Capitolo 16 - Un risveglio movimentato / Capitolo 17 - La persona giusta..

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Capitolo 16 - Un risveglio movimentato

La sveglia a casa Martini per qualcuno sarebbe suonata molto presto, Tommy doveva tornare in camera con Bobò prima che Lorenzo si svegliasse, la notte precedente aveva raggiunto Elena, nessuno voleva staccarsi dall'altro nemmeno per un momento, nonostante vivessero nella stessa casa, andassero nella stessa scuola e facessero le stesse identiche cose, ma soprattutto pur sapendo il rischio che correvano. La sveglia però per qualcun altro sarebbe suonata ancora prima. Lorenzo nonostante non avesse il turno di notte era comunque reperibile in caso di emergenza. Alle 4:30 Oscar lo chiamò per farlo andare subito in clima per un intervento d'urgenza, Lorenzo ormai operava regolarmente, dai semplici interventi a quelli più complessi. Anche Sara si svegliò al suono del telefono e mentre Lorenzo parlava al telefono guardò l'orologio, le 4:30.. sicuramente Tommy o Elena non si sono ancora separati e tornati nelle loro stanze. "Amore, torna a dormire è prestissimo, io devo correre in clinica, c'è stata una emergenza" "ho sete e anche un po di fame, ti accompagno giù rubo qualcosa dal frigo e torno a dormire". Sara spinse Lorenzo il più velocemente possibile fuori di casa, cercando di passare inosservata ai suoi occhi, avrebbe sicuramente fatto domande sul perché lo stava cacciando così velocemente. Nel svendere però ribaltarono uno scatolone delle cose rimaste di Marco e Maria che avevano preparato da spedire a Torino, svegliano così Tommy e Elena che subito si erano svegliati. Nel modo più silenzioso possibile vista l'ora Tommy si nascose nell'armadio anche se l'ordine per Elena non era il massimo e l'armadio era colmo di vestiti così cadde un paio di scarpe e crearono del casino, Lorenzo e Sara però non si accorsero di nulla. Sara recuperato cibo e acqua dal frigo risalì le scale non prima di vedere un ombra fuggire dalla camera di Elena. Tornò in mansarda non prima di aver urlato, potevi anche testartene li, sono solo io, tuo padre è dovuto andare in clinica e io per non correre rischi immaginando i vostri sporchi spostamenti da una camera all'altra l'ho spinto fuori.. Elena si affacciò alla sua porta, guardò Sara, le diede un bacio sulla guancia e le sussurrò un "grazie". Tommy nel frattempo era tornato in dietro per andare di nuovo a dormire con Elena, ormai da solo non avrebbe più ripreso sonno. Sara li guardò e rise, non prima di avergli detto che però così non avrebbe funzionato ancora per molto.. I ragazzi lo sapevano, sapevano anche che era molto meglio che Lorenzo lo venisse a sapere da loro piuttosto che scoprirlo in qualche modo. Loro però non si sentivano ancora pronti a parlargli, si infilarono di nuovo a letto sotto le coperte rosa, Tommy abbracciò Elena e le lasciò dolci baci sulla tempia prima di tornare ad addormentarsi. Anche Sara tornò a letto e si addormentò senza troppi problemi nonostante la mancanza del suo Lorenzo a letto con lei, ormai stava facendo l'abitudine ai suoi strani e improvvisi orari di lavoro.

Capitolo 17 - La persona giusta..

Poco più tardi la sveglia suonò nuovamente, questa volta per tutti, Sara ultimamente preparava la colazione per tutti al Bar, così da avere più scelta su cosa mangiare e meno probabilità che toccasse a lei sparecchiare e lavare tutte le tazze e i bicchieri, non era ancora pronta a fare anche la donna di casa, al bar potevano farlo gli altri camerieri o comunque lei nel corso di tutta la giornata e poi così non avrebbe dovuto riordinare anche la cucina di casa Martini. I ragazzi si prepararono e poi raggiunsero il bar così da rubare anche qualche brioches in più da magiare durante la scuola. Tommy con la vespa accompagnò prima Bobò alla fermata del bus poco più avanti così da fare il tragitto insieme ad Alice e poi torno indietro a prendere Elena che come sempre dopo colazione doveva tornare a casa a sistemarsi il trucco. I due raggiunsero la scuola insieme, Tommy non voleva più nascondersi, tutta la scuola diva sapere che Elena era solo sua. Una volta arrivati e aver ricevuto parecchie occhiatacce dalle ragazze della scuola che cadevano ai suoi piedi, Christian, un loro compagno di classe lo chiamò poco distante per un problema al suo motorino. Diede un bacio sulla guancia a Elena e gli disse di tenergli il posto dietro di lei in classe. Elena si sedeva davanti con Alice e subito dietro lui con Bobò, anche se ormai tutti potevano sapere di loro. Elena arrivò in classe anche se c'erano pochissimi compagni, Giulia, Sara.. E lui. "Elena seni dobbiamo parlare, ti prego lasciamo parlare poi sei libera di fare le tue scelte, però è giusto che sai la verità". Elena in quei giorni aveva pensato tanto al messaggio che aveva ricevuto, così decise di sedersi sul banco e ascoltare quello che aveva da digli, anche se aveva un po di paura di quello che poteva rivelargli, quelle parole l'avevano resa insicura, sentiva come non fosse stato nulla di buono. Non sapeva cosa aspettarsi. "Dopo i giorni che non mi consideravi mi mancavi così avendo un casino di voglia di vederti e abbracciarti così decisi di venire a casa tua, beh non mi aspettavo la tua reazione magari potevi essere arrabbiata, nervosa con me o con chiunque altro.. Ma, quelle parole mi hanno fatto pensare, o meglio non subito ma dopo un po quando pensavi e ripensavo alle ultime parole che mi avevi detto. Io ti avevo cercato, sempre.. Ma tu non mi hai mai risposto e detto cos'era successo, io non capivo. Poi però, quando ho capito che Tommy provava qualcosa per te e che tra voi due stava succedendo qualcosa ci ho pensato, ma non sapevo. Poi ho visto come ha reagito quando mi vedeva pensare con te, così ho capito che poteva essere stato lui. E poi quel messaggio.. Ecco per te farei qualsiasi cosa, quindi se poi mi verrà a spaccare la faccia va bene, ma è giusto che tu lo sappia". Elena non ci stava capendo nulla. Ma di cosa stava parlando?! "Io ti giuro che non ci sto capendo nulla". "Ecco come immaginavo tu non sai nulla, andiamo in ordine. Io ti ho cercato, ti ho mandato sei messaggi.. Tu visualizzavi e non rispondevi, così ho chiesto a Bobò se avessi perso il telefono, ma lui mi ha detto di no, solo che tu e Tommy avevate avuto un problema con i nonni o comunque qualcosa con suo padre ma nulla di grave non avevi tanto riposato eri un po stanca e nervosa qui di ho scelto di lasciarti sbollire. Ti conosco e so che devi avere un po di tempo. Poi però non mi parlavi le ore, i giorni passavano e tu non ti facevi viva. Venivi sempre da me a cercarmi e cercare conforto, ma tu niente. Poi ho messo insieme i pezzi, ho iniziato a sospettare qualcosa ma non ne avevo le prove. Poi si vedeva che tra te e Tommy c'era qualcosa.. E poi Tommy, quel messaggio. Vedi lui mi ha detto che se io mi avvicinavo, provavo a parlarti e dirti di quei messaggi, che a quanto pare lui cancellava dal tuo telefono, e mi sarei messo tra voi due lui sarebbe venuto e mi avrebbe spaccato la faccia, che non dovevo permettermi". Elena era scioccata, stordita da quelle parole. Quello non era il suo Tommy. E poi si ricordò di quello che era successo con Tommy e Giada in ospedale da Sara. "Vedi Elena io non voglio farti stare male e vederti soffrire, ma ti voglio bene e anche se so che sei innamorata di lui e non di me voglio che comunque tu sappia la verità, perché è giusto così e poi tu mi hai sempre detto che avresti preferito una brutta verità che la menzogna". Già.. Aveva sempre detto e preferito così, anche se faceva male, e soprattutto riguardava Tommy. "Grazie". Elena era distratta non ne voleva sapere di vedere Tommy e rimane in classe in quel momento. La campanella non era ancora suonata e la prof non era nel corridoio, così decise di uscire da scuola. Mente si dirigeva verso l'uscita vide Tommy andare verso la classe con Christian, Bobò e Alice. Si fermò dietro al palo della porta per andare verso la palestra e il giardino sul retro, aspettò che tutti passarono e corse fuori. Doveva e voleva allontanarsi da lì prima che Tommy sarebbe corso fuori a cercarla, professoressa, preside, bidella o campanella che sia stata avrebbe cercato Elena. Lei era distrutta, non sapeva cosa fare o dove andare. Pensò anche che Giulio si era inventato tutto, solo per dispetto. Ma ripensandoci dal primo momento gli aveva detto che lui l'aveva cercato e poi le aveva mostrato il telefono con una chat anche se lei non si era soffermata a leggerla sommersa dai pensieri. Avrebbe voluto andare al mare, il posto dove si rifugiavano tutti quando volevano pensare, ma quel posto le ricordava Tommy, e lui sarebbe corso subito li a cercarla. Sempre se l'avrebbe cercata. Magari non gli importava più nulla, o non gli era mai importato. Le paura iniziavano a farsi strada tra i pensieri di Elena. Ecco sapeva benissimo dove voleva essere in quel momento.. Tra le braccia del suo papà, ma Lele in quel momento si trovava dall'altra parte rispetto a dove si trovava lei, c'era nonno Libero, nonna Enrica, o Sara, l'unica da cui si sarebbe potuta rifugiare e sfogare. Ma sia Sara che tutti gli altri lo avrebbero detto a Tommy. Magari saltava fuori la verità. Nono. Non poteva doveva andare avanti da sola. Magari poi quello che era successo non era tanto grave ma poi gli tornò ancora in mente quello che era successo con Tommy e Giada, come si era sentita. E le parole di Tommy, il fatto che le avesse nascosto la verità. Insomma ma perché. Come faceva a fidarsi di Tommy. Senza neanche accorgersi si ritrovò fuori dalla casa di Anna. Aveva camminato parecchio. Però si, era nel posto giusto lei avrebbe saputo ascoltarla.

N.

Aspettando UN MEDICO IN FAMIGLIA, la nuova stagione.Where stories live. Discover now