancia.

Quello che successe dopo purtroppo lo sappiamo tutti, anche se in realtà non vorremmo, quindi fingeremo che Ester e Zain abbiano invitato la vicina di casa, un'allegra signora di settant'anni chiamata Immacolata, Imma per gli amici, a fare una partita a briscola. Poi alle 10:30 tutti a dormire che domani bisogna svegliarsi presto pechè c'è un nuovo cantiere in piazza, e non sia mai che il solito vecchio di turno ti rubi il posto! così Zain ed Ester dormirono nello stesso letto. Ad un tratto Ester si svegliò nel bel mezzo della notte, Zain la teneva in braccio, la camera da letto era in fiamme, il fumo era tantissimo e le faceva pizzicare le narici. Ma la parte più sconvolgente era che Gigi li stava fissando dalla finestra con un orrendo ghigno sul volto. Poi con le labbra mimò la frase ''E' la tua fine, puttana''

Un amore platonicoWhere stories live. Discover now