Capitolo 26

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Non appena arrivo a casa,apro la porta d'ingresso e trovo mia madre in cucina.
Poso il cellulare sul tavolo in salotto e vado nella stessa stanza in cui si trova lei.
Sono più o meno imbarazzata perché non so cosa dirle per farmi perdonare.

Lancio un'occhiata veloce all'orologio appeso al muro,il quale segna le 21:30,per poi portare lo sguardo su mia madre che è intenta a preparare qualcosa da mangiare.
Intanto mi siedo a tavola e picchetto con le dite sulla sua superficie liscia.

Dopo qualche minuto mi alzo e deduco che la cena è quasi pronta e che quindi bisogna apparecchiare la tavola.
Prendo tutto l'occorrente e lo metto sul tavolo per poi risedermi.

<<Va tutto bene?>>-mi chiede mia madre.

Io annuisco e lei ritorna a lavorare ai fornelli.
Dopo che la cena è pronta,porta tutto in tavola e ceniamo.
Per l'intera durata della cena,nessuna delle due si è degnata di parlare e regnava il silenzio totale.
Dopo aver finito la cena,mia madre ripone tutto nel lavello e comincia a lavare i piatti ed io mi offro di darle una mano,senza però dirglielo.

Una volta finito di lavare tutto,mi siedo sul divano e fisso lo schermo del televisore davanti a me,anche se non ha nulla di cui possa interessarmi veramente.
Poi decido di fare una cosa,quella cosa che mi manca fare da tempo.

Salgo nella mia stanza e prendo una felpa,per poi andare in terrazza.
Mi siedo su una delle tante sedie e alzo il mio sguardo verso il cielo.

Il mio pensiero ricade su Federico e il nostro rapporto.

Posso ancora considerarlo un amico?
Posso ancora fidarmi di lui?
Ma soprattutto...cosa fa sembrare che io sia innamorata di lui?
Poi,penso a mia madre.
Non le ho ancora parlato.
Non abbiamo ancora fatto pace e ciò mi ferisce molto.
Non voglio perderla.
Non dopo tutto quello che è successo.
Perché in fondo io so che anche lei sta male in questo momento,non lo dà a vedere,ma sta male davvero.
È sempre stata così.
Si è sempre tenuta tutto dentro per dimostrare di essere forte quando poi in realtà arriva il giorno in cui caccia tutto fuori.
Arriva il giorno in cui si libera e confessa le sue paure e le preoccupazioni più grandi.

Sento dei passi provenire verso di me,ma non me ne può fregar di meno.
Ci siamo solo io e lei in casa e quindi è ovvio che sia venuta qui per parlarmi.

Non distolgo lo sguardo dal cielo ma nonostante ciò,intravedo una figura sedersi accanto a me,ed è proprio la figura di mia madre.

<<Come facevi a sapere che mi trovavo qui?>>-chiedo osservando le stelle.
<<Ti conosco bene.So che venivi qui quando ne avevi bisogno.>>-risponde guardandomi.

Rimango in silenzio.
Non so come scusarmi.

<<Perdonami>>-le dico abbassando lo sguardo.
<<Non volevo.Non volevo arrabbiarmi con te.Scusami>>-le dico guardandola.
<<Non preoccuparti.Anche io ho avuto la tua età e posso capirti.Qualsiasi cosa io ci sarò>>-mi dice abbracciandomi.
<<Grazie di tutto>>-dico fiondandomi tra le sue braccia.

Che bello.
In questo abbraccio mi sento protetta.
Mi sento al sicuro.

<<Su.Và a metterti a letto.Domani c'è scuola>>-mi dice accarezzandomi i capelli.
<<Domani e poi arriva il mio amato week-end>>-dico alzando le mani.
<<Si.Così potremo riposarci insieme>>-mi dice sorridendo.

Le sorrido e le do un bacio sulla guancia mentre lei sfodera sul suo volto uno dei suoi più bei sorrisi.

<<Non vai a dormire?>>-le chiedo sull'uscio della porta.
<<Metto a posto queste ed entro.Tu comincia ad entrare>>-mi dice indicando le sedie.

-Tu mi hai cambiato la vita- |Federico Rossi & Lodovica Comello|Onde histórias criam vida. Descubra agora