capitolo 37

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Cosa ?
Cosa stava dicendo l'uomo difronte a me?
Indietreggiai ancora di un passo , per rendere la distanza tra me e lui maggiore , e nel farlo inciampai e caddi  sul divano.
<<mio padre non c'è. Non esiste>> era l'unica cosa che riuscivo a dire.  Le parole mi tremavano nella gola , e la mia voce era strozzata e spaventata.
Avevo gli occhi fissi sulla mie ginocchia , non osavo alzare la vista su quel volto che in un primo momento mi era parso tanto familiare.
Ma no. Non poteva essere.
<<ah si? È questo che ti ha detto tua madre?>> terminò con una risata amara , triste. Poi riprese:
<<Senti...lo so che può sembrarti difficile da credere... e lo so che sarai arrabbiata con me ,per non esserci stato per tutta la tua vita,ma >>
<<No! smettila>> Lo fermai io.
Stava dicendo tutte cose senza senso. A cui non potevo dare un senso.
<<tu...tu sei pazzo...>>
E proprio in quel momento la porta si aprì,mostrando la figura di un Cam tutto trafelato.
I suoi occhi calarono rapidi e preoccupati su di me , poi si fermarono sull'uomo a qualche metro di distanza.
E qualcosa nei suoi occhi si accese, qualcosa che ardeva ,e che mi preoccupò.
<<che ci fai qui? Sai cosa ha detto Mary, non ti vogliono nella loro vita>>
Mary? Era il nome di mia madre. Si stava riferendo a lei ?
L'uomo fece una smorfia e un sorrisino spaventoso si affacciò sulle labbra piccole e secche.
<<ah si? Lo ha detto Mary o tuo padre?>>
Cam si fece più teso e i muscoli delle braccia erano rigidi.
A quel punto mi alzai, sapevo che se avessero continuato a parlare la discussione sarebbe finita con uno dei due all'ospedale , quindi mi misi tra loro , e rivolgendomi a Cam cercai di sciogliere la mia confusione.
<< Ma cosa sta dicendo ? E perché dice di essere mio padre?>>
Cam puntò i suoi occhi nei miei , e la cosa mi spiazzò.
<<io non...non credo di dover essere io a dirtelo>> disse infine, dopo un momento di silenzio che a me parve un' eternità.
Il cuore si era fermato, il sangue non mi traversava più le vene ,nella mia testa un traffico di pensieri scorrazzava come impazziti.
<<cosa ? Cosa non puoi dirmi?>> chiesi prima con così poca voce , che se non avessi visto in risposta un barlume negli occhi di Cam ,avrei pensato che non mi avesse sentito.
<<Cam dimmelo! Ne ho tutto il diritto!>> stavolta urlai, e la gola mi graffiava , il cuore implodeva.
Cam fece un passo verso di me ,mi strinse la mano e il suo calore mi sciolse il freddo che ora circondava il mio corpo.
<<forse è meglio se ti siedi. Molly ha chiamato tua madre , e dovrebbe arrivare a momenti.>>
Adesso cosa c'entrava anche Molly?
<<Perché Molly ha il numero di mia madre ? E perché ha le chiavi di casa mia ? Perché deve sempre stare in mezzo a tutto e tutti?>> urlai ancora con una fitta al petto.
Non sapevo più cosa pensare. Volevo urlare e piangere allo stesso tempo. Quell'uomo davanti a me era mio padre ? E se così fosse stato ,perché ero l'unica a non saperlo ? Perché ero sempre l'unica a non sapere niente?
Forse mia madre non si fidava di me... o forse non pensava che fossi abbastanza matura...
Ma io lo ero. Lo sapevo.
Non ricordavo come fosse successo ,ma ora ero seduta sul divano, le dita ancora intrecciate a quelle di Cam.
<<Oh cazzo , ditemi che non state insieme!>>
Io e Cam ci guardammo le mani, poi l'uomo <<non dire nulla. Noi non...>>
Dai forza ,il colpo di grazia su.
<<aspetta.>> Lo fermai io colta da un lampo. << Perché sarebbe tanto strano? >> dissi con le guance paonazze. Poiché anche il solo presentimento di una nostra probabile relazione mi mandava in tilt il cuore.
L'uomo sorrise a Cam ,e la sua stretta si fece più salda.
<<ma allora non sa davvero nulla nulla. Povera piccola. Tenuta all'oscuro di tutto. Da tutti >>
Concluse enfatizzando le ultime due parole.
Faceva male perché era vero, però non aveva risposto alla mia domanda.
<< rispondi>> dissi risoluta.
<<Ally...>> iniziò Cam , ma si fermò non appena lo fulminai con gli occhi.
<<Beh , perché non lo chiedi a tua madre. Dato che sta proprio qui .>>
Mi girai e la ritrovai , in piedi vicino alla porta spalancata, accanto a Molly e un signore che non conoscevo.
I capelli in disordine,  il trucco sugli occhi leggermente sbavato , aveva pianto ?
<<mamma ? >> Mi alzai e mi avvicinai a lei. Non riusciva a guardarmi negli occhi , e io le strinsi le mani nelle mie.
<<mamma dimmi che non conosci questo signore. Dimmi che è un matto.>> strinsi gli occhi per non piangere.
La mamma tremava e continuava a evitare il mio sguardo. <<tesoro io... vorrei ma...>>
<<ma non puoi perché non è così. Perché mi conosci e sai che sono  suo padre e che ho tutto il diritto di conoscerlo>> disse l'uomo alle mie spalle.
Lui?! Cosa stava dicendo !?
<<mamma...perché>> avevo gli occhi lucidi e le immagini intorno a me stavano iniziando a perdere i loro netti confini.
<<tesoro, credo che sia arrivato il momento di dirle la verità>>
Ora era intervenuto l'uomo con il quale era arrivata e che non avevo mai visto.
<<tu chi sei ?>> chiesi rivolgendomi a lui, che nel frattempo ci aveva raggiunte e che ora posava una mano sulla schiena di mia madre.
<<io sono...mi chiamo Matt. E sono il padre di Cam >>
Rimasi a bocca aperta , ora davvero il mondo aveva perso ogni briciolo di logica.
Cosa c'entrava il padre di Cam? E perché  Molly  era ancora a casa nostra? Chi erano tutte quelle persone ?
<<ma io non...>>
<<tesoro ti prego siediti. Ci sono cose che non sai... cose che avrei voluto dirti ma per cui non ho mai avuto il coraggio...>>
<<Come? Cosa?>>
La mamma chiuse per un attimo gli occhi , e posandosi una mano sulla pancia disse << sono incinta di tuo padre.>>

Woh Woh woh woh woh! Cosa sta succedendo ?
Nel prossimo capitolo (che troverete molto presto 😏) avrete finalmente una spiegazione a tutti gli intrighi e i segreti che ci sono stati finora. Ditemi nei commenti se sospettate già qualcosa o se le vostre teorie stando avendo frutti.
Buona giornata e scusate per l'attesa hahahaha❤❤

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