.27. | Griugor |(revisionato)

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Un tramestio lontano mi distoglie dai miei pensieri. Abbasso istintivamente lo sguardo verso la direzione da cui proviene, stringo gli occhi e con la mia vista sviluppata riesco a scorgere qualcosa. Un movimento.

Qualcuno vuole entrare nell'Albero.
Corro dentro e scendo gli scalini con velocità, percorrendo i vari corridoi e ripetendo questo processo per almeno quattro volte.

Non dovrebbero riuscire ad entrare, morirebbero prima di realizzare cosa gli sta succedendo; ma ormai dovrebbero aver imparato la lezione, solitamente gli uomini che invia Maetrin attendono fuori, sarà un novellino.

Raggiungo il piano terra e tiro fuori un coltello dal pantalone, mi nascondo dietro una colonna vicino all'ingresso pronto all'attacco.
Se è un vytires potrebbe entrare. Siamo immuni all'incantesimo e non ne ho ancora compreso il motivo, per questo io e Karen possiamo accedervi.
Sarà comunque un gioco da ragazzi ucciderlo.

Vedo una mano passare attraverso il tronco, sembra appartenere ad un uomo, o meglio, ad un ragazzo. La succede un piede e poi il resto del corpo. Insieme ad una ragazza. E ad un cadavere.

«Die? Karen?!»ma è più un'esclamazione che una domanda. Sbalordito abbasso il coltello. Che cavolo ci facevano lì fuori? E quell'uomo morto?

«Ci sono delle regole da rispettare qui dentro e voi le avete infrante.» faccio una breve pausa soffermandomi intensamente sui loro sguardi «Potevate morire. E quello?» domando indicando il cadavere. Trattengo a stento la rabbia che lotta per essere liberata, ma non è questo il momento giusto.

Per un istante sposto il mio sguardo su Karen che fissa un punto indefinito davanti a sé; sembra abbia subito un trauma. Mi avvicino con cautela, mentre Die sbuffa e si guarda attorno con aria contrariata.

«Karen? Tutto bene?» le domando cercando i suoi occhi vacui e spenti nell'oscurità. Poi, finalmente, mi guarda.

«Quello è mio padre.» Risponde osservandomi con odio. Guardo il corpo e solo ora mi rendo conto che era un diverso. Faccio una smorfia. Li ho sempre odiati, ma adesso è innocuo e sparirà da qui prima dell'alba.

«L'ho ucciso. Sono stata io ad ucciderlo. Ho bevuto il suo sangue acre come un animale che non mangiava da settimane. E poi l'ho guardato. L'ho guardato morire. È morto sotto i miei occhi e a causa mia!»

«No, Karen. Era già morto. Tu gli hai soltanto salvato la vita da un destino crudele.» La rassicuro accarezzandole la guancia con un dito.
Mi fissa ancora con disprezzo, è sorpresa e delusa al tempo stesso. Annuisce lievemente, poi con convinzione.

«Come il tuo?» Il mio cuore perde un battito e fermo improvvisamente il dito sulla sua guancia. Schiudo la bocca incapace di emettere alcun suono, mentre sul viso di Karen appare un' espressione di puro odio.

«Non toccarmi.» Urla prima di scoppiare a piangere e scaccia il mio dito dal suo viso con violenza.
Si accascia sul corpo del padre singhiozzando e abbracciandone il cadavere.

Io non ho ucciso la mia famiglia, ma l'ho vista morire, in un solo giorno. Per mano di Maetrin.

In che pasticcio ti ho cacciata, ghiacciolo?

Forse non avrei mai dovuto portarla qui, forse se la sarebbe cavata, dopotutto, a Soth Mel. E ora mi odia più di prima.

Mi odia perché l'ho portata qui e perché per causa mia ha ucciso suo padre. Mi odia perché devo ucciderla per salvarmi la vita. Ma lei questo non lo sa; o forse inconsciamente.

E mentre la osservo senza lasciar trapassare dal mio sguardo alcuna emozione, dentro di me è l'inferno, la confusione più totale. Niente ritornerà più come prima.

Indietreggio lentamente e poi mi volto. Non sopporto di vederla così. Debole. E per colpa mia.
Die le si inginocchia vicino e poi l'abbraccia, accarezzandole la schiena. Lo fa al posto mio.
Io non ne ho il coraggio, Karen non lascerebbe che la toccassi.

Questo è ancora peggio, ancora peggio di vederla debole.
La sento singhiozzare sul petto di Die. Basta.
Vado via, li lascio da soli. È più forte di me.
Mentre salgo le scale sento gli occhi intrisi di odio di Karen puntati sulla mia schiena, proseguo senza voltarmi indietro e fingo che non mi importi, che non mi sia mai importato.

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Salve, lettori! Capitolo corto vero? MA FOTTESEGA CEH. Se non finiva così come doveva finire? 😏😏😏

Mi state odiando. ANCORA.
Lo so,lo so.
Ma io sono malvagia e mi piace farvi sclerare *MUAHAHAHAHAHAHAHA kxkxkx* si affoga mentre cerca di fare la risata malvagia.
OKAY, MIEI PRODI. Votate e commentate! E ditemi che ne pensateeekfkcck.
A presto yey

Black Fire [IN REVISIONE]Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα