Goldsboro pt.3

Magsimula sa umpisa
                                    

"Non è vero" disse lei "è semplicemente un momento, io sono sempre spenta Lucky, non puoi pretendere molto"

"Non ho mai preteso nulla"

"E allora perché ti sei fermato?"

"Perché voglio del sesso alla vaniglia con te, senza nessuna droga di mezzo"

Lei mi guardò, braccia incrociate sul petto per mantenere la distanza e convincere sia me che lei che in quel momento fosse incazzata nera con il sottoscritto.

Abbassò la testa sbuffando e tornò in camera a passo veloce.

Era buffa e eccitante allo stesso modo.

I suoi piedini nudi toccavano il tappeto, facendola sculettare rabbiosamente.

Quando tornai in camera lei era sotto le coperte con il corpo rivolto verso il muro, non stava dormendo ma era quello che voleva farmi intendere.

Mi sedetti sul mio letto e mi girai uno spinello.

Stavo rispettando la sua persona e tutto quello che faceva lei era prendersela come una bambina.

Mi sdraiai sul letto e me l'accesi.

Lei riconobbe l'odore e si voltò a guardarmi per un istante per poi tornare alla posizione iniziale senza rivolgermi la parola.

Mi addormentai una volta finito.

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Sentii il mio letto muoversi, aprii debolmente gli occhi e guardai l'ora sull'orologio digitale nel comodino.

1.58

Sentii un braccio avvolgermi la schiena.

Mi voltai verso di lei.

"Non volevo svegliarti" disse

Sorrisi debolmente.

"Che ci fai qui?"le chiesi in un sussurro.

"Stringimi per favore" disse

La guardai negli occhi e notai in quel momento il gonfiore, aveva appena pianto.

L'abbracciai. Forte.

La sua testa finì nell'incavo del mio collo, sentivo il suo respiro irregolare, per via del pianto, sul mio petto.

Sentì le sue braccia che erano appoggiate sui miei addominali che cercavano supporto e le sue gambe si infilarono tra le mie.

Le lasciai un bacio sulla fronte, prima di stringerla ancora.

"Scusa"sussurrò

Io le accarezzai i capelli e iniziai a giocarci piano per farla addormentare.

Era la sensazione più bella del mondo sentire la sua pelle e il suo corpo attaccato al mio.

Quando fui sicuro che si fosse addormentata, cercai pure io di riprendere sonno.

Quando mi alzai la mattina lei non c'era.

Era sul suo letto che cercava di capire che cosa mettersi addosso.

Mi alzai.

"Buongiorno" dissi avvcinandomi al suo letto e lasciandole un bacio all'angolo della bocca.

Lei mi spinse via.

"Non rifarlo" disse

La guardai e sorrisi.

"Chi è stata colei che è venuta a cercarmi nel mezzo della notte?"le dissi mantenendo il sorriso.

"Te lo sarai sognato Smith" disse

"Si sognato" replicai

Mi avvicinai al suo orecchio.

"Scuse accettate Jenner" le sussurrai.

Ripartimmo il pomeriggio stesso quando la pioggia smise di scendere.

Arrivammo a Kinston a notte fonda.

Mi piaceva andare in moto alla notte, era bello vedere le poche luci contrastarsi con il buio, mi piaceva l'aria in sé.

"È la nostra penultima tappa" le dissi

Lei mi guardò.

Aveva ancora quel finto broncio che manteneva per orgoglio personale.

"Cambia quell'espressione se no ti scopo per davvero stavolta" le dissi stuzzicandola

"Vorresti Smith" disse

"Vorresti tu Jenner" continuai

Lei sbuffò.

"Dobbiamo trovare un posto dove stare"

"Ok, poi cerchiamo una discoteca, ho voglia di bere" dissi

Coast || Lucky Blue Smith, Kylie Jenner ( #Wattys2016 )Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon