•17. non devo appassire per nessuno.

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Arrivo a casa e senza guardare nessuno.  Vado a lavarmi.
Dopo essermi docciata raggiungo la cucina per cenare sperando di non incontrare Zack o quella.

Per fortuna non c'è quella ma al posto suo c'è quel cretino.

"Non mi parli?" Mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Ma chi ti caga.." prendo il piatto pieno di pasta e me ne vado sul divano sperando di stare sola, ma nemmeno un minuto e mi affianca Zack.

"Se preferisci parlare qua, va bene." Mangia un boccone di pasta.

"Parlare di cosa scusa?" Infilzo quella povera pasta nella forchetta con tanta di quella violenza che ad un altro po' mi si buca il piatto.

"Parlare del fatto che stai infastidendo la mia ragazza." Appena sento quelle parole il boccone mi va di storto.

Appena mi sono ripresa dalla tosse, comincio a parlare cercando di trattenermi e di non mandarlo direttamente a quel paese.

"Senti Zack, ma non dire cazza**, sai benissimamente che quella ad infastidire è stata proprio quella e adesso stai cercando di difenderla perché sicuro appena me ne sono andata ha parlato male di lei e tu per paura di perdere la sua vagina stai facendo questo papello e sai che ti dico, parla, parla perché a me queste parole da un orecchio mi entrano e dall'altro mi escono e sai un'altra cosa? Se davvero vuoi che non la prenda dai quei finti capelli e la butti dalla finestra, non farmela proprio vedere."
M alzo e lavo il mio piatto.

"Stai esagerando. Parli senza sapere niente. Non permetterti mai più di parlare così di lei, hai capito?"
Nemmmeno lo cago e me ne sto a lavare i piatti.

Poi mi sento prendere dal pigiama e sbattermi al muro.
Guardo Zack con gli occhi sbarrati.
Appena si rende conto di quello che ha appena fatto cerca di chiedermi scusa ma io mi libero con una mossa dalla sua presa e fuggo lasciando la porta aperta.

Sento Zack dietro di me che mi chiama ma io non ho la minima intenzione di fermarmi.
Mi nascondo dietro un vicolo e mi chiudo nel mio mondo.

Mi sento toccare la spalla. Sobbalzo e pian piano alzo lo sguardo. È lui.

"V-vattene." Giro il volto.

"Mi dispiace Amber. Mi sono fatto prendere dal momento, lo sai che non sarei mai capace di farti del male."
La sua voce sembra spezzata dal dispiacere ma nonostante tutto la voglia di guardarlo e perdonarlo è pari a 0.

"E tu con queste quattro parole pretendi che io ti perdona?" Mi alzo e finalmente lo guardo.
Si sta zitto, così prendo parola.

"Lo sai come sono stata in passato e come sto adesso e tu non hai avuto nemmeno la decenza di pensare a come stessi e tutto questo per difendere una gallina. Sai che ti dico? vai a quel paese."
Lo sorpasso dandogli una spallata e raggiungo casa.

Sbatto la porta alle spalle e scivolo su di essa.
Tiro i capelli dalla disperazione.
Sto male, sto di merda.

...non puoi appassire per qualcuno  le parole di Jennifer circolano nel mio cervello.

"Non posso appassire per nessuno. Ho soffetto abbastanza. Non posso appassire per nessuno. Non devo appassire per nessuno. No. Non devo, non posso."
Ripeto più di una volta queste parole per poi alzarmi e andare in bagno per sciacqiare la faccia.

Raggiungo il bagno e mi guardo alla specchio.
Ho un'espressione triste, stressata, distrutta ma sopratutto stanca di questa vita. Apro l'acqua fredda, metto le mani a coppa per poi bagnarmi il viso.

 Raggiungo camera e mi butto nel mio caldo letto. L'unico posto dove posso stare tranquilla. Stringo il cuscino fra le braccia. Affondo il viso sul materasso. Poi mi sistemo per bene il cuscino e fisso il vuoto.

Gli occhi pungono, le lacrime tentato di uscire. Cerco di bloccarle ma escono facendomi diventare una vera e propria fontana.

Ma sai cosa? Sono stufa di essere così sensibile, di piangere piangere e piangere. Questa sarà l'ultima volta che piangeró per qualcuno.

Preferisco piangere per un animale che per persone del genere.
Asciugo le lacrime.
Chiudo gli occhi aspettando che il sonno mi raggiunga.

Sento la porta aprirsi. Mi copro per bene.
I suoi passi si fanno sempre più vicini.

La porta cigola, segno che si sta aprendo.
Sento che mi fissa.

In questo momento vorrei fare due cose.
1. Alzarmi e riempirlo di botte.
2. Vorrei che mi abbracciasse.

Si avete letto bene. Vorrei che mi abbracciasse. Nonostante tutto vorrei ricere un suo abbraccio. Si, perché è una sesazione stupenda essere fra le sue braccia. Sentirsi protett.. e basta. Io non lo sopporto. La porta si chiude e allo stesso tempo anche le mie palpebre.

N/A
Allora, cosa ne pensate di questo capitolo? Ma sopratutto cosa ne pensate del comportamento di Zack?

E invece di Amber? Che nonostante tutto desidera ricevere un abbraccio da Zack?😏

Lasciate una stellina e al prossimo capitolo!❤

Ragazze volevo consigliarvi una storia stuupenda. Si chiama "everything is a disaster" di cercosolote . Correte a leggerlaaa😍😍menziona un utente

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