Parte 22

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-ci ucciderà.... Lo farà sicuramente... Verremo presi a botte e poi uccisi.... E a quel punto spargerà i nostri cadaveri, tagliati a pezzi, nel prato di casa sua..-
-oh la vuoi smettere? Se sapevo che avresti fatto così mi sarei portato Izzy...-
-oh tranquillo... Lei ci sta seguendo di nascosto. Pensa che non saremmo in grado di farcela da soli.- disse Simon mangiucchiandosi un' unghia.
-ma... Cosa non hai capito della frase "non dire niente a Magnus"?- chiese la ragazza sbucando fuori dal suo nascondiglio.
-oh santo cielo! Già non volevo portarmi lui e mi avete obbligato...Perché non vi fidate di me?- chiese allora l'attore esasperato.
-non si tratta di fiducia, il fatto è che tu sei una cacchina in confronto a lui.- ribatté Izzy fissandolo negli occhi.
-ehiiiii!-
La ragazza sorrise prima di proseguire verso l'appartamento di Andrew.
-allora che vuoi fare una volta la?-
-parlarci...- Rispose Magnus con un alzata di spalle.
-è questa la tua grandissima vendetta?-
-non fare quella faccia Isabelle... Fidati di me.- disse l'altro stringendo la mano intorno al barattolo che teneva nella tasca della giacca.
I tre ragazzi arrivarono davanti a un grande condominio, salirono le tre scaline che precedevano il portone e iniziarono a fissare i nomi dei citofoni.
-non credo che ci farà entrare...- disse Magnus.
A quel punto vide avanzare Simon verso i tasti e alzare una mano, iniziò a suonarli tutti trascinando la mano sui tasti più volte e, dopo qualche secondo, il portone fece un rumore metallico e si aprì.
-che c'è? Quando ero piccolo vendevo i biscotti, certi trucchetti si imparano...- disse lui rispondendo allo sguardo scettico degli altri due. -andiamo?-
Arrivarono davanti a un appartamento con la porta di un legno più scuro rispetto a quello delle altre.
Il cartellino diceva semplicemente "Andrew" senza cognome o altro.
Andrew.... Pensò Magnus.
Bussarono e dopo qualche secondo La porta si aprì rivelando un Andrew, non molto amichevole, con indosso solo un paio di pantaloni della tuta e una maglietta.
-quei pantaloni sono orrendi...- disse Magnus senza pensarci.
A quel punto sentì qualcosa arrivargli dritto sul naso e un dolore gli attraversò tutto il viso, ventre un po' di sangue iniziava ad uscirgli dalle narici.
-okay... Partiamo male.- disse barcollando indietro mentre si tamponava sotto le narici con le dita, chiuse per un attimo gli occhi cercando di ignorare il dolore e quando li riaprì vide Izzy che lo guardava in modo preoccupato.
-allora? Cosa vuoi?- chiese a quel punto il ragazzo davanti a lui.
-parlare...-
-non mi frega niente di ciò che hai da dirmi!- disse Andrew alzando la voce.
Si girò verso la ragazza al suo fianco e improvvisamente notò quanto l'espressione, presente sul viso della ragazza, sembrasse quella di Alec: sopracciglio destro alzato, sguardo fisso, un angolo della bocca sollevato...
Quella somiglianza gli fece venire in mente Alec, il suo Alec, che in quel momento era nel suo loft con tutto il corpo dolorante a causa dei pugni di Andrew.
Gli vennero in mente i suoi gemiti di dolore, la sua faccia rovinata da delle macchiette violacee.
-sai cosa? Non importa!-
Improvvisamente si spinse in avanti afferrando Andrew per la maglietta e sbattendolo contro il muro.
Sorprese tutti facendo così, Andrew aveva i muscoli 10 volte più grossi dei suoi e nessuno si immaginava che potesse avere una tale forza.
-se tocchi ancora una volta Alec io ti ammazzo.- sussurrò avvicinandosi all'orecchio dell'altro. -sono stato chiaro? Non mi fai paura, il tuo è solo un modo per nascondere quello che sei in realtà... Ma sappi una cosa: posso sembrare debole, ma se tocchi qualcuno a cui tengo l'unico a rimetterci sarai tu, sono più forte di quanto pensi.- detto questo si allontanò tirandogli due schiaffetti "amichevoli" sulla guancia. -ah un'altra cosa..- aggiunse girandosi nuovamente verso il ragazzo.
Lo guardò per un attimo e poi, con una velocità che non credeva di avere, afferrò il barattolo che teneva in tasca e, dopo averlo aperto, rovesciò il contenuto in testa a Andrew.
-correte!- urlò poi afferrando gli altri due per i polsi e facendo cadere il barattolo.
Poté sentire le urla di Andrew mentre correvano giù dalle scale il più velocemente possibile.
-ma cos'era?!- chiese Izzy senza fermarsi.
-un insieme di piume sintetiche, colla liquida ad attacco rapido e ovviamente glitter!- si mise a ridere pensando a quanto ci avrebbe messo l'altro a togliersi le prime di dosso.
Inizialmente quel "regalo" era per Ragnor, ma gli si era presentata l'occasione di usarlo su qualcuno che odiava davvero e aveva deciso di approfittarne.
-come si apre sto coso!!!- urlò Simon cercando il tasto per aprire il portone. -oh merda arriva!-
I ragazzi corsero verso l'altra rampa di scale, che portava ai garage, e scesero gli scalini correndo mentre ridevano per la scena di Andrew, ricoperto di piume e glitter, che li rincorreva.
Arrivarono nella zona garage e iniziarono a muoversi velocemente tra le macchine cercando di arrivare al grosso cancello metallico.
-oh oh....- disse Simon capendo che quel cancello non si sarebbe aperto molto facilmente.
-fermo!- urlò ad un certo punto Magnus rivolto a un signore che li stava superando in macchina. -sta uscendo?- chiese poi all'uomo.
-ehm.... Si-
-ci faccia salire!- l'attore si avvicinò all'auto e aprì la portiera fiondandosi dentro senza neanche aspettare una risposta.
-ma che...?-
-vada vada vada!- urlò poi quando vide che tutti erano saliti.
I tre ragazzi si guardarono e si misero a ridere mentre l'altro guidava per uscire dal garage dopo averlo aperto.
Isabelle si girò per vedere Andrew e notò che ormai aveva rinunciato a seguirli e aveva iniziato ad imprecare sbattendo i pugni contro il muro.
-ci scusi...- l'altro non rispose limitandosi ad annuire ancora con lo sguardo scioccato.
-abbiamo avuto qualche problema- aggiunse la ragazza alludendo ad Andrew.
-dove vi lascio?- disse l'uomo svoltando a destra.
-ha smesso di seguirci... Qui penso che vada bene...- rispose cordialmente Magnus.
L'altro accostò e fece scendere i ragazzi che lo ringraziarono prima di girarsi e dirigersi verso il loft di Magnus.
-è stato divertente!- esclamò Izzy facendo ridere gli altri due.
-venite da me a vedere un film? Alec dovrebbe essere ancora lì, almeno spero, e possiamo chiamare anche Clary, Jace e Sebastian...-
-certo! Da te alle 8?-
-okay, ci vediamo dopo!- Magnus si allontanò mentre il sole cominciava a calare tingendo il cielo di un rosso sangue.
Quando entrò nel loft fu accolto da Presidente Miao che arrivò velocemente per strusciarsi contro la sua gamba, evidentemente in cerca di attenzioni da parte del padrone, mentre una figura alta e snella di avvicinava all'entrata.
-cosa cazzo è successo al tuo naso?- urlò Alec vedendo il sangue secco sul viso dell'altro.
Magnus rimase molto sorpreso, se non avesse riconosciuto il ragazzo non avrebbe mai detto che fosse stato lui a parlare.
Alexander non diceva parole come quelle.
-non pensavo che saresti stato ancora qui...- disse poi sinceramente sollevato.
-beh.... Volevo vedere se stavi bene...-
Magnus sorrise e si avvicinò all'altro -si, sto bene.-
Prese il viso di Alec tra le mani e iniziò a baciarlo, non era come il bacio precedente: era dolce, morbido e pieno di amore.
-non riuscirai a distrarmi dal tuo naso...- disse il regista non troppo convinto mentre Magnus ricominciava a baciarlo.
Alec avvolse le sue braccia intorno al collo dell'altro per tirarselo più vicino e si sorprese quando, nel momento in cui i loro corpi si incontrarono, non sentì dolore, solo mancanza.
Cosa gli stava succedendo?
Non si erano visti per appena 1 ora, 1 ora e mezza massimo...
Forse era stata la paura che gli succedesse qualcosa a causa di Andrew.
Si, era stato senz'altro quello.
Forse.
I brividi iniziarono a percorrergli la schiena mentre l'attore gli baciava il collo lasciandoci piccole macchiette rosse.
Lo attirò con se sul divano e lo fece sdraiare sopra di se rimanendo così, Magnus sopra Alec, e continuarono a baciarsi senza dare il minimo accenno di volersi staccare.
Ad interromperli fu il suono del campanello.
Magnus si alzò, con una punta di disapprovazione, e andò ad aprire mentre Alec lo osservava.
-aspettiamo qualcuno?- chiese.
-ho invitato i ragazzi per un film.- rispose l'attore girandosi.
Cercò di non fare caso a quel "aspettiamo" che sicuramente non significava niente, ma che in lui aveva acceso qualcosa.
Lo aveva detto come se quella fosse la loro casa, come se vivessero insieme e aspettassero le stesse persone allo stesso momento.
Come se fossero una coppia.
Ma noi siamo una coppia... Pensò Magnus. Credo
Effettivamente nessuno dei due aveva chiesto all'altro di fidanzarsi e quindi niente era "ufficiale".
Isabelle entrò nel loft con in mano 7 cartoni della pizza e successivamente arrivò anche Jace seguito da Simon, Clary e Sebastian.
-abbiamo la pizza!- disse la rossa entusiasta.
-eeeeeee io ho portato il film!- esclamò Izzy sventolando un DVD.
-oh no.... Ditemi che non avete fatto scegliere il film a lei.- fece Alec senza speranze.
-perché?- chiese Magnus sorridendo divertito.
-perché sarà sicuramente una cosa noiosa e stupidosamente romantica come Titanic.-
-esatto...- ribatté lei passando la copertina del disco al fratello per poi far partire il film.
Magnus si sedette vicino ad Alec e lo tirò a se lasciandogli un dolce bacio sulla tempia: "quando avrai bisogno di un abbraccio e di un sorriso potrai sempre contare su di me."

Malec || You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora