.12. | Karen (revisionato)

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Muoio di vergogna. È l'ennesima volta che mi salva, e io non l'ho ancora ringraziato. Beh, comunque non avrebbe dovuto andarsene e lasciarmi da sola. Io pensavo che quella fosse una normale pioggia, e invece si è rivelata tutt'altro.

Non riesco neanche a respirare bene per via del ghiaccio che ho sul collo; la mano sinistra, invece, non la sento più. Forse guarirò, dopotutto questo pomeriggio le mie mani si sono infuocate. Chissà se riuscirò nuovamente a fargli prendere fuoco.

Vorrei provarci, ma potrei fare del male a Griugor.
Cosa ti importa? Lo odi.

Già, lo odio. Ma se la sua maglietta dovesse andare a fuoco, io cadrei come un sacco di patate una decina di chilometri più indietro, dato che sta correndo alla velocità della luce!

Dovrà darmi delle spiegazioni quando arriveremo, molte spiegazioni.
E comunque non mi va... Insomma, mi ha salvata! Dovrei ringraziarlo così?

Alzo lo sguardo sullo strano ombrello che ha legato intorno alla vita. Lo copre completamente, mentre un mio braccio è interamente scoperto. La pioggia, tuttavia non riesce ad oltrepassare i vari strati dei miei indumenti.

I miei occhi, si spostano involontariamente sul suo viso. Lo sguardo concentrato, rivolto verso un punto indefinito, i suoi occhi neri, bui e profondi, il suo naso dritto e dalla punta leggermente all'insù, i suoi zigomi alti, le sue labbra carnose, chiuse, la mascella tagliente e perfetta. È tutto troppo perfetto.

E la sua perfezione non fa che incuriosirmi. Da dove viene? Parla la mia lingua molto bene, come se fosse sempre vissuto qui, eppure i lineamenti, la carnagione, il colore dei capelli e degli occhi sembrano dire il contrario.

Griugor abbassa lo sguardo sul mio viso, e io mi volto immediatamente. Poi lo fisso di nuovo, non riesco a leggere nulla in quegli occhi enigmatici. Alza un sopracciglio.

Anche il suo sopracciglio alzato è strafottente. E tremendamente sexy.
Sicuramente avrà tinto i capelli, perché è impossibile che sia nato con i capelli completamente bianchi! Sono lucenti, risplendono al luce della luna, come argento puro. Sembrano così naturali... e morbidi.

《Tutto bene?》 mi domanda, alzando nuovamente lo sguardo. La folta vegetazione intorno a noi fruscia sui nostri corpi al nostro passaggio, e graffiano la braccia e le spalle di Griugor che procede con noncuranza.

Un attimo dopo i graffi sono spariti. Ingoio sonoramente per il brivido di paura che mi percorre la schiena, e faccio un lungo respiro.

Annuisco, ma sembra non averlo notato, poiché pare che sia perso nei suoi pensieri e la vergogna e la consapevolezza che non vuole essere dissuaso me lo impediscono.

Dovrei smetterla di osservarlo. Devo fargli capire che mi è completamente indifferente, esattamente come fa lui. Anzi no, io lo odio. E per me non ha nessun valore.

Ma se lo odi perché ti sei fatta salvare?
Perché qualche bestia avrebbe potuto uccidermi, semplice. Quindi è come se lo avessi usato. Griugor contrae la mascella e non ne comprendo il motivo.

E se anche per lui, tu non avessi alcun valore? Beh, non credo sia così, mi ha salvata! Non lo avrebbe fatto se io per lui non significassi niente. Non mi avrebbe neanche aiutata, se per questo. Fossi in te, non ne sarei così sicura. Ma tu sei in me, stupida vocina della mia testa.

Un sorriso divertito e sinistro spunta sul viso di Griugor e le sue braccia pare che vogliano lasciarmi cadere, ma ritornano nuovamente salde e mi stringono ancora di più al suo corpo.

Il mio cuore aumenta i battiti quando la mia testa si poggia violentemente al suo petto, un lieve rossore colora le mie guance e... e potrei restare in questa posizione per altro tempo ancora. E per quanto mi sconvolga ammetterlo, vorrei fermare il tempo per restare ancora tra le sue braccia.

Sono sicura che per un momento Griugor abbia rallentato per poi riprendere a correre come poco fa.

Nel suo petto non sento nulla, se non il freddo che emana, subito dopo sostituito dal mio calore. Perché il suo cuore non batte? Provo quasi pena per lui. Chissà cosa gli è accaduto.

Scaccio questi pensieri. Non dovrei preoccuparmi per lui, eppure il pensiero che gli abbiano fatto del male mi rattrista e mi dà rabbia nello stesso momento.

Il suo petto è così comodo e accogliente; potrei addirittura dormire. Il suo odore mi pervade le narici e il mio stomaco fa una capriola. Senza esitare provo ad avvicinarmi al suo collo, la sua clavicola mi accarezza la guancia, la sua pelle ora è calda.

Il suo collo è vicino. Posso quasi toccarlo con la punta del naso. Le mie labbra lo sfiorano, mentre chiudo gli occhi e annuso l'odore paradisiaco del suo sangue. Quando schiudo la bocca e sospiro, vorrei tanto nutrirmi di lui.

Il calore si diffonde in tutto il mio corpo, pronto ad accogliere ciò di cui ho bisogno. Griugor si irrigidisce, quando sto per morderlo. Eppure non mi lascia andare. Sento il suo respiro gelido sul mio viso, mi porta sollievo.

E i suoi occhi sono puntati sul mio collo, mentre la sua maschera forte e potente sta per sgretolarsi sotto il mio sguardo. Anche lui vorrebbe il mio sangue, ma rimane lì, a fissarmi con i suoi occhi vuoti all'apparenza, poiché nascondono un uragano di misteri.

Ma io lo voglio. Sono bramosa del suo sangue e so che anche lui desidera il mio. Glielo leggo negli occhi puntati davanti a sé e tormentati da qualcosa che non riesco a comprendere. Ma io non voglio soltanto il suo sangue. Io voglio lui.

Io non voglio soltanto il suo sangue. Io voglio lei.

Sto per affondare i miei canini nella sua carne, ma la mia irritante vocina mi ferma. È questo il modo in cui odi?
Stringo il pugno e mi mordo il labbro inferiore.

Va bene, okay, mi arrendo. Stavolta hai ragione tu.
Il viso di Griugor ritorna impassibile, e io mi allontano dal suo collo e dal suo petto. Ma il suo sangue mi attira così tanto! Vorrei berlo per sempre. E non è solo il suo sangue ad attrarmi.

Sospiro malinconica. Non si dovrebbe essere attratti dalla persona che si odia. E io... oh, quanto lo odio. Ma è normale. Insomma, farebbe questo effetto a qualunque ragazza, è la perfezione in persona. Tuttavia, c'è qualcosa. Qualcosa che... credo sia il suo sangue. Sì, è decisamente il suo sangue. Ma io lo odio e non posso berlo, il suo sangue.

Griugor si ferma improvvisamente, in modo brusco. Sembra irritato, ma il suo sguardo ritorna subito freddo e distante. Senza capire, mi guardo attorno con il fiato sospeso, benché io veda poco e niente in quell'oscurità.

Scendo dalle braccia di Griugor, mostrandomi diffidente. Poi la sua voce squarcia quel silenzio e tuona forte alle mie orecchie, seppur triste e tormentata. 《Siamo arrivati.》

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Rieccomi!
Non chiedetemi perché disegno sempre Griugor, ok?! Al prossimo capitolo posterò un disegno di Karen, lo prometto! * Mmm... poveri lettori, ci hanno creduto. MUAHAHAHAHAH.*
(•-•)
~) )~
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A PRESTO.

Black Fire [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now