Capitolo 22 - Senza fare sul serio / Capitolo 23 - Serve una spinta

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Capitolo 22 - Senza fare sul serio

Lorenzo torno in clinica con un pensiero fisso. Sara lavoro per tutto il pomeriggio al
Bar ma con la testa totalmente tra le nuvole, Bobò e Alice a casa provarono a studiare ma anche loro senza riuscire a memorizzare due righe delle ottanta pagine che avrebbero dovuto studiare per la lezione del giorno seguente. Tommy le aveva provate tutte non sapeva più dove cercarla o con chi sfogarsi. Si trovava nelle zone della nuova casa di Anna e Emiliano, sicuramente Elena non si sarebbe nascosta a casa loro, ci erano stati il giorno prima, e avrebbe pensato che Tommy sarebbe subito andato lì a cercarla, ma magari Emiliano sapeva qualcosa e avrebbe parlato, infondo da quello che sapeva anche lui e Anna ne avevano passate tante. E poi gli venne un idea. Vi ricordate lo scorpione? Quello che lui e Elena volevano tatuarsi ma che alla fine solo Tommy si era fatto tatuare proprio da Emiliano, proprio quello. Proprio lì, si sarebbe fatto aggiungere la E, lì da parte, lì vicino a quello che era il loro tatuaggio. Raggiunse lo studio, Emiliano appena lo vide, si difese subito. "Tommy, io ti voglio un gran bene, ma ti prego. Non posso. Non chiedermelo. Lasci che si calmi, ci siamo io e Anna, poi quando si sarà calmata sarà lei a cercarti. Ti prego, torna a casa". Allora Elena era da loro, era lì a pochi metri da lui. Perfetto non poteva sbagliare. Stette al gioco. "Digli solo che mi manca da morire. Di tornare presto a casa e risolviamo tutto, di non pensare a Lorenzo o ad altro solo a noi. Ti prego Emiliano prometti di diglielo". Gli diede sulla spalla e mantenne la promessa, in fondo era quello che gli ripetevano continuamente lui, Anna, Sara, Bobò.. Tutti. Tommy uscì dal negozio, prese una boccata d'aria, si allontanò per non insospettire Emiliano e poi fece il giro dalla stradina li dietro. Arrivo fuori casa e bussò alla porta. Non rispose nessuno. Ribusso. Ancora nulla.. Alla fine la sfondò.

Capitolo 23 - Serve una spinta

Elena era infagottata dentro la coperta, piangeva e tremava. Alzò gli occhi, e incrocio lo sguardo di Tommy. Lo sapeva che era lui. Anna e Emiliano avevano le chiavi. Gli mancava, non gli importava nulla di quello che aveva fatto o di quello che sarebbe successo. Voleva solo che il suo Tommy corse ad abbracciarla. Invece no resto lì fermo sulla porta di casa a fissarla così come stava facendo lei. Nessuno dei due osava fare il primo passo, non si sa per quanto restarono così. Emiliano parlo con Anna, e capì cosa aveva appena combinato, chiuse la porta del negozio e corse verso casa uscendo dalla porta sul retro del negozio. Arrivo fuori dalla porta e vide Tommy, poteva immaginare cosa stava succedendo, diede uno spintone a Tommy e lo indirizzò verso Elena, poi si sedere sullo scalino e chiamò un fabbro per sistemare la porta prima che tornasse Anna e odiasse Tommy più di quanto non stava già facendo. Tommy andò verso il divano, si sedette poco distante da Elena mentre continuava a fissarsi le scarpe, Elena invece continuava a fissarsi le unghie che si stava mangiucchiando dalla mattina precedente. Restarono così ancora per parecchio tempo, Emiliano questa volta avrebbe voluto altro che uno spintone. Tommy alza gli occhi e incrocia lo sguardo di Elena, poi scoppia in lacrime. Si avvicina il più possibile a lei e la stringe a se. Tommy mette Elena a cavalcioni su di lei, lui sprofonda nel divano. E mentre cerca di consolare Elena che continua a piangere sulla sua spalla lui appoggia il suo viso tra i suoi capelli e l'incavo del collo.

N.

Aspettando UN MEDICO IN FAMIGLIA, la nuova stagione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora