Capitolo 16

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Dopo un lungo periodo di buio totale mi risvegliai con uno scatto alzandomi subito a sedere. Ero su una superficie morbida ma non ero a casa di Josh... e neanche da Louis. Possibile che Andy mi abbia trovato e portato da lui? Non riconoscevo il posto quindi supposi fosse così. Ma dopo aver realizzato entrai ancora nel panico, non pensavo potesse farmi male, ma trovandomi su un letto avevo paura volesse continuare la cosa del giorno prima. Mi misi a piangere uggiando come il lupo che era in me e che in quel momento era spaventato. Così mi ristesi e mi appallottolai su me stesso cercando di calmarmi. Sentì dei piedi nudi camminare nel corridoio e quello che mi apparse davanti fu come una visione. Era il moro, con pantaloni grigi della tuta e il torso nudo. Abbassai simbolicamente le orecchie e sentì che avrei potuto avere un calore all'istante.

«Buongiorno bella addormentata» sorrise sghembo rimanendo sulla porta. Lo squadrai da capo a piedi:aveva i capelli arruffati, il viso un po' stanco, i muscoli delle braccia che si gonfiavano mentre erano incrociate a quel petto tonico e coperto di qualche tatuaggio, vita dei pantaloni bassa, quasi al limite delle parti intime, e poi cadevano morbidi fino ai suoi grossi piedi. Lo vidi ridere e mi accorsi di essere con la bocca socchiusa. Mi riscossi e mi appoggiai alla testiera: «cosa è successo?» non ricordavo assolutamente niente.

Si avvicinò come un lupo che caccia la sua preda e si mise seduto di fianco a me: «sei svenuto mentre scappavi da me» disse semplicemente. Posò una mano sul mio ginocchio e la strofinò su e giù, senza mai salire di troppo.

Abbandonai le mie difese e chiusi gli occhi non capendo come faceva ed essere così delicato e dolce, ma anche forte e deciso. La cosa però che mi turbava era come sempre il confronto tra lui e Andy. Perché gli lasciavo fare cose che mi davano fastidio e mi mettevano un po a disagio? Comunque iniziai a ricordare cosa fosse successo: avevo un attacco di panico dopo la sua proposta e dopo aver sentito l'odore della sua dominanza. Così annuì: «m-ma cosa è accaduto dopo?»

«Non potevo lasciarti lì no? Ti ho preso e ora sei in camera mia. Hai "dormito"-fece le virgolette con le dita- per un'ora»

Mi aveva preso in braccio quindi? Oh mamma... sentì il cuore accelerare all'impazzata e desiderai tanto accadesse di nuovo, che lui mi prendesse ma questa volta sentire che sensazioni mi avrebbe trasmesso.

«I-io non so come ringraziarti» sussurrai guardando per terra. Sentii un fruscio e mi ritrovai sopra il ragazzo. Si era disteso e io a cavalcioni, senza però appoggiarmi, su di lui. Arrossii e cercai di non guardare il suo petto. Mi alzò il viso con due dita sotto il mento e quando fu sicuro che lo stessi guardando si picchiettò un dito sulla guancia. Non voleva intendere quello che stavo pensando vero? Invece sì. Presi un grosso respiro e mi avvicinai per lasciargli un bacio. Pressai le labbra sulla sua pelle morbida, sentendo al di sotto la barba pungermi. Chiusi gli occhi e rimasi per qualche secondo per poi allontanarmi, senza fare alcun schiocco. Mi alzai completamente, sistemandomi i vestiti: «ora è meglio che io vada» ma lo vidi incupirsi per un attimo, poi fare un espressione arrabbiata.

«Ancora per la storia con quel Andy?» sbuffò tirandosi su, mettendosi davanti a me, a pochi centimetri. Gli guardai le labbra e indietreggiai uscendo poi dalla camera: «n-no Josh mi aspetta a casa, sarà preoccupato» era una bugia è vero ma pensai a quanto lo avevo fatto stare in pensiero in soli pochi giorni. Mi dispiaceva così tanto. Trovai la porta di ingresso mentre lui mi seguiva ancora e uscii ringraziandolo ancora.

Sperai con tutto il cuore che Andy si fosse dimenticato del nostro appuntamento, ma ovviamente non fu così.

«Pensavo fossi già uscito da scuola, cosa è successo?» mi chiese e mi analizzò. Scossi la testa e lo aggirai per entrare nel palazzo: «no nulla io... ho dovuto fermarmi per parlare di scuola con un mio compagno»

«I-io sono andato a casa sua» decisi di dire una mezza verità. Era anche questo che mi turbava, anche se avessi voluto dire davvero la verità non potevo perché lui non era un lupo come me. E ripensai alle parole di Zayn: avevo bisogno di qualcuno che capisse i miei istinti. Non ero certo se si riferisse al fatto di essere metà lupo o all'essere un omega, ma era comunque quello. Lui mi guardò con occhi ridotte a fessure: «cosa avete fatto?» forse sapeva che in qualche modo il moro "ci stava provando" ma non lo tollerai. Per prima cosa chi stava con me doveva fidarsi e non reputarmi un poco di buono. Lo avrei accettato da un alfa, perché, diamine sono così eccitanti e ci fanno sempre rigare dritto a noi omega, ma non da un umano. Anche lui aveva i modi di fare da un dominatore ma non lo era.

«Cosa stai cercando di dire? Pensi che abbia fatto qualcosa con lui? Mi dispiace, ma se è questo che pensi di me... è meglio non vederci più» detto quello, un po tremante, presi le chiavi e entrai nel palazzo. Una volta in casa tirai un sospiro e fortunatamente vidi che avevo tutta casa a disposizione. Nonostante questo mi rifugiai in camera, più che altro ero felice che non ci fosse Josh: non volevo spiegargli cosa era successo e fargli pensare male di me, visto che avevo scaricato il suo amico.


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voglio chiedere scusa per il capitolo corto ma l'ho fatto per non farvi aspettare dieci giorni tra un capitolo e l'altro, così ora dovete aspettarne solo sei.

Poi volevo avvisarvi che pubblicherò solo una volta a settimana il sabato quando avrò il pc e il wi-fi  <3 vi ringrazio per il calore che dimostrate.

Spero continuate a commentare facendomi sapere cosa ne pensate come nell'ultimo capitolo

baci baci -VAL

~Wolves Heaven~Where stories live. Discover now