capitolo 35

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<<Ora posso aprirli , gli occhi?>> chiesi con il cuore che minacciava di trapassarmi il petto.
<<non ancora, aspetta solo un attimo>>
Sentii la voce di Cam a qualche metro di distanza da me , e mi chiesi cosa stesse facendo.
Ero appena tornata da una lunga e logorante giornata scolastica , e Cam,non appena mi aveva aperto casa ,mi aveva fatto accomodare sulla poltrona ,invitandomi a chiudere gli occhi poiché aveva una 'sorpresa' in serbo per me.
<<dai sono curiosa! Almeno dammi un indizio>> dissi muovendomi sui cuscini irrequieta.
<<Beh in realtà dovresti già sospettare qualcosa>>
Cosa?
Sentii un cassetto chiudersi ,e Cam mi venne davanti.
<<ecco>> disse mentre mi scostava delicatamente le mie mani dagli occhi, e il contatto improvviso mi fece saltare un battito.
Aprii lentamente gli occhi, affinché si abituassero alle luci artificiali del salone , e non appena sviluppai il quadro completo dell'ambiente intorno a me non potei non sorridere come un'ebete.
Cam era di fronte a me , inginocchiato per essere alla mia stessa altezza , e teneva in una mano due biglietti colorati.
Aveva un sorriso che gli illuminava gli occhi, e ancora una volta rimasi stupita della sua bellezza.
Deliziosamente stupita.
<<cosa sono?>> chiesi tutta felice e prendendo tra le mani uno dei biglietti.
<<tua madre aveva detto che dovevamo andare ad un luna park, ricordi?>>
Feci di si con la testa come un'imbambolata e lui continuò
<< perciò domani andremo a Magic land !>> disse scoppiando in un esplosione di gioia.
<<ma...domani non c'è scuola?>> chiese quella vocina secchiona e noiosa che a tratti pretendeva di esistere.
Cam alzò un sopracciglio , e si scosse le spalle disinteressato.
<<pazienza.>> disse tutto eccitato, e non potei resistere al suo entusiasmo.
<<allora ?>>
Rimasi un attimo in silenzio per accrescere la suspense, poi mi alzai in piedi con uno scatto per guardarlo dritto negli occhi.
<<va bene >>

Erano le nove di mattina, e mi guardai compiaciuta allo specchio mentre pensavo a dove sarei andata entro qualche ora.
Per quel giorno avevo messo dei jeans neri con una maglietta bianca semplice , e avevo legato i capelli in una coda alta.
<<Ally! dai andiamo su!>> mi chiamò per l'ennesima volta Cam, e iniziai a scendere con un sorriso stupido stampato sulle labbra.
Fiuto ci guardava con la stessa aria da ciccione di sempre (si perché nella mia testa questa espressione ha un senso) , e mi ricordai di lasciargli un pò di croccantini in più nella ciotola prima di uscire.
Cam mi aspettava davanti alla Impala, e come me non riusciva a frenare l'eccitazione.
<<finalmente sei scesa! Non capirò mai la lentezza delle ragazze nel prepararsi>> sbuffò mentre si infilava nel posto guidatori.
Tu sii una ragazza di sedici anni con una cotta per il suo baby sitter strafigo, e poi ne riparliamo.

Il viaggio durò un'ora circa , nella quale mi concentrai sulla musica dello stereo. Stare così tanto tempo sola con Cam era una cosa strana , soprattutto dopo quel lungo periodo in cui non ci parlavamo neanche .
A pensarci bene sembrava passata un'infinità ,e non riuscivo a capire a cosa fosse dovuto il cambiamento di Cam, ma di certo non me ne lamentavo.
<<Oddio eccola la vedi?!>> mi chiese tutto eccitato Cam mentre si sporgeva per vedere un qualcosa in lontananza.
Mi spostai sul sedile , e infine capii a cosa si riferisse.
<<O mamma ma è enorme!>>
A quasi un kilomentro di distanza si riusciva a scorgere la montagna russa più grande e spaventosa che avessi mai visto. Lo Shock.
<<dobbiamo salirci assolutamente!>> disse aumentando la velocità per arrivare prima.
<<O no. Vorrai dire 'devo salirci', perché io con il cazzetto che ci salgo.>>
Dissi risoluta.
Cam rise <<'cazzetto'?>>
Annuii e lui rise ancora di gusto.
La sua risata... così chiara e bella... mi mandava in tilt il battito del cuore e mi contagiava come non mai.
<<comunque non voglio sentire storie, lo ha detto tua madre>> disse accostando la macchina nel parcheggio.
<<mamma non sa di che parla. Lo sai...Gli anziani...>>
Scesi dalla macchina e Cam fece lo stesso. Ci diriggemmo verso l'entrata con i biglietti che Cam aveva precedentemente comprato , e finalmente arrivammo dentro.
Un'esplosione di colori ci raggiunse gli occhi, ovunque c'erano strutture o enormi costruzioni colorate ,rappresentanti astronavi o grandi mostri.
<<wow>> sussurrai girando su me stessa per ammirare tutto .
<<con cosa vuoi iniziare?>> mi chiese Cam con un largo sorriso sulle labbra.
<<non saprei... quello?>> chiesi indicando un tunnel degli orrori.
<<per me va bene>> disse ,e insieme varcammo un arco scuro. Dentro era tutto buio, e a tratti si intravedevano manifesti rovinati attaccati al muro.
Un uomo mascherato ci fece segno di seguirlo , e iniziammo la camminata in quella valle spaventosa.
Il cuore mi batteva prepotentemente nel petto , e mi scappò un gridolino quando , svoltando, una spaventosa donna vestita con un abito bianco e sporco ,ci venne quasi addosso.
<<O madre!>> esclamai vedendo la ragazza pallida scappare a piedi nudi dove non potevo più vederla.
<<tutto ok?>> Mi sussurrò Cam avvicinando le labbra al mio orecchio, e provocandomi una scia di pelle d'oca.
<<si si>> titubai io. Non volevo che pensasse che fossi debole. Dovevo fare la coraggiosa.
Ma proprio non potei resistere , e quando un uomo senza testa, che in un primo momento mi era parso solo una statua , si mosse facendo tremare su e giù tutto il letto , istintivamente gli strinsi la mano.
Riflettei sulle nostre dita legate solo dopo, quando il tunnel finì e tornammo alla luce del sole.
Abbassai gli occhi , anche Cam si mise ad osservare le nostre mani unite , e ci staccammo all'istante entrambi in imbarazzo.
<<ah emh...scusa io non...>> balbettai io
<<No no....tranquilla...>> insistè lui.
Aveva la mascella tesa e le sopracciglia aggrottate.
<<dai andiamo a fare altri giri>> disse.
Praticamente facemmo tutte le giostre che si potevano fare , e verso la fine del pomeriggio ne rimaneva solo una.

<<per favore non costringermi a farlo>> Lo implorai mentre stavamo là a fissare l'imponente struttura dello Shock.
<<Ma Ally andiamo! È solo una giostra. E inoltre me l'ha chiesto tua madre...>>
Ancora con quella storia ? Ma perché mai mamma aveva proposto questa stupidissima idea ?!
<<ma ma ma ...guarda quanto è alto.... e lì va anche sottosopra!>> la mia gola era chiusa ,le gambe molli.
Ok ero un pò una bambina per questo punto di vista...
<<Ally. >> mi chiamò Cam. Mi girai lentamente verso di lui, i suoi occhi mi stavano osservando in una maniera strana,e io arrossii.
<<ti fidi di me?>>
Senza abbassare lo sguardo,ma rimanendo a concentrarsi sui miei occhi, la sua mano trovò la mia , e la strinse.
Ingoiai a vuoto, e titubai nella mia risposta , che pareva per il tono più una domanda.
<<si>>
<<allora fidati che ti divertirai tantissimo. E poi vorrai anche rifarlo!>> disse sicuro con un delizioso sorriso che gli increspava le labbra.
Annuii timorosa,sempre mano nella mano, ci avviammo verso l'entrata alle montagne russe.
Ci fecero mettere una cintura pesate che , a detta loro , ci avrebbe impedito di cadere, e prima di partire sentii di dover fare una preghiera.
<<tutto bene? >> Mi chiese in attesa che il personale allacciasse l'imbracatura a tutti gli altri.
<<credo di si>> dissi, e poi partì.
Quel coso esplose nell'aria ,proiettandoci ad una velocità inimmaginabile.
Volavamo sui binari, facevamo piroette e sterzate.
Io continuai a tenere stretta la mano di Cam ,e in tutto quanto fu lui a darmi la forza di gridare e di godermi il giro.
Quando la carrozza ritornò al punto di partenza insistei affinché facessimo un altro giro , e poi un'altro, sempre con le nostre dita legate.

<<allora?>>Mi chiese Cam ammiccando al mio sorriso entusiasta.
Stavamo ancora in macchina , e Cam aveva appena parcheggiato nel vialetto di casa.
<<allora...>> ripetei io eccitata.
Prima scese lui,e io lo seguii mentre cercava le chiavi di casa.
<<che ti dicevo?>> disse lui tutto gongolo.
<<è stato grandioso Cam. Grazie>> dissi sinceramente.
Le mani di Cam si fermarono, e qualcosa nell'aria si fece più calda e timida. I suoi occhi mi guardavano con insistenza , le sue labbra socchiuse e piene rappresentavano per me sempre un invito amato, ma era diverso dalle altre volte.
Il suo volto , rilassato e contento, non era come in contraddizione con sé stesso, in lotta, ma tranquillo e calmo.
Cam si sporse verso di me, una mano mi accarezzava il volto, gli occhi leggermente socchiusi, e l'aria che respiravamo era la stessa.
O meglio sarebbe stata la stessa se io in quel momento avessi respirato, ovvio...
Mi misi in punta di piedi per eliminare la distanza che si frapponeva tra di noi, quella maledetta vipera che ci separava , e quando lui ,con l'altro braccio, mi tirò un pò più a sé fu un attimo.
Le nostre labbra si unirono in un miscuglio di sapori, la tenerezza nel suo tocco mi travolse , e poco dopo sopraggiunse anche un'altra cosa. La sete.
Mi strinse più stretta e iniziammo ad approfondire il bacio. Avevo il cervello che andava in tilt ed ero grata del fatto che adesso mi stesse tenendo perché sennò sarei già caduta sul marciapiede.
Cam si accostò alla porta , ma questa era aperta.
O meglio venne aperta .
E Molly, con volto sconvolto, fece la sua comparsa.

Hola a tuttee!
Mi scuso per l' assenza,ma con il ritorna alla scuola e i compiti ecc. Ho avuto molto da fare eh eh
Spero che questo capitolo vi piaccia e che vi abbia un tantino accontentato.
Buona giornata e auguri di buon nataleeee

Il Mio Baby-sitterWhere stories live. Discover now