Capitolo 20

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< Carl prendi una coperta, Beth acqua e un asciugamano>ordina Rick mentre porta la donna nel nostro blocco. Carl stende una coperta e Rick fa sdraiare la donna ancora priva di sensi su di essa
<non può stare nel nostro blocco, ora la metteremo qui separata dalle celle> la osservo meglio : È una donna di colore alta, con i dread e un corpo snello e a giudicare dai muscoli sulle braccia direi molto allenato.
Beth passa la bottiglia d'acqua a Rick, lui la ringrazia e inizia a bagnare leggermente il collo della donna che si sta riprendendo respirando freneticamente, solo ora noto che Rick ha appoggiato accanto a lui una Katana che deve appartenere alla donna. Lo sceriffo passa una mano davanti gli occhi della donna
<Guardami, guardami> la donna apre gli occhi riprendendo conoscenza <tu chi sei?> le domanda Rick in tono calmo, lei non risponde volge lo sguardo alla sua destra dove vede la Katana, cerca di afferrarla ma Rick l'allontana velocemente con il piede tenendo la donna sdraiata.
<no, non ti faremo del male a meno che tu non faccia qualcosa di stupido prima, d'accordo?>
<Rick> la voce dell'arciere ci fa voltare tutti, compresa la donna, verso di lui. Lui avanza verso di noi ci guarda tutti, lancia uno sguardo alla mia gamba
<chi è questa?> chiede indicando la donna con un cenno della testa, lei solleva leggermente il busto
<vuoi dirci il tuo nome?> domanda Rick, lei non risponde e lo fissa dritto negli occhi con uno sguardo di sfida.
<venite con me> esordisce Daryl, Rick si alza
<va tutto bene?> chiede sempre tenendo lo sguardo dritto sulla donna
<dovete vedere una cosa> non capisco cosa ci sia di più importate del fatto che una sconosciuta ferita si è presentata davanti alla prigione ricoperta di interiora di zombie e con dal latte artificiale. Però il tono con cui l'ha detto... Sembra essere davvero urgente
< voi andate, Carl prendi la borsa> ordina senza staccare il contatto visivo con la donna ancora una volta, tutti ubbidiscono, ma io non mi muovo. Quando sono andati tutti nella zona delle celle Rick parla alla donna sapendo che io non mi schiodo di lì.
<le porte sono chiuse, sei al sicuro qui e possiamo curarti> la rassicura, prendo la Katana tra le mani di Rick
< questa la prendo io> sento la donna che cerca di bruciarmi con lo sguardo < tranquilla, mi prendo cura io di lei, non sei l'unica che sa usare una Katana> continuo, la donna guarda davanti a se
< non vi ho chiesto di aiutarmi> sussurra a denti stretti, Rick scuote il capo
< non importa> prima di girarsi e uscire Rick mi si avvicina <hai bisogno di una mano?> mi chiede sussurrando, io nego con la testa e avanzo zoppicando. Lui resta comunque accanto a me stando al mio passo, magari per prevenire che cada al suolo, raggiungiamo la porta.
< non possiamo lasciarti andare > dice lo sceriffo alla donna. Entriamo e Daryl dietro di noi chiude la porta a chiave. L'arciere ci supera portandoci in una delle celle. Appena mi affaccio resto senza parole e mi metto una mano sulla bocca. Vedo Rick perdere la sua espressione dura in una di gioia mista a commozione. Carol è proprio lì davanti ai nostri occhi con qualche ferita e sporca di terra, ma è proprio lei, qui davanti a noi che ci sta guardando sorridendo appena.
Rick si avvicina <grazie a dio> sussurra mentre l'abbraccia, lo ripete più volte. Poi è il mio turno ho un sorriso stampato sul viso e le lacrime agli occhi
< ma come hai-> dico mentre l'abbraccio lasciando la frase in sospeso
<cella di isolamento> mi spiega ridendo sulla mia spalla
<è riuscita a chiudersi li dentro, è svenuta era disidratata> ci spiega meglio Daryl.
Abbraccia tutti gli altri poi quando vede la piccola fa un sorriso, poi non vede Lory e capisce tutto : si mette una mano sulla bocca e si gira verso Rick poggiandogli una mano sulla guancia.
< mi dispiace, mi dispiace> Rick abbassa il capo e anche Carl al quale poggio una mano sulla spalla. Dopo pochi minuti mi ritengo costretta a sciogliere quel momento di allegria, mi schiarisco la voce ottenendo la loro attenzione.
< mi dispiace rovinare questo momento, ma abbiamo una questione da risolvere > dico facendo segno col capo verso la donna.
Rick annuisce
<cosa ne facciamo di lei?> chiede Daryl, Rick passa una mano sulla fronte
< Non so, non la conosciamo, potremo lasciarla andare se solo ci dicesse come ci ha trovati e perché aveva il latte artificiale... Ma a quanto pare non vuole collaborare>
<ed è anche ferita> aggiunge Hershel
< potremo curarla, facci dare delle risposte e se vuole la lasceremo andare, altrimenti...> lascio la frase in sospeso in modo tale che tutti capiscano. Vedo Rick annuire piano, poi vedo che si convince
< faremo così> decreta < Hershel, Skyler, Daryl con me > ordina andando a passi decisi verso la stanza mensa dove si trova la donna. Tutti e tre ubbidiamo.
Non penso che mi voglia per difesa, più che altro magari servo per l'interrogatorio.
< possiamo curare la tua ferita. Darti cibo, acqua e lasciarti andare, ma devi dirci come ci hai trovato e perché avevi il latte artificiale> le comunica Rick. La donna non è più sdraiata, ma seduta vicino a un tavolo premendo uno straccio sulla ferita alla gamba. Io mi siedo sull'altro tavolo, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
La risposta arriva pochi secondi dopo
<è stato abbandonato da un ragazzo asiatico e da una bella ragazza bianca> la voce della donna è roca e tagliente. Con la coda dell'occhio vedo Hershel mettersi subito sull attenti
< che cosa è successo?> chiede subito Rick
<sono stato attaccati?> lo segue a ruota Hershel
<sono stati catturati> lo corregge la donna
<catturati da chi?>  chiedo e lei si gira a guardarmi
<dallo stesso stronzo che mi ha sparato> dice a denti stretti non proprio rispondendo alla domanda
<quei ragazzi fanno parte del nostro gruppo dicci chi li ha catturati ora!> Urla Rick premendo la mano sulla ferita della donna. Lei si dimena e si alza in piedi e Daryl le punta addosso la balestra
< non provare più a toccarmi!> urla la donna puntando un dito a Rick
< ti conviene parlare o la ferita d'arma da fuoco sarà l'ultimo dei tuoi problemi> la minaccia l'arciere tenendo la presa salda sulla balestra
La donna si gira a guardarlo
<non vi dirò dove trovarli > io scendo dal tavolo e zoppicando mi avvicino a Daryl. Appoggio una mano sulla balestra per fargli capire di abbassarla, mi avvicino alla donna che indietreggia fermandosi quando riesce a trovare un appoggio di fianco al muro, mi squadra dalla testa ai piedi
< lo so, non sono messa meglio di te, ma ho un vantaggio> dico facendo cenno agli uomini alle mie spalle <sei venuta qui per un motivo> continuo
Lei guarda a terra, fa un sospiro e inizia a parlare
<c'è una città : Woodbury con 75 sopravvissuti, li avrà portati lì> con quella frase la mia mente ritorna a pochi giorni fa, quando stavo per essere uccisa da degli uomini che dicevano di avere una comunità, potrebbero essere loro.
<un intera città?> domanda Rick al mio fianco
< è gestita da un tizio che si fa chiamare governatore, un bel uomo, affascinante.>
<ha degli uomini?>
<si, degli aspiranti paramilitari. Ci sono sentinelle su ogni muro>
<sai come entrare?> chiedo e gli occhi della donna sono di nuovo su di me
<il posto è sicuro contro i vaganti, Ma noi  potremo farcela> noi, quel noi è la conferma che ci vuole aiutare. Faccio un impercettibile segno col capo
< come sapevi come arrivare qui?>
<hanno nominato una prigione dicendo che era molto vicina rispetto a dove stavano>
C'è un attimo di silenzio che viene interrotto da Rick
< lui è Heshel, il padre della ragazza scomparsa. Si prenderà cura di te > dopo aver detto questo guarda me e Daryl dicendoci con lo sguardo di andare. Prima lancio un ultimo sguardo alla donna che mi fissa dritta negli occhi, poi mi volto e me ne vado con gli altri.
Abbiamo indetto una riunione per decidere se fidarci o meno della donna. Ci siamo tutti apparte Hershel che la sta curando e Carl.
< perché dovremmo fidarci di lei?> chiede Axel
< si tratta di Maggie e Gleen non dovremo neanche discuterne> sbotta Beth
< no infatti andrò a cercarli> si offre l'arciere
< non andrai da solo quel posto è ben difeso>
< andrò io> si offre Beth e la seguono Axel e Oscar
< vengo anch'io > cala un silenzio tombale e tutti si sono fermati a guardarmi
< no Skyler resti qui non sei nelle condizioni> incomincia Rick
<oh ma dai ce la faccio benissimo> dico sicura
<non se ne parla> dice Daryl scuotendo la testa, mi giro verso di lui con sguardo pieno di odio <riesci a mala pena a camminare> mi avvicino a lui, sono a un palmo dal suo naso
< Tsk, ce la posso fare benissimo> senza staccare i nostri occhi Daryl mi da una piccola spinta che, normalmente, non mi avrebbe fatto perdere l'equilibrio,ma nelle mie condizioni la gamba cede. Non tocco il suolo poiché l'arciere prevedendo ciò è riuscito a prendermi
< vedo come ce la fai> mi deride. Mi scollo le sue mani di dosso e mi rimetto in piedi.
                                                                            ***
siamo tutti fuori, stanno caricando la macchina per andare a Woodbury a recuperare Gleen e Maggie. Io sono appoggiata al muro guardando gli altri fare avanti e indietro con le borse. Hanno deciso che andranno Daryl, Rick, Axel e la donna alla quale ho restituito la Katana. Carol è sulla porta con la bimba in braccio, vedo Daryl parlare con lei, ma non capisco che stanno dicendo. Carl, che prima era accanto a me, ora sta parlando con suo padre in disparte. E io sono qui maledicendomi di essere caduta su quel cazzo di coltello. La donna si avvicina a me
< avete ripulito questo posto tutto da soli?> chiede incredula
< eh sì strano vero? Però prima ce ne erano altri, la gente se ne va. > faccio una pausa, poi riprendo < se non tornano e so che tu sei viva... Verrò a farti visita, sappilo> dico voltandomi verso di lei
< non ci sarà questo rischio> ribatte andandosene. Daryl si avvicina a me
< state attenti e al sicuro>
< non andiamo da nessuna parte e non siamo noi a dover stare attenti> alzo leggermente gli angoli della bocca cercando di non far trasparire la preoccupazione per loro, se ne sta per andare
<aspetta> riesco a prendergli la mano. Una strana sensazione mi avvolge quando tocco la sua pelle, come un calore nel petto che devo dire essere piacevole. Lui si gira verso di me, non ha spezzato il contatto, come mi aspettavo che facesse.< Ritorna> sussurro, lui stringe leggermente le mie dita
< Ritornerò> dice con voce sicura prima di lasciarmi la mano. Le mie dita scivolano sulle sue fino a staccarsi, ora sento uno strano senso di vuoto, poi realizzo cos'ho detto e cos'ho fatto,non è da me, eppure non ci ho nemmeno ragionato un secondo, l'ho detto di getto come se dovessi avere una certezza, la certezza che quella non sarà l'ultima volta che lo vedrò. Scuoto la testa cercando di cacciare questi pensieri dalla testa. Vedo Rick avvicinarsi a me
< durante la nostra assenza prendi il comando e proteggili>
< tranquillo Rick, sono in buone mani> rispondo ancora distratta dai miei pensieri che sembrano non volersene andare dalla mia testa.
Quando finalmente sono pronti partono e io guardo la macchina mentre esce dalla prigione allontanandosi sempre di più dal luogo che ormai potrei definire casa.
Sta calando la sera e tra poco farà buio. Carol si sta occupando della cena mentre gli altri sono nelle celle tranne Carl che ora è accanto a me. Diceva di voler salire sulla torretta di guardia per vedere il sole tramontare, così gli ho concesso il privilegio.
Siamo qui almeno da dieci minuti osservando il cielo dipingersi di un rosso caldo e le nuvole disperdersi all'orizzonte. Mi ha sempre rilassato vedere il tramonto; mi faceva dimenticare i problemi, cosa che ora non sta succedendo. È sempre magico vedere il tramonto, solo che non mi fa dimenticare il fatto che quattro delle persone a cui tengo di più sono là fuori e che non ho idea di quando ritorneranno e se ritorneranno. Non riesco nemmeno a dimenticare e spiegare quella sensazione piacevole che ho avvertito quando ho preso la mano a Daryl e il senso di vuoto quando l'ho lasciata. Io e lui siamo amici, non potrei mai pensare a una persona in quel senso, soprattutto in questo periodo. Sopratutto non Daryl, io non sono fatta per queste cose come non lo è fatto lui.
<dici che torneranno> Carl, fortunatamente, interrompe i miei pensieri da ragazzina
< certo che torneranno> rispondo non credendoci tanto nemmeno io
<non possiamo esserne sicuri> continua a guardare il tramonto davanti a se, io mi giro verso di lui attirando la sua attenzione
< tuo padre è un uomo forte e ritornerà da te sempre in qualunque caso, qualunque sia il costo lui lo farà> faccio una pausa < poi con lui c'è anche Daryl no? > continuo
< hai ragione> ammette lui, metto una mano sulla sua spalla e per qualche minuto guardiamo ancora il tramonto. Quando del sole non c'è più traccia scendiamo per andare a mangiare. Ceniamo tutti in silenzio, nessuno ha una particolare voglia di parlare sopratutto quando cinque di noi stanno rischiando la vita. Ogni tanto lancio occhiate a tutti per capire com'è la situazione, tutto sembra tranquillo a parte quell Oscar che ogni tanto lancia occhiatine a Beth che a me personalmente non piacciono.
Per nulla.
Quando finiamo di mangiare andiamo tutti nella cella di Carl dove Beth sta cullando la piccola seduta sul letto, accanto a lei c'è Oscar, che se non la finisce di sorridere come un ebete giuro che è la volta buona che gli arriva un pugno dritto sul naso. Di fronte a loro c'è Carl appoggiato al muro che guarda anche lui male Oscar. Io e Carol siamo sulla porta.
< sei brava con lei, hai sorelle minori?> chiede l'uomo a Beth
<no> risponde lei negando con la testa. Vedo Carl incrociare le braccia al petto, come per capire dove Oscar vuole andare a parare
<quanti anni hai comunque?>
<diciassette>
< diciassette, interessante> basta, questo è il colmo. Lancio un'occhiata a Carol, lei ricambia capendomi
<possiamo dirti una cosa?> dice Carol riferita chiaramente a Oscar
< a me?> chiede quasi incredulo
< ovviamente> rispondo con astio < idiota> sussurro mentre con Carol ci allontaniamo dalla cella seguite da Oscar. Ci fermiamo vicino alle scale
< che problema c'è?> chiede con nonchalance
< sta lontano da lei> dice Carol con voce ferma, lui sospira
< vi prego...> dice seccato
< guarda che non devi ripopolare la terra> Dico socchiudendo gli occhi
< sono stato rinchiuso per un bel po' e non c'erano molte donne...>
< anche se i tuoi ormoni sono alle stelle non vuol dire che puoi importunare una diciassettenne> sputo io
< sentite non volevo offendere nessuno...è che Maggie sta con Gleen, tu sei lesbica> afferma riferendosi a Carol < e a te non ci si può avvicinare o Daryl mi fa a pezzi, stavo solo parlando con lei> le parole scorrono veloce davanti ai miei occhi : "Carol è lesbica e a te non ci si può avvicinare o Daryl mi fa a pezzi"... Questo non ha capito proprio un cazzo
< A me non ti ci puoi avvicinare perché ti faccio a pezzi io, non Daryl> puntualizzo
< E comunque non sono lesbica> lo informa Carol
< ma hai i capelli corti> dice facendo un segno che dovrebbe indicare la lunghezza dei capelli. Restiamo in silenzio guardandolo <non sei lesbica?> chiede poi stranito. La donna nega con la testa.
Poi lui si appoggia alla scala con una posa che, a quanto pare, userebbe per rimorchiare
< bene bene, questo sì che è interessante> dice con un sorriso, io in tutta risposta mi portò due dita alle tempie e nego con la testa <io me ne vado> dico mettendo le mani in segno di resa e iniziando camminare, sento Carol ridacchiare e poi rispondere a Oscar con un
< no non lo è> così mi raggiunge e le batto il cinque, dopodiché prendiamo entrambe un fucile per dirigerci alla torretta di guardia, ma prima mi fermo da Hershel
<Ehy Hershel ti consiglierei di stare con tua figlia per la notte... Così per dire> senza dargli il tempo di rispondermi vado fuori per iniziare il turno che credo si prolungherà per tutta la notte.
Sono passate poche ore quando sentiamo un urlo femminile venire dall'interno della prigione, guardo Carol che ha spalancato gli occhi.
< Vado a vedere cosa sta succedendo, tu resta qui> cerco di raggiungere il blocco più veloce che posso ignorando il dolore alla gamba. Arrivo al blocco e trovo Heshel e Beth sugli scalini, sembra non esserci nulla di strano. Poi un altro urlo cattura la mia attenzione e mi accorgo che manca Carl
<Hershel dov'è Carl?>
<è andato a vedere cosa sta succedendo> sospiro
<cazzo> prendo una torcia, la Katana e inizio a dirigermi nel punto da dove sembrano venire le urla. Sono passati 5 minuti e le urla non sono cessate, sto percorrendo corridoi bui e vuoti riempiti solo da quelle urla. Di Carl nemmeno l'ombra, ho incontrato solo qualche zombie sul tragitto. Più avanzo è più le urla si fanno intense, chiaro segno che mi sto avvicinando a qualcuno. Svolto un angolo e trovo Carl
<Carl> sussurro abbastanza forte da farlo girare verso di me, velocemente lo raggiungo
< sei impazzito a venire qui da solo, potevi farti uccidere>
<mio padre avrebbe fatto così> sospiro
< magari ne parliamo dopo, ora risolviamo questo problema, andiamo> proseguiamo lentamente. Entriamo in un piccolo corridoio e le urla si fanno più chiare, infatti appena svoltiamo l'angolo ci ritroviamo davanti cinque persone: due stanno combattendo contro gli zombie,un uomo e una donna per l'esattezza, un altro uomo tiene tra le braccia una donna che a quanto pare è stata morsa e accanto a lui un ragazzino di diciassette anni.
Io e Carl entriamo nella stanza abbattendo i due zombie con cui stavano lottando, entrambi si girano verso di noi fissandoci increduli. Noto che gli zombie non sono finiti, alle loro spalle ne stanno arrivando degli altri
< forza muovetevi!> urlo, loro ubbidiscono e ci seguono. L'uomo con in braccio la donna si ferma quasi subito per mancanza di forze. Io sono costretta a tirare fuori la Katana e abbattere due zombie vicini a lui
< Dobbiamo essere veloci, presto!> urlo ancora, l'altro uomo si mette sulla spalla la donna ferita
<dovete lasciarla qui!> comunica Carl
< non se ne parla >
< eh allora sbrigatevi!> sbraito iniziando a correre maledicendo chiunque nel mondo per il dolore alla gamba.
Appena arriviamo nel nostro blocco posano a terra la donna ormai priva di vita. Ora che c'è più luce riesco a vedere meglio in faccia i soggetti che ho appena salvato : l'uomo che ha portato qui la donna ha la carnagione un po scura, la barba nera e un capellino in testa ed è molto alto e muscoloso, la donna è anche lei di carnagione scura, magra, minuta con i capelli ricci neri raccolti, l'uomo riverso sul cadavere della donna priva di vita è alto quanto Rick, ha la barba i capelli e i baffi biondi, mentre il ragazzo è alto con i capelli corti scuri.
Carl tira fuori la pistola e la punta alla testa della donna riversa sul pavimento
<ci penso io> dice sicuro, ma viene subito fermato dall uomo di carnagione scura
<oh Ehy ragazzo aspetta un momento>
< non le manca molto> intervengo
< voi chi siete? Come siete arrivati qui? Con chi siete?> inizia a domandare la donna
<  innanzitutto voi siete entrati nella nostra prigione e quindi le domande qui le faccio io.> dico in tono fermo <possiamo aiutarvi, ma prima le cose importanti>
<lo faccio io> si offre l'uomo prendendo un martello
<no Tyreese > lo implora il probabile marito della donna morta
<devo farlo, amico, spostati più in là e non guardare> l'altro in risposta prende un fazzoletto lo appoggia sul viso della moglie dandole un bacio sulla testa. Noi intanto siamo rientrati nel blocco delle celle, loro staranno nella stanza adiacente, ovvero la zona mensa finché Rick e gli altri non ritorneranno. Io mi sono dovuta subito appoggiare a una sedia per il male alla gamba che dovrò far rivedere a Hershel probabilmente.
Quello che si dovrebbe chiamare Tyreese solleva il martello, ma non riesce a colpirla.
< Ehy!> la donna, avvisata dal suono delle chiavi di Carl che chiudono la grata tra noi e loro, si avvicina <cosa stai facendo?> chiede, io assisto la scena a qualche metro da loro
<ragazzo ci hai chiusi qui dentro?> interviene Tyreese
<questa zona è al sicuro, avrete cibo e acqua > risponde Carl in tono autoritario, come farebbe il padre. La donna si avvicina alla grata appoggiandoci le mani
<apri subito> dice agitata
<non posso>
< coraggio non siamo animali, non farlo...> per un attimo c'è silenzio poi la donna tira un calcio alla grata < Ehy! Non puoi lasciarci così! Apri adesso!> sbraita la donna
Io mi sono alzata e sto camminando verso la grata, la gamba non mi fa male forse dovuta alla rabbia che mi distrae, nessuno e dico nessuno può permettersi di fare questo. Appena finisce la frase le arrivo davanti  le prendo il colletto della maglia tirandolo verso di me. Vedo Tyreese cercare di intervenire, ma si blocca. Con la coda dell'occhio vedo Carl puntargli la pistola contro.
< Ascoltami bene, Prova ancora a urlarci addosso o a toccare uno di noi e giuro che vi uccidero tutti e quattro all'istante> faccio una pausa< sono stata chiara?> lei annuisce e io le lascio il colletto della maglia <e ora leva le tue mani dalle sbarre, ora> continuo sibilando
<Sasha allontanati dalle sbarre e lasciali in pace> cerca di calmarla Tyresse , lei gli ubbidisce e vanno al centro della stanza <guardati intorno> continua <è casa loro, abbiamo  altre cose da fare> indica la donna, poi si gira e mi guarda< non vogliamo problemi>
< nemmeno noi> rispondo. Vanno verso la donna e io ritorno da Hershel  per fargli vedere in che condizioni è la ferita.
<è solo saltato qualche punto> mi informa, io annuisco
<fai presto devo fare i turni di guardia> dico massaggiandomi il ponte del naso
<oh ci penserà Oscar per adesso non è così ?> chiede al carcerato
<oh sì certo> risponde per poi sparire dalla mia vista.
Dopo una trentina di minuti sono libera di andare, mi sto per alzare però Hershel mi blocca
<c'è Oscar, risposati per qualche ora. Poi potrai andare a fare la guardia>
< sto benissimo, Oscar mi darà il cambio fra qualche ora> così mi alzo e vado alla torretta.
Ed eccomi di nuovo qui a fumarmi una sigaretta in santa pace nel mio luogo preferito
< che cos'è successo prima?> mi chiede
< delle persone sono entrate, erano circondate dagli zombie, io e Carl li abbiamo salvati e ora sono nella zona mensa... Non sembrano così combattivi>
<chissà cosa dirà Rick> commenta lei solo ora mi è venuto in mente che non sono ancora tornati
< chissà dove sono ora> ribatto
< ce la faranno, sono forti>
<saranno anche forti, ma sono preoccupata lo stesso>
< Daryl ti ha detto che staranno attenti, e che tornerà> mi dice con un sorriso
< scusa? Tu ascolti le nostre conversazioni?> dico alzando un sopracciglio
< so leggere bene il labiale, tutto qui> fa spallucce e io rido scuotendo la testa
< sei incredibile> commento
Le ore se ne vanno tra discorsi un po a caso del tipo cosa facevamo prima di tutto questo. Ho scoperto che suo marito la picchiava e mi ha detto cos'è successo prima che arrivassero alla fattoria, delle persone che hanno perso... Come ad esempio il fratello di Daryl che si è amputato la mano perché è stato ammanettato da Rick sul tetto di un centro commerciale e che probabilmente non è sopravvissuto.
Oscar mi da il cambio.
Arrivo nella mia cella e mi butto letteralmente sul letto e guardo il soffitto per un infinito di tempo finché non sento le palpebre chiudersi da sole.
< tornate, vi prego> sussurro prima di chiudere definitivamente gli occhi
Vengo svegliata da Carl che mi scuote insistentemente il braccio. Così mi alzo metto gli anfibi, prendo la cintura con coltelli e pistola e vado nell'area mensa dove si trovano tutti. Hershel sta medicando la ferita all'uomo-ancora senza un nome- . Sasha e Tyreese sono seduti su un tavolo e stanno osservando la scena. Io attraverso la sala mettendomi di fianco al tavolo dove Hershel sta lavorando. Carl sta sulla porta e osserva gli ospiti con aria fredda, vuole imitare il padre, lo capisco.
<niente male avere conoscenze mediche> dice Tyreese
<non è che serva più di tanto > ribatte Hershel
<sei stato morso?> chiede notando la parte mancante della gamba, Hershel si gira e lo guarda, lui capisce al volo e annuisce. Poi Beth fa il suo ingresso con la piccola che attira subito l'attenzione degli ospiti.Si avvicina a me e io la prendo in braccio dandole un bacio sulla fronte, intanto lei prepara il latte
<quanto ha la piccola?> chiede Sasha
<nemmeno una settimana>
Sasha si avvicina a me, io faccio qualche passo indietro. Lei mi guarda male
<precauzione> faccio spallucce
< non immaginavo che avrei rivisto un neonato> fa una pausa, poi mi guarda negli occhi < è bellissima>
<grazie> rispondo un po stranita
<come hai fatto a...> all'inizio non capisco cosa vuole dire, poi ci arrivo e metto subito le mani avanti
<oh no, non è mia>
< dov'è la madre?> chiede girandosi verso Hershel tutti stiamo in silenzio e lei capisce dicendo un fiebile "mi dispiace "
< però ne avete passate tante> osserva Tyreese
<come tutti no?> dico passando la bambina a Beth che ritorna nelle celle
<là fuori peggiora sempre di più, sono dappertutto e questo fa diventare i vivi sempre meno vivi>
<ne so qualcosa> sussurro incrociando le braccia
< voi siete le uniche persone gentili che abbiamo incontrato fino ad ora > dice Sasha
< siete fuori fin dall'inizio? > chiede Hershel al mio fianco
< il nostro vicino Jerry era un fanatico della sopravvivenza, si pensava fosse pazzo. Si preparava per la fine del mondo, aveva un bunker sotto al sua rimessa in giardino . Allen e Ben sono state le prime persone che abbiamo incontrato appena usciti dal bunker. A un certo punto eravamo arrivati a un gruppo da venticinque, però il nostro accampamento è stato invaso sei settimane fa>
Butto l'occhio alla mia sinistra vedendo che c'è ancora il cadavere della donna
< per quanto riguarda la donna, verrà seppellita come si deve> comunico. Dopotutto non sembrano delle cattive persone e poi un po' di persine in più ci servono.
< apprezziamo che vi prendiate cura di noi,non sapevamo con chi avevamo a che fare> ci ringrazia Tyreese
< anche noi abbiamo avuto problemi con delle persone> i flash di tutta la gente che ho incontrato mi passa davanti come un film che si conclude con gli uomini che ho visto a terra quando avevo paura che Jesus non ci fosse più, cerco di riprendermi da quel ricordo e ascolto Herhsel che ha iniziato a parlare
< come ti ho detto Tyreese, abbiamo un gruppo più ampio, un gruppo molto affiatato... Non mi metterei troppo comodo se fossi in voi> conclude velocemente,quasi gli desse fastidio pronunciare l'ultima parte
<non creeremo problemi>
< mi dispiace, nonostante io ora sia il capogruppo qui non posso scegliere se farvi restare o no> dico chiudendo le sbarre dietro di me
Sono sulla torretta di guardia quando il rombo di un motore mi distrae. Distinguo subito l'auto con la quale Rick e gli altri sono partiti e mi precipito giù dalla torretta.
Gleen e Maggie scendono dall'auto seguiti dalla donna di colore. Gleen è ridotto malissimo ha del sangue fresco che scende da un angolo della bocca, del sangue secco sparso su tutto il viso e un occhio nero gonfissimo, invece Maggie fisicamente sta bene, ma ha qualcosa che non va, ha lo sguardo perso. Dato che Maggie viene assalita da Beth vado da Gleen abbracciandolo piano per paura di fargli male, ma lui mi stringe a se lo stesso.
< per fortuna siete qui> sussurro, poi mi stacco da lui < dai entra, hai bisogno di una sistemata> dico appoggiandogli una mano sulla spalla, lui mette la sua mano sulla mia e si dirige dentro. Vedo che Maggie è libera così mi avvicino a lei. Ci guardiamo per un istante negli occhi e poi ci abbracciamo, mi stacco da lei e le sollevò lo sguardo
<Maggie, cos'è successo?> chiedo preoccupata, lei mi appoggia una mano sul braccio
< non è successo nulla> fa il sorriso, se così si può chiamare, più falso del mondo
< Beth accompagna dentro tua sorella> le dice Hershel e lei ubbidisce.
Vedo Rick arrivare con Carol e Carl e ora mi accorgo che non c'è Daryl e penso subito al peggio, prendo un respiro preparandomi alla notizia.
<Skyler, ti posso parlare?> mi chiede Rick io annuisco e ci spostiamo un po dagli altri
< All-> non lo faccio nemmeno incominciare che lo interrompo
< Dov'è Daryl?>
<Skyler è->
<Dov'è Daryl?> lo interrompo di nuovo incrociando le braccia al petto. Voglio che me lo dica in modo secco, come si strappa un cerotto, Velocemente
< Mentre eravamo a Woodbury Daryl ha incontrato suo fratello e ha deciso di andarsene con lui>
Resto a fissare Rick elaborando ciò che mi ha detto, e sento le lacrime bagnarmi gli occhi.
Se ne è andato.

Heyla
Beh che dire... Un bel finale non trovate?
Non so che altro dire apparte
Ciao🤗

Ps: lo so, lo so, ho invertito i nomi di Axel e Oscar. Me ne sono accorta rileggendo e mi scuso, non cambio per il semplice fatto che dovrei cambiare anche i capitoli precedenti.
Mi scuso ancora 🙈

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