La tomba di Crono

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Dovevano scegliere se aprire la porta di destra o di sinistra, ma sicuramente quella sarebbe stata la loro ultima prova - se di questo poi si trattava.

«Quale apro?» Chiese Federico.

Il dito di Michael fu il più repentino nel puntare la porta sulla sinistra.

«C'è una ragione precisa?» Gli domandò il suo ragazzo.

«Ehm, no» sussurrò il riccio guardandosi le punte delle scarpe.

Non avendo idee migliori, Federico si avvicinò alla porta e ruotò la maniglia, poi la spinse per aprirla e - come i semidei dietro di lui - rimase incantato. La porta si apriva su un panorama sconfinato simile a quello delle grandi nature irlandesi. In lontananza si intravedeva un bosco dall'aria buia e fitta, mentre più prossima a loro c'era  un'imponente e rumorosa cascata. Il cielo era appena nuvoloso e per questo non si vedeva chiaramente il sole, ma i suoi raggi risplendevano ugualmente attraverso gli spiragli lasciati aperti da alcune nubi stracciate. La porta si richiuse alle loro spalle e comparì completamente, lasciandoli nel bel mezzo di quella natura sconfinata. 

«E ora?» Domandò Klaudia.

La domanda cadde nel vuoto mentre i ragazzi si guardavano attorno con aria un po' spaesata.

«Riprovo ad usare la bussola.»

Così dicendo il biondo estrasse la bussola dalla tasca e attese che rivelasse delle indicazioni sul display.

«Ehi, funziona!» Esclamò, quindi i semidei gli si avvicinarono allungando lo sguardo sull'oggetto.

Sotto la cascata. Una botola.

«Che follia! Come facciamo ad attraversare le acque della cascata?!» Sbottò Klaudia in un impeto di esasperazione.

Federico sbuffò e incrociò le braccia al petto nel vano tentativo di riflettere e trovare una soluzione.

«Cioè, voglio dire... se ci andiamo sotto così moriamo, no?»

Andy e Klaudia annuirono, avevano tutta l'aria di considerarla una domanda idiota.

«E se...» cominciò Michael e tutti si voltarono verso di lui. «Se tipo facessi evaporare l'acqua con il calore del fuoco o qualcosa del genere?»

«Michael...» cominciò cauto Andy, per non offenderlo. «È una cascata, non una gocciolina d'acqua o una pioggerella.»

Proprio  mentre il riccio stava per rassegnarsi all'idea di aver detto una stupidaggine, Federico saltò su battendo i palmi delle mani.

«È geniale!»

Gli altri lo guardarono un po' straniti e attesero che spiegasse meglio il piano.

«Ragazzi, non deve prosciugare le cascate... deve solo aprirci un piccolo varco!»

Andy e Klaudia non ne furono molto convinti, ma comunque acconsentirono al piano, dal momento che non ne avevano di migliori. Si diressero verso le cascate camminando sulla sinistra, laddove un piccolo sentiero in terra battuta conduceva alle rocce della sorgente. Camminarono per alcuni metri che rapidamente divennero pochi chilometri. La meta era sempre più vicina e riuscivano anche a vedere meglio l'acqua che scrosciava quando un grosso uccello preistorico planò su di loro gridando, e aveva tutta l'aria di volerli beccare o afferrare tramite gli artigli. Michael e Klaudia caddero quando persero l'equilibrio, Andy e Federico si lanciarono di lato per sfuggire alla bestia e piombarono sul terreno duro.

«Accidenti» mugolò Andy portando una mano al fondoschiena dolorante.

Si rialzarono e rapidamente ripresero il cammino, del grosso pterodattilo neanche l'ombra più.

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⏰ Last updated: Sep 11, 2016 ⏰

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