Capitolo 8

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Mi sedetti nell'unico posto lontano dagl'altri e mi mordicchiai il labbro stringendomi nelle spalle per attirare meno attenzione possibile. Il giorno successivo sarei sicuramente morto per la vergogna dovendomi presentare a scuola.

«Liam che ci fai li? Forza avvicinati a noi» disse Josh entrando in cucina con la sua ragazza praticamente incollata al braccio

«I-io... voi dovete parlare delle vostre cose... mi sentirei un impiccione. Sono anche un po stanco» dissi cercando delle scuse abbastanza plausibili e rimanendo al mio posto. Andy mi passò la pasta.

Alzai la testa verso di lui e sorrisi dicendo un "grazie" e per tutta la cena mangiucchiai qualcosa, più che altro giocherellavo con il cibo.

«Domani andremo prima dalla preside, Liam» richiamò la mia attenzione Josh.

Voleva proprio farmi sentire parte della "famiglia"

«Va bene...» dissi non sapendo cos'altro avrei potuto dire.

Non avevamo la stessa età quindi non saremmo stati in classe insieme.

Da una parte ero sollevato, ma dall'altra sarebbe stato come ricominciare da capo con persone nuove, come qualche ore prima

«Certo che è proprio strano eh» sussurrò la ragazza all'orecchio del ragazzo.

Era in momenti come quelli che odiavo ciò che Niall e suo fratello mi avevano dato.

«Come .. Il viaggio mi ha stancato vado a dormire. Ci vediamo domani mattina?» chiesi insicuro guardando il castano voltandomi poi verso gli altri due

«Buonanotte»

«Liam aspetta» rispose allora il biondo alzandosi e seguendomi mentre la ragazza e il castano avevano ripreso a baciarsi senza fare caso a quello che stava succedendo attorno a loro

«Volevo chiederti se ti va di uscire uno di questi giorni. Ti mostro un po'la città piccolo»

Spalancai gli occhi a quel nomignolo e arrossii

«Ehm.... io ecco.. certo» in realtà avevo già visto la città ma non volevo sembrare più scortese di quanto già avevo fatto.

«Io ora vado a letto, magari ci si vede domani a scuola» sorrisi tirato e mi rintanai in camera.

Non ero poi così irritato dal suo comportamento.

Se solo fosse stato anche lui come me... non riuscirei a stare con qualcuno e nascondere il vero me.

Decisi che per quel giorno bastava e spensi il cervello per poi cambiarmi e mettermi sotto le coperte.

Il mio intento però non andò affatto a buon fine, continuai a pensare e ripensare all'effetto che aveva avuto quel ragazzo su di me e mi spaventava.

Se mi fossi sentito così con tutti in questa città il mio soggiorno non sarebbe stato per niente facile.

Mi rigirai più volte tra le coperte tanto da attorcigliarmele intorno al corpo e sbuffai trasformandomi solo in parte riuscendo così a vedere al buio l'orologio due e venti di notte.

Mi conveniva davvero cercare di dormire se il giorno successivo volevo andare a scuola

Dopo essermi alzato e aver sistemato le lenzuola cercai di dormire.

Quando mi svegliai la mattina sembrava avessi dormito solo cinque minuti.

Avrei avuto un aspetto orribile e non ero affatto pronto.

Stavo quasi pensando di rimandare al giorno dopo quando sentì Josh che entusiasta disse: «Buongiorno Liam! Forza preparati, tra venti minuti andiamo a scuola» da dietro la mia porta.

Sospirai sconfitto

«Si arrivo» mormorai imbarazzato mordendomi l'interno della guancia, appena fui sicuro che se ne fosse andato mi stiracchiai uscendo dalle coperte e vestendomi velocemente dato che ero solito dormire senza vestito in modo che, se fosse successo qualcosa durante la notte, qualcosa che mi avrebbe fatto trasformare inconsciamente, non avrei distrutto tutti i miei vestiti.

Solitamente quando mi trasformavo nel bosco volontariamente, appena ritornavo umano, i miei vestiti erano ancora integri mentre quando non ero conscio di ciò che facevo mi ritrovavo con i vestiti a brandelli.

Scesi in cucina e raggiunsi il castano aiutandolo quel poco che potevo, preparando il tavolo e la colazione

«Mi dispiace per ieri sera ma non ero affatto a mio agio, faccio un po' fatica ad ambientarmi e ad adattarmi a situazioni nuove» spiegai per giustificare il comportamento che avevo tenuto durante la serata precedente.

«Non importa, penso sia normale. Poi Andy non è una delle persone più facili con cui interagire appena arrivati in un luogo sconosciuto» rispose con tono scherzoso lasciandomi una veloce pacca sulla spalla e rivolgendomi un sorriso d'incoraggiamento «Vedrai che ti farai presto degli amici Liam. Non ti preoccupare, poi papà mi ha detto che a Longford eri uno dei più bravi della tua scuola perciò non ti preoccupare, qui non avrai alcun tipo di problema. Sono sicuro te la caverai benissimo»

Appena finì di parlare ricambiai il sorriso, grato per quelle parole e mi sedetti al tavolo cominciando a fare colazione in silenzio.

Per mia fortuna anche Josh sembrava preferire mangiare in silenzio piuttosto che continuare la nostra conversazione.

Dopo aver pulito e risistemato tutto, presi lo zaino, ci infilai qualche quaderno, l'astuccio e i moduli d'iscrizione che avrei dovuto consegnare e raggiunsi Josh.

Uscimmo di casa e ci avviammo verso la segreteria del campus; appena arrivati ci avvicinammo ad una signora relativamente anziana, le sorrisi e le consegnai i miei moduli d'iscrizione.

Lei dopo averli inseriti in una busta, si alzò e mi chiese di compilare un ultimo documento mentre lei recuperava il foglio con il mio orario e l'iscrizione ai corsi extrascolastici

«Oggi è il 21 settembre giusto?» domandai voltandomi verso il mio coinquilino riprendendo a scrivere quando mi fece un cenno d'assenso

Finii firmando e posando la penna. Ritirai il foglio degli orari e sorrisi alla segretaria. Mi avviai in corridoio avendo sempre il ragazzo dietro di lui

«Allora... prima lezione... -si affacciò a guardare il foglio per vedere dove dovesse andare- mh si, allora la classe di scienze naturali è al prossimo corridoio aula 75. Credi di potercela fare?» Chiese guardando l'orologio


«Ehm... io.. certo. Grazie» risposi guardandomi intorno e grattandomi la nuca. Annuì e mi salutò scappando poi via, probabilmente era in ritardo.

Camminai velocemente e guardai la scuola, tutti i corridoi erano vuoti se non per degli armadietti e delle grosse finestre.

E un ragazzo.

Alto, moro, vestito completamente di nero.

Bellissimo, misterioso e con un portamento fiero.

~Wolves Heaven~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora