Momenti di quotidianità

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Federico si svegliò dimenticando per un attimo che si trovava nello stesso letto di Michael. Durante la notte il riccio l'aveva praticamente scaraventato via con la sua statura fuori dalla norma, perciò adesso Federico arrancava per non piombare a terra dal bordo del letto. Dopo essersi sistemato in una posizione stabile senza però dar fastidio all'altro, si fermò a guardarlo dormire: Michael aveva la bocca semiaperta e quasi inarcata in un sorriso, segno che stava sognando qualcosa di bello o che comunque dormiva serenamente. I suoi boccoli castani erano riversi sul cuscino mentre Federico si domandava come aveva fatto fino ad allora a svegliarsi ogni giorno senza quella meravigliosa visione.

Finalmente Michael si svegliò - come se anche nel sonno si sentisse osservato dal suo compagno - e aprì gli occhi con lentezza. Non appena inquadrò la figura di Federico sorrise teneramente e il tatuato andò a baciargli dolcemente le labbra.

«Buongiorno» gli sussurrò.

«Uhm, buongiorno... Mi piace svegliarmi con te accanto.»

«Certo, non sei tu quello che sta cadendo a terra» ridacchiò Federico.

Michael si guardò il corpo e guardò le loro posizioni in quel minuscolo letto, quindi si tirò più verso l'esterno.

«Oh dio, scusami!» Rise, mentre Federico si sistemava meglio sul materasso.

Nel farlo le coperte scivolarono dai loro corpi e ricaddero leggermente di lato. Michael riaffondò la testa nel cuscino e si stropicciò gli occhi con una mano. Federico invece lo osservava divertito e il riccio corrugò la fronte perché non capiva tanta ilarità.

«Qualcuno qui si è svegliato con l'alzabandiera» rise Federico.

Michael andò istintivamente a posare lo sguardo sul cavallo della propria tuta e ripiombò sul cuscino, portandosi una mano al volto per coprire l'imbarazzo.

Federico pensò che fosse strano che provasse imbarazzo per quello, dopo che avevano fatto anche di peggio e ormai si conoscevano bene in intimità.

Michael spostò la mano dal volto scoprendo un sorriso timido e Federico gli si avvicinò per poi lasciargli un tenero bacio sul naso.

«Ci penso io» sussurrò suadente all'orecchio del riccio.

Quella frase bastò a far andare Michael completamente in tilt, tanto che osservò le prime mosse di Federico come incantato. Il tatuato giocherellò con gli elastici di tuta e boxer mentre gli accarezzava il ventre. Poi fece insinuare lentamente la mano nei boxer del ragazzo e prese ad accarezzare lentamente la sua erezione. Michael smise di guardarlo e chiuse gli occhi con un breve sospiro, affondando di più la testa riccioluta nel cuscino. Federico tirò fuori il membro dalle mutande per avere maggior facilità nei movimenti, quindi aumentò il ritmo sulla sua erezione e a Michael sembrò di morire di nuovo.

Gli spasmi del riccio e i suoi ansimi rochi fecero capire al tatuato che era quasi al limite, quindi avvicinò la sua bocca quanto bastava per accogliere il seme che Michael rilasciò. Federico si pulì le labbra mentre il riccio era ancora in estasi per l'orgasmo e teneva gli occhi chiusi.

«Muoviti, Chirone ci sta chiamando per la colazione» ridacchiò Federico, lasciandogli uno schiaffetto sui fianchi nudi.

«Dopo quello che è successo in questi ultimi giorni ho deciso di intensificare gli addestramenti» tuonò Chirone severo. «Troverete in bacheca i nuovi orari modificati. Ora vi prego di dividervi in coppie, come sempre, e di duellare tra di voi.»

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