Capitolo 26.

2.2K 178 5
                                    

Un nuovo giorno era iniziato e per grande sorpresa di Luhan sua madre gli aveva detto che non sarebbe andato a scuola, ma doveva seguirla al centro commerciale per acquistare il suo abito da cerimonia. Luhan temeva quel giorno ma non fece storie per fare contenta sua madre, che già in macchina cominciò a parlare a raffica del modello che pensava potesse stargli meglio. Luhan la ascoltava distrattamente, non gli importava più di tanto. Gli abiti da cerimonia maschili sono pressoché tutti uguali, cambia veramente poco. Non è come per le donne, loro si che hanno una vasta scelta.
Aveva notato però come lei gli rivolgesse tutte quelle attenzioni dopo tanto tempo che l'aveva praticamente ignorato. Forse era un modo per farsi perdonare, ma poteva capirla. I preparativi di un matrimonio sono molto impegnativi soprattutto se si fa tutto da soli perché si, Tanya non aveva chiesto l'aiuto di nessuno per organizzare ogni cosa. Era sicuramente molto stressata e lui le aveva lasciato i suoi spazi ma la gita madre-figlio al centro commerciale era certo che avesse un altro scopo, oltre lo shopping.
Appena arrivarono al primo negozio Luhan si sentiva già male. Sua madre parlava alla commessa riempiendole la testa di chiacchiere, come al solito. Ecco perché preferiva non andare con lei a fare compere, ma per saltare la scuola un giorno uno studente venderebbe l'anima al diavolo.
La donna sulla trentina gli mostrò un paio di completi davvero carini, ma che, una volta indossati, lo facevano sentire un pinguino.
-Luhannie ti stanno veramente bene, tutti e due...-. Iniziò Tanya. -ma non sono ancora convinta. Magari è maglio dare un'occhiata altrove prima di decidere-.
Proprio di questo aveva paura, Luhan. Sua madre gli faceva girare tutti i negozi esistenti in quell'enorme struttura fino ad avere un male cane ai piedi, seri problemi nella deambulazione e danni permanenti alla capacità cognitiva, per poi acquistare la prima cosa che aveva provato all'inizio.
Si preparò psicologicamente a quell'agonia e la seguì sconsolato al prossimo negozio.
Quello che avvenne dopo fu un continuo susseguirsi di prove e cambi d'abito, quei vestiti gli sembravano tutti uguali, quelle commesse che continuavano a ripetergli di quanto tutto gli stesse bene, apparivano ai suoi occhi false e ipocrite. Nulla di tutta quella roba gli stava bene, ormai aveva perso il conto di quanti smoking avesse provato.
La commessa dai capelli platinati si allontanò per andare a recuperare altri completi, lasciandolo da solo con sua madre. Sospirò, si annoiava da morire.
-ne abbiamo ancora per molto?-. chiese, guardandosi allo specchio del camerino mentre si cambiava, sua madre fuori ad aspettarlo. Il suo corpo era ricoperto dei segni lasciati da Sehun. Lo sguardo vagò su ognuno di essi, come ad imprimerli tutti nella sua memoria. Neanche lui lo aveva risparmiato, adorava mordergli la pelle del collo e graffiargli la schiena. Ridacchiò silenziosamente ripensando alla reazione di Sehun quando vide il segno dei denti.
Oltre che una tigre sei anche un vampiro?
Era serio quando gliel'aveva chiesto, mentre lui era scoppiato a ridere come uno scemo.
-credo di si. Non abbiamo ancora trovato un modello che faccia per te-. Rispose Tanya interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
-ma tutti i vestiti che ho provato erano perfettamente uguali! Mamma sono stanco, torniamo a casa...-.
-e dai Luhannie fa un piccolo sforzo! Mancano ancora altri sei negozi-.
-no!-. quando si fu rivestito, Luhan uscì dal camerino che aveva quasi le lacrime agli occhi. -non ce la faccio più. Prendo il completo grigio, è il più carino che ho provato fin ora, ma ti prego, torniamo a casa-.
-sei sicuro? Ti piace?-.
-si mamma, mi piace-.
-va bene allora, ma se te ne penti possiamo sempre tornare a cambiarlo-.
-non ce ne sarà bisogno, credimi-.
Con un Luhan sull'orlo di un esaurimento mentale, Tanya pagò e insieme finalmente si diressero verso casa. Era mezzogiorno -davvero ci avevano impiegato quattro ore per scegliere un vestito?- e a quell'ora le strade di Seoul erano particolarmente trafficate.
Rimasero bloccati in autostrada.
Luhan guardava fuori dal finestrino sperando che le auto prendessero a circolare. Una volta a casa, si sarebbe buttato sul letto e avrebbe dormito tutto il pomeriggio.
-scusa se ti ho stressato oggi-. Disse Tanya con un sorriso stampato sulle labbra. Luhan la guardò con gli occhi socchiusi, si sarebbe addormentato da un momento all'altro.
-l'importante è che è tutto finito-.
-è stato così terribile?!-.
-un po'-.
Tanya rivolse uno sguardo rassegnato al figlio, forse aveva esagerato con i negozi.
-Lu è che volevo passare del tempo da sola con te. Da quando ci siamo trasferiti non abbiamo parlato molto e mi dispiace-.
Scacco matto. Pensò Luhan. Non aspettava che questo, sapeva che sua madre aveva un secondo fine. Voleva farsi perdonare per averlo trascurato.
-non fa niente. Sei stata molto impegnata nell'ultimo periodo-.
-questo non giustifica la mia assenza... ti svegli pure da solo la mattina, Luhan è una cosa seria!-.
Risero entrambi ma durò poco. C'era poco da ridere. Tanya sapeva ciò che aveva visto e non voleva pensare subito al peggio, ma non riusciva a farne a meno. Così azzardò. -e dimmi... come vanno le cose a scuola?-.
-bene, anche se sono negato in fisica-.
-e Baekhyun? Siete di nuovo amici...-.
-già-.
-Sehun è bravo a scuola?-.
All'udire quel nome, Luhan trattenne il fiato. Cercò di rimanere quanto più rilassato possibile, ma Tanya aveva notato il cambiamento di atmosfera.
-abbastanza-.
-siete amici?-.
-cos'è questo, un interrogatorio?-. tutte quelle domande lo stavano mettendo a disagio. Se poi l'argomento era Sehun, peggiorava solo le cose.
-è solo per sapere... Sehun ha creato problemi in passato, volevo chiederti se si fosse dato una calmata-.
-è un tipo tranquillo, sulle sue, anche con i suoi amici. A me non ha mai creato nessun problema-.
-meglio così...che stavi facendo ieri sera in camera sua?-.
Gli venne un colpo. Sua madre lo osservava inquisitoria, rigirandosi una ciocca di capelli tra le dita. Luhan sperava che qualche auto gli venisse addosso proprio in quel momento perché non aveva idea di cosa rispondere. Come aveva fatto a vederlo?! Si era assicurato che fossero tutti a letto, evidentemente si era sbagliato.
-ehm...-. Si guardava intorno cercando disperatamente un diversivo, qualcosa per cambiare discorso.
-Luhan, sai che con me puoi parlare-.
Deglutì.
Sua madre era la persona che più lo conosceva al mondo e mentire sfacciatamente non era un opzione, anche perché riusciva a capire perfettamente quando il figlio dicesse o no il vero. E in quella situazione era chiaro che Luhan si trovasse in difficoltà, si sarebbe tradito da solo. Ma non voleva nemmeno dirle tutto, non ne aveva il coraggio.
-lo so mamma-.
-allora perché sei così teso? C'è qualcosa che devi dirmi?-.
-no, davvero. Altrimenti l'avrei fatto-.
Non riusciva a convincerla. Lo guardava come se potesse leggergli dentro.
-non raccontarmi balle Hannie. C'è qualcosa che mi stai nascondendo e non mi piacciono i segreti. Non ne abbiamo mai avuti-.
-ah si? Posso ricordarti che mi hai nascosto di avere un fidanzato per un anno intero?!-.
-ehm... ma è diverso. Quando hai un figlio...-.
-lo so mamma, so che avevi paura che non lo accettassi ma ciò non toglie che tu non me l'abbia detto-.
-ok, ma non cambiamo discorso. Dimmi Lu, hai un fidanzato?-.
Luhan si sentì come se la terra si fosse spaccata sotto i suoi piedi e lui fosse precipitato giù, nelle profondità dell'inferno. Quella donna aveva l'occhio di un falco.
-m-ma che dici?!-.
-ha a che fare con Sehun?-.
-cosa?!-.
-è diventato il tuo migliore amico? Male, molto male Lu, Baekhyun non la prenderà bene-.
-non è quest-.
-allora parla! Rimarremo bloccati qui per i prossimi trenta minuti, non puoi sfuggirmi!-.
-e va bene! Ti dirò tutto ma smettila di urlare o fare domande per l'amor del cielo!-.
Tanya ghignò soddisfatta mentre Luhan sbuffò seccato, odiava quando sua madre lo convinceva a fare ciò che voleva lei. Le avrebbe raccontato tutto...più o meno. Sicuramente avrebbe omesso dei piccoli dettagli, come per esempio il modo in cui aveva conosciuto Sehun, non molto piacevole. -...Sehun è diciamo... il mio... ragazzo?-.
Inutile dire la faccia che fece Tanya dopo quella frase. Era già tanto che non fosse svenuta.


Le aveva raccontato di averlo conosciuto a scuola, non scendendo nei particolari. -all'inizio mi stava antipatico, lo odiavo. Quel suo atteggiamento da padrone del mondo non lo sopportavo proprio ma dopo una strana serie di eventi è successo che...mi sono innamorato di lui. Per lui invece è stato difficile ammetterlo ma alla fine ha ceduto al mio fascino, ehehe-. Ridacchiò Luhan per alleviare la tensione, ma sua madre non sembrava divertita. Tornò subito serio, visto e considerato che Tanya non ci trovava nulla di divertente. Aveva gli occhi fissi su di lui e le labbra tirate in una linea dritta, mentre con una mano reggeva la testa piegata da un lato. Non aveva detto nulla per tutto il tempo, nemmeno quando il traffico s'era un po' diradato e le auto avevano ripreso a circolare. Nell'abitacolo regnava il silenzio più assoluto, si udiva soltanto il rombare del motore e le ruote sfrecciare sull'asfalto.
Tanya era concentrata sulla strada quando Luhan accese la radio per riempire quel dannato silenzio che era diventato quasi assordante. Tanya la spense subito, senza guardarlo.
-sei arrabbiata con me?-. chiese cauto Luhan.
-no. Non è con te che ce l'ho. Ce l'ho con me stessa-.
-perché mai?-.
-perché non l'ho capito subito. Dovevo prestare più attenzione a quello che ti stava succedendo-.
-mamma io...-.
-quindi... cosa stavate facendo in camera sua?-.
Luhan diventò tutto rosso ed abbassò lo sguardo.
Questo è imbarazzante.
-se proprio dovete fare le vostre cose fatele quando io e Seok Jin non siamo in casa. Oltre a non essere molto rispettoso nei nostri confronti è anche pericoloso. Immagina se al posto mio vi avesse visti lui... cosa gli avreste raccontato?-.
Luhan tacque. Sua madre aveva ragione. Ma quello che stava dicendo sembrava più un consiglio che un rimprovero.
-dunque non sei arrabbiata con me?-.
-ti ho già detto di no. Tu non sapevi di me e Seok Jin quando l'hai conosciuto quindi è colpa mia. Ma non capisco perché abbiate finto di non conoscervi-.
-beh... era il periodo dell'amore-odio. Forse più odio-.
-lo ami?-.
Luhan non vedeva l'ora di arrivare a casa e chiudersi a chiave in camera sua. Gli unici esseri umani che avrebbe visto erano i suoi poster di Super Soniko e le sue adorate ragazze del gioco di Love Live.
Era imbarazzante parlare di queste cose con sua madre e quella domanda era fin troppo diretta per i suoi gusti.
-devo rispondere per forza?-.
-hai forse scelta? Sei mio prigioniero per i prossimi venti chilometri-.
Dopo un lungo sospiro e una lunga serie di film mentali, Luhan rispose.
-si-.


-sono a casa!-. urlò Sehun gettando malamente lo zaino sul divano.
In casa regnava uno strano silenzio, smorzato soltanto dal suono della tv accesa. Tanya era seduta sul divano a guardare un noioso programma sulla cronaca rosa con in mano una tazza di té, ma non appena vide il biondo scattò in piedi e gli sorrise in modo inquietante.
-Sehunnie tuo padre è ancora a lavoro...-. disse. -vuoi un po' di tè?-.
Sehun storse il labbro. Non era una novità che suo padre tornasse tardi da lavoro, ma la cosa strana era che Tanya fosse in casa.
-non avevi da definire gli ultimi dettagli del matrimonio?-. disse con tono calmo, accettando di buon grado la bevanda offertagli. Si sedette e sorseggiò il suo tè, aspettando che pure Tanya si mettesse comoda.
-è tutto pronto... più o meno. Oggi ho portato Luhan con me al centro commerciale per comprare il suo vestito. Perché non sei voluto venire con noi?-.
-perché semplicemente non ne ho bisogno. Ho talmente tanti vestiti da sera che mi servirebbe un armadio a parte solo per quelli-.
-ma questa è un'occasione speciale, Hunnie-.
-già...-.
Tanya decise di andarci piano con lui. Con suo figlio aveva tutta la confidenza di questo mondo, ma con Sehun aveva scambiato si e no qualche parola. Era un po' incerta sul parlargli, ma si disse che doveva farlo, per il bene di Luhan.
-posso chiederti una cosa?-.
-dimmi-.
-cosa provi per mio figlio?-.
Sehun stava per sputare tutto quello che aveva in bocca ma si trattenne.
-scusami?-.
-l'ho visto entrare in camera tua stanotte. Da lì ho dedotto che mi stavate nascondendo qualcosa e ho costretto Luhan a dirmi tutto-.
Sempre più scioccato.
Non poteva credere che Luhan avesse raccontato tutto a sua madre, così presto. Quello che lo preoccupava era cosa le avesse raccontato. Deglutì, per la prima volta in vita sua cominciò ad avere paura.
-cosa ti ha raccontato?-.
-come vi siete conosciuti, come si è innamorato di te... ha detto che ti ama-.
Lulu, giuro che dopo facciamo i conti. Come ti è saltato in mente di dirle tutto!? Aish...
-p-posso spiegare...-.
-cosa?-.
-è stata tutta colpa mia, io non...-.
-Sehun ascoltami... tuo padre non ne sarà felice. Dovrete stare più attenti d'ora in avanti. Non voglio effusioni d'amore in questa casa, a meno che io e Seok Jin non ci siamo. È già difficile per me mentirgli, non complicare le cose-.
-quindi mi accetti?-.
-se rendi felice Luhan allora rendi felice me, ma dovrai dire tutto a tuo padre quando ti sentirai pronto-.
Sehun rimase a bocca aperta come un allocco e annuì. Non pensava che quella donna fosse così comprensiva.
-o-ok... dov'è Luhan?-.
-sta studiando. Va da lui, ma ricorda: niente effusioni d'amore, sono pur sempre sua madre!-.
-scusa Tanya, ma per effusioni d'amore intendi forse...-.
-si, intendo proprio quello-.
-oh va bene. Grazie...-. Ammiccò Sehun prima di andarsene, ringraziando tutti gli dei esistenti. Gli era andata bene, pensava lo volesse uccidere.
Entrò in camera di Luhan senza nemmeno bussare, richiudendo la porta a chiave dietro di sé.
Il ragazzo era seduto alla scrivania immerso nello studio. Poi notò che aveva gli auricolari alle orecchie e non lo aveva sentito entrare. Si rese conto che Luhan non stava affatto studiando, bensì si stava divertendo a giocare con quello stupido gioco per ragazzine. Ghignò avvicinandosi a lui lentamente, fino a trovarsi alle sue spalle. Con uno scatto felino gli sfilò la console dalle mani portandosi dietro pure gli auricolari.
-Sehun!-. sorpreso Luhan tentò di riprendersi il suo videogioco, ma Sehun lo mise fuori dalla sua portata, cominciando a girare per la stanza.
-vediamo un po', che fine potrei far fare a questo coso...-.
-ridammelo!-.
-posso metterlo a terra e passarci sopra con l'auto-.
-non è divertente! Stavo per salire di livello!-.
-o potrei gettarlo dal terrazzo-.
-Sehun smettila!-.
-davvero quest'affare è più importante di me?-.
-eh?-.
-dimenticalo. Non te lo restituirò prima del prossimo mese-.
-cosa? Perché?!-.
-come ti è venuto in mente di dire di noi a tua madre?!-. Luhan incrociò le braccia e gonfiò le guance, seccato. La partita ormai era andata persa, doveva rifare tutto daccapo.
-sono stato costretto a farlo! Mi ha visto entrare in camera tua ieri sera-.
-potevi inventarti qualcosa-.
-non so mentire a mia madre! Ho dovuto dirle tutto!-.
-quindi le hai pure detto che prima io ti...-. Sehun non riuscì a terminare la frase. Ripensare a quando per Luhan non provava altro che odio lo faceva sentire male. Si faceva schifo da solo, se solo avesse potuto, avrebbe cancellato quel capitolo della sua vita.
-cos... no! Certo che no!-.
Non riusciva a guardarlo negli occhi. Il fatto che avesse evitato di raccontare quella storia a sua madre non lo faceva sentire meglio, anzi.
-perdonami-. Lasciò andare il videogioco sul letto ed abbracciò il più basso. Si odiava profondamente per quello che gli aveva fatto passare anche se era passato tanto tempo.
-non è niente...-.
-io non ti merito, Luhan-.
-ma cosa stai dicendo?!-.
-ti ho solo causato problemi-.
Luhan lo strinse più forte a sé. Aveva già dimenticato il passato da tempo e non gli andava che il biondo continuasse a rivangare quella storia. -se vuoi dirlo a Tanya ti capisco-.
-smettila. Non mi importa del passato, mi pare d'avertelo già detto-.
Luhan aveva ragione. Avevano già chiarito da tempo su questa cosa, era inutile riparlarne. Se avesse voluto raccontarlo a sua madre era libero di farlo, lui non gliel'avrebbe impedito e ne avrebbe subito le conseguenze senza battere ciglio.
-Lulu...-.
-rimarrà il nostro...ehm...segreto?-.
Sorrise amaramente, i sensi di colpa aumentavano. Se stava mentendo a sua madre la colpa era esclusivamente sua. Gli diede un lungo bacio sul collo per poi stampagliene uno sulle labbra.
-comunque, Tanya ci vieta le effusioni d'amore in casa, o almeno quando lei e mio padre ci sono. Cosa faremo nel frattempo?-.
Luhan sorrise in modo inquietante, proprio come Tanya aveva fatto con lui poco prima. Ora capiva da chi avesse preso.
-io un'idea ce l'avrei-.
Si staccò dall'abbraccio e corse a recuperare il suo videogioco abbandonato sul letto. -ti prego, tutto ma non...-.
-spero tu non abbia nulla di meglio da fare, perché me la pagherai cara per avermi fatto perdere. Quindi siediti accanto a me e impara, perché dopo tocca a te-.

Love Me Like You DoWhere stories live. Discover now