Capitolo 34

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<<Chi?>>-dico fredda.
<<La madre di Federico e..>>-dice ma la interrompo.
<<E Federico>>-dico con voce sottile.
<<Si.Prepari tu la cena?>>-chiede.
<<Si>>-dico sospirando.

Stacco la telefonata e lascio il telefono cadermi dalle mani.
Porto la testa all'indietro e fisso il lampadario sentendo le lacrime pronte a scendere da un momento all'altro.

Non voglio rivederlo,anche se mi manca.
Non voglio che mi tratti come una stupida che sta ai suoi piedi.
E non voglio dare "spettacolo" davanti alle nostre mamme.

Mi alzo dal divano e vado in bagno per sciacquarmi la faccia e successivamente ritorno in cucina per decidere cosa cucinare.
Tiro fuori alcune cose dal frigo e comincio a metterle in pentola per poi attendere l'arrivo di mia madre e di quella del mio "amico",compreso lui.

Nell'attesa,decido di andare nella mia stanza per cambiarmi.
Apro l'armadio e tiro fuori degli shorts,una t-shirt azzurra e le converse.
Successivamente vado in bagno e metto un filo di mascara sugli occhi e poi scendo nuovamente in cucina.

Dopo un paio di minuti sento bussare al campanello e corro ad aprire dopo essermi guardata per un'ultima volta allo specchio.

<<Ciao>>-mi dice la madre di Federico salutandomi.

Le due donne entrano ed io resto accanto alla porta aperta aspettando l'arrivo di Federico.

<<Ah Lodo,puoi chiudere.Federico non verrà>>-dice mia madre posando la sua borsa sul divano.
<<Oh e come mai?>>-chiedo chiudendomi la porta alle spalle.
<<Doveva andare a fare una cosa da Benjamin.Ha detto che era importante>>-dice sua madre.

Le sorrido leggermente e poi ci sediamo a tavola per cenare.
La cena sembra di essere di gradimento alle due donne,quanto a me,no.
Non ho mangiato nulla e la cosa più "importante" è fissare un punto del mio piatto.

<<Non mangi?>>-chiede mia mamma indicando il mio piatto ancora pieno.
<<No.Ho sonno.Vado a dormire>>-le dico alzandomi da tavola.
<<Buonanotte>>-dico sul primo gradino delle scale.

Raggiungo la mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle con un gran rumore per poi lasciarmi scivolare lungo la porta,fino a trovarmi seduta a terra con le ginocchia al petto e le mani su di esse.

<<Non è venuto per colpa mia.Ne sono sicura>>-mi dico tirando sù con il naso.

Mi alzo dopo qualche secondo e ho le guance rigate da poche lacrime fermatesi prima di raggiungere la maglietta.
Indosso con fretta il pigiama e mi stendo sul letto con la schiena poggiata alla tastiera del letto e navigo sui social.
Ci sono alcune foto di Benjamin e Aurora abbracciati,postate,appunto,da Aurora,e non posso far altro che sorridere a quella visione troppo dolce.

Blocco il cellulare e lo poso sul comodino accanto al letto e afferro un libro dallo scaffale e comincio a leggerne alcune pagine.

Lo torvo molto interessante e così continuo a leggerlo fino a quando il sonno non comincia a impossessarsi del mio corpo e mi ritrovo a leggere con gli occhi socchiusi.
Così,chiudo il libro e lo poggio accanto al cellulare e mi corico sotto le coperte.

Dopo circa una decina di minuti sento qualcuno bussare alla porta,e,essendo ancora sveglia,rispondo con un "È aperto".

Ad entrare in camera è la madre di Federico che con un gesto dolce e un magnifico sorriso,mi saluta e mi augura una buona notte.
Io ricambio e successivamente ritorno sotto le coperte.

Anche questa sera,come nelle precedenti,nonostante io abbia sonno,non riesco a dormire perché ho ormai la testa intasata,ogni giorno sempre di più,di domande che mi pongo su Federico.

Così,ogni notte,mi ritrovo sveglia nel letto a fissare i punti più indecifrabili della mia stanza e a paragonare la nostra amicizia a cose strane.
Cerco sempre di crearmi dei piani mentali su come avvicinarmi a lui,come trattarlo,come farci pace,come spiegargli che perdere lui è come perdere tutto,ma ritorno sulla terra quando poi mi ricordo che ora nella sua vita non sono nulla e che mi odia profondamente come dal primo giorno che ci siamo conosciuti per sbaglio.
Quel giorno che desidero non sarebbe mai accaduto nulla,ma allo stesso tempo sono contenta di averlo conosciuto.

Dopo ben quattro lunghe e noiose ore trascorse seduta a gambe incrociate nel bel mezzo del letto,comincio ad addormentarmi,prima lentamente e poi completamente.

Nel mezzo del sonno ho di nuovo la stessa visione di poche settimane fa.
O meglio,quasi uguale a quella di settimane fa.
Questa volta mi trovo su un aereo e posso dedurlo da una voce,probabilmente quella dell'hostess,che ci avverte che tra pochi minuti atterreremo.
Il cielo è cupo e cade una pioggia fitta.
Al mio fianco c'è una persona sconosciuta.
Ha il volto oscurato e non riesco a riconoscerla ma posso sentire ben forte la sua risata malvagia e continua a ripetersi,da ormai alcuni minuti,che ce l'ha fatta.
È finalmente riuscito a compiere ciò che ha sempre desiderato.
Siamo gli unici su questo aereo e poi mi ricordo delle persone che piangono.
Poi,ad un tratto,tutto ritorna buio,tutto ritorna realtà.

Mi sveglio con il fiatone e i capelli appiccicati alla faccia colma di sudore.
Il mio battito è leggermente,o forse no,accelerato e il mio respiro è qualcosa di incredibile.
Porto una mano al petto,per poi passarla alla fronte dove scaccio via alcuni capelli e poi riporto la mano al petto buttandomi all'indietro sul letto.

Va tutto bene,continuo a ripetermi nella mia testa.
È solo lo stesso sogno di sempre che sembra essere il continuo del precedente.
Ogni volta,però,le sensazioni non cambiano.
La paura,l'ansia,il fiato incredibile e il battito impazzito,non cambiano mai.
Dopo alcuni minuti passati a cercare di calmarmi,mi riaddormento,con la stessa paura di poter risognare nuovamente tutto,questa volta nel peggiore dei modi.

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Questo capitolo è più corto rispetto agli ultimi,sorry.
Non avevo molte idee.

Fatemi sapere se vi piace🌹

-Tu mi hai cambiato la vita- |Federico Rossi & Lodovica Comello|Where stories live. Discover now