Parte 7

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-non lo so che mi prende, Catarina... Ti ho già detto che non riesco a capire ciò che provo!- disse Magnus stringendo il cellulare nella mano destra.
Conosceva Catarina da quando era piccolo ed era l'unica capace di capirlo fino in fondo.
-cosa significa 'non riesco a capire cosa provo'?- chiese lei dall'altro capo del telefono.
-vuol dire che non sono sicuro dei miei sentimenti... Che a ogni ora del giorno voglio stare insieme a lui, però ho paura di disturbarlo... Che voglio che sia mio, però non sono sicuro di essere pronto...- Magnus iniziò a delirare mentre il caffè che si era appena preparato emanava un dolce profumo.
-mmmm~mmmm a me sembra che tu sappia benissimo quello che provi...-
-non so... Poi probabilmente io neanche gli interesso.-
-e come lo spieghi quello che è successo sul set l'altro giorno?-
-probabilmente è una persona sensi~ ma tu come fai a saperlo scusa?-
-me lo ha detto Ragnor- disse Catarina con una risatina.
-si... E lui come fa a saperlo?-
-glielo ha detto Raphael-
-okay.... E mi spieghi chi lo ha detto a Raphael?-
-Simon-
-dovevo aspettarmelo....tra quei due c'è qualcosa-
-negativo, Simon va pazzo per Isabelle-
-e questo come lo sai?-
-me lo ha detto Ragnor....-
-si è immagino che a lui lo ha detto Raphael e a Raphael lo ha detto Simon.-
-esatto-
-è un circolo di pettegoli!-
-senti Magnus ti devo lasciare... Al contrario di te, io, le vite umane le salvo nella realtà... Non in un film.-
-uff...okay, però questa sera devi venire da me, ordiniamo una pizza e decidiamo cosa dobbiamo fare.-
-come prego? Cosa DEVI fare!- disse Catarina prima di riattaccare al telefono.

Era sempre così d'altronde: aveva talmente tanti impegni che non trovava nemmeno il tempo di salutare.
Tanto non verrà pensò Magnus.
La conosceva bene e sapeva che, se era qualcosa di veramente importante, si sarebbe presentata, ma, in quel caso, non lo avrebbe degnato di uno sguardo.
Prese il suo caffè, ormai freddo, e si diresse verso l'enorme vetrata del suo loft come faceva tutte le mattine.
Gli piaceva guardare i passanti, si divertiva ad immaginare dove stessero andando o cosa stessero facendo, ma, quella mattina, vide un passante inaspettato.
Alec.
Aveva i capelli corvini che svolazzavano al vento e, si vedeva benissimo anche da lì, la faccia arrossata per il freddo.
Osservò il ragazzo dirigersi verso la porta di casa sua, tornare indietro e poi bloccarsi a metà strada per camminare nuovamente verso il loft dell'attore.
Questo successe per 4 volte e fece divertire Magnus.
Gli venne quasi voglia di aprire la finestra e urlargli di salire, ma erano poche le volte in cui riusciva a guardarlo senza che se ne accorgesse.
Alla quinta volta si decise: arrivò al campanello e suonò.
A Magnus salì il cuore in gola, corse verso verso il citofono e cercò di calmarsi prima di rispondere.

-si?- disse cercando di nascondere l'entusiasmo della sua voce.

Non sentì nulla, solo i respiri pesanti del ragazzo e poi dei passi allontanarsi.
Ma che idiota! Pensò.
Andò alla finestra e vide Alec correre via per le strade mattutine di Brooklyn.

-Izzy ti ho detto di lasciarmi stare!-
-noo! Perché non lo ammetti?-
-ammettere cosa!?- disse Alec pentendosi di aver aperto la porta a sua sorella.
-avanti Alec... Quella scenata che hai fatto l'altro giorno e l'abbraccio... E il bacio...-
-come sai del bacio?-
-quale bacio?- disse Izzy cercando di camuffare quello che aveva appena detto.
-hai detto:"la scenata, l'abbraccio e il bacio".... Quale bacio?-
-beh ecco...-
-Izzy?-
-oh e va bene... Potrei si è no avervi spiato.-
-che vuoi dire con si è no?-
-ecco, dovevo chiederti una cosa, così sono venuta nel tuo camerino e quando ho aperto la porta ti ho visto.-
-oh Raz... Per l'angelo. Chi altro lo sa?- chiese timoroso Alec
-nessuno! Clary....-
-cosa?-
-beh... Il fatto è che stava passando di lì e...-
-oh Dio quindi se lo sa lei lo sa anche Simon e se lo sa Simon lo sa Jace e se lo sa Jace lo sa Sebastian e se lo sa Sebastian.... Lo sanno tutti!-

Alec si alzò dal divano e iniziò a camminare nervosamente per la stanza continuando a fissare l'orologio.
Fantastico, tra meno di 1 ora devo essere a lavoro.... Voglio morire!

-Alec, non c'è nient di male a provare qualcosa per qualcuno!-
-quello che ho fatto non voleva dire nulla! Era un semplice bacetto sulla tempia per consolarlo.-
-come vuoi... Io allora vado, devo incontrare Simon.- disse Izzy dirigendosi verso la porta.
-Ehi Izzy! Digli di tenere le mani a posto!-
-oh come sei noioso! Vorrei vedere dove ti piacerebbe infilare le mani se avessi vicino Magnus!-
-Izzy!-

-allora?- chiese Clary vedendo arrivare Izzy.
-niente da fare- rispose lei sedendosi sul muretto accanto alla rossa.
-che vuol dire 'niente da fare'?- chiese Simon arrivando insieme a Jace e Sebastian.
-non lo vuole ammettere, però questa mattina l'ho seguito, è andato a casa sua....-
-e poi?- chiese Jace sorridendo a Clary.

Lei non lo guardò...
Non lo degnò neanche di uno sguardo.
Infondo per lui siamo solo amici... Pensò cercando di nascondere la tristezza.

-niente, dopo aver citofonato è scappato.-

Sebastian scoppiò in una fragorosa risata guadagnandosi una gomitata dalla sorella.

-scusate, ma proprio non me lo immagino...- disse sistemandosi i capelli biondo platino.
-dobbiamo fare qualcosa noi in sostanza...-
-mi pare ovvio  Simon!- Isabelle lo guardò come se avesse detto una cosa stupida per poi riprendere a parlare. -dobbiamo cercare in tutti i modi di farli rimanere soli... O comunque di farli... Toccare?-
-non dire così, fa strano- disse ridendo Jace.
-scemo!- replicò la sorella.
-potremmo tipo organizzare un uscita e poi andarcene tutti...- propose Clary.
-si.. Potrebbe andare. Nel frattempo potremmo tipo spingerli uno addosso all'altro... O cose così...-
-Sebastian.- disse Izzy -non siamo più alle medie.-
-era un idea...-
-si, va beh- fece la ragazza saltando giù dal muretto -ora è meglio se andiamo...-


-si mamma... Ti ho detto che sto bene...-
-sei sicuro?- chiese la donna dall'altro capo del telefono.
-si- rispose l'altro.
-sei a casa?-
-ci vado ora... -
Che giornata faticosa pensò.
Tutti lo avevano guardato in modo strano tutta la giornata facendo strani sorrisetti ogni volta che Magnus gli passava accanto.
Qualcuno bussò alla porta del suo camerino e lui si alzò dal divano per aprire.

-solo un attimo- disse senza neanche guardare chi aveva davanti. -mamma, scusa devo andare.- appese al cellulare e si girò verso la figura che era appena entrata.
-mi scus.. A ciao Magnus...-
-Ehi fiorellino!-
-hai bisogno di qualcosa?- chiese poggiando il cellulare sul tavolo.
-no, niente in particolare... Volevo solo sapere perché questa mattina eri a casa mia...-
-c..cosa?-
-hai suonato e poi sei scappato... Ti ho visto dalla finestra.-
-ah.- Alec iniziò a sudare freddo.

Neanche lui sapeva perché era lì.
Voleva solo rivederlo, sapere come stava, vedere se si era scandalizzato per quello che aveva fatto..

-io... Ecco questa sera dò una festa e volevo sapere se ti andava di venire, solo che poi ho pensato di disturbarti allora me ne sono andato...- iniziò a parlare a vanvera raccontando balle su balle.
Magnus capì subito che stava mentendo.
Lui non da feste pensò...

-okay... Ci sarò. A che ora?- chiese.
-a che ora cosa?-
-la festa- rispose sorridendo alla faccia dell'altro
-ah Emm 20.00?-
-bene...-

Magnus fece per andarsene, ma, poi, si rigirò e, tirando il moro per un braccio, lasciò una bacio sulla tempia di Alec imitando il movimento che aveva fatto lui qualche giorno prima.
Il ragazzo arrossì e sorrise guardando l'altro mentre si allontanava..

Oh merda... Pensò devo organizzare una festa!
Il panico lo assalì.
Come si organizza una festa?

Prese il cellulare e chiamò Izzy.

-pronto?-
-Izzy!-
-Alec? Perché mi chiami sul telefono? Lo sai che lavoriamo nello stesso posto vero?-
-ascolta non c'è tempo... Devo organizzare una festa per oggi alle 20.00.-
-perché? Che hai combinato?-
-nulla! Invita tutti quelli che vuoi! Io passerò oggi a prendere cose da mangiare e bibite. A casa mia alle 20.00 ricordati!-
-aspetta Alc!-
-a casa mia alle 20.00- ripeté prima di appendere e precipitarsi fuori dal camerino.

Malec || You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora