Goldsboro

388 26 3
                                    

"Hai idea di quello che ci toccherà subire una volta tornati?"

Mi stavo agitando, volevo a tutti i costi finire il viaggio in pace, non volevo tornare, volevo godermi quei posti, i loro paesaggi, le loro discoteche, le loro droghe ma lei mi stava chiedendo di annullare tutto e di ritornare senza finire quello che avevamo progettato.

"Lo subiremo lo stesso, una volta finito sto cazzo di viaggio" mi gridò lei.

Le sue mani tremavano, era come se lei non riuscisse a controllarsi in quel momento.

Mi avvicinai e le strinsi la mano che stava ancora tremando.

Lei mi scanso via e iniziò a camminare, senza meta.

Lei non immaginava cosa avrei dovuto subire io una volta tornato, lei non lo immaginava minimamente, ma non ero terrorizzato dalle cinghiate o dalle botte, ero terrorizzato dell'idea del dolore che avrei dovuto sopportare se non avessi compiuto quel viaggio fino all'ultima tappa.

"Kylie cazzo fermati" le gridai.

Il suo passo accelerava sempre di più.

"Lucky voglio tornare a casa" si girò di colpo lei.

"Io non voglio però"

"Perché non vuoi tornare?"

"Voglio finire quello che ho iniziato" dissi passandomi una mano tra i capelli.

"Dimmi la verità" disse con voce pacata.

"È la verità"

"C'entrano i segni sulla tua schiena?"

Sorrisi. Non c'era nulla da sorridere ma l'idea che lei capisse all'istante quello che comunque pensavo mi faceva sorridere.

"Anche" dissi "ma il punto è che non voglio tornare a casa, subirmi le conseguenze di questo senza nemmeno aver finito il viaggio"

La sua testa si abbassò, ma qualche istante dopo la fece rialzare.

"Ok, andiamo avanti"

Sorrisi.

"Ma.."

"Ma..??"

"Mi devi raccontare chi ti ha fatto questo" disse sfiorandomi la schiena.

Le botte erano ormai riemarginate, sentivo semplicemente un lieve dolore, ma quando lei mi accarezzo la schiena non lo sentì, anzi mi piaceva.

"È stato Brad" dissi

La sua faccia sbiancò e la sua bocca prese una forma ad O coprendola poco dopo con la mano, fece qualche passo indietro.

"Ma..ma..ma lui è tuo padre, come? Come può?"

Era scioccata.

"Kylie non è così tragico, io me ne andrò il prima possibile e non lo rivedrò più" dissi forzando un sorriso.

"Ho fame" disse

Ci dirigemmo verso un chiosco aperto.

"Da quando?" chiese

"Avevo 12 anni la prima volta, io stavo guardando la televisione, stavano dando la prima visione di un film animato, a scuola tutti ne parlavano e io volevo vederlo, lui voleva attaccarsi il solito porno e dopo aver preso una birra prese il telecomando e cambiò tutto, io mi misi a piangere e a urlare, allora lui stufo mi spinse a terra e mi tirò un calcio allo stomaco"

"Tua mamma era già...?"

"No" dissi "era da mia nonna" ripensai a quel momento, ripensai a tutte le volte che lo avevo visto mettere le mani addosso a mia mamma, sentì gli occhi iniziare a pungermi e le mani sudate tremanti.

Non volevo più parlarne.

"E tutto questo è durato fino ad ora?" chiese

Non risposi, avevo chinato la testa e stavo cercando di tranquillizzarmi.

I pugni stretti erano appoggiati sul tavolino del chiosco, ai lati del piatto di plastica con l'hot dog sopra.

Sentì un leggero contatto stringermi il pugno destro, era una pelle fresca e morbida, che mi accarezzava.

Kylie mi stava accarezzando, stava cercando di calmarmi, grazie a quel contatto lo feci, alzai gli occhi e i suoi erano lucidi.

"Non mi piace vederti cosi" ammise

Io sorrisi.

"Non ti devi preoccupare per me"
Lei sorrise.

"Allora continuiamo?" disse

Era così bella, aveva una luce nuova negli occhi come se tutto quello che le avevo raccontato le avesse dato una nuova certezza e mi piaceva, mi piaceva vederla così, mi piaceva da morire.

Ci alzammo in piedi andammo a pagare i nostri hotdog e tornammo verso le nostre moto.

Mi avvicinai passo dopo passo, mentre lei cercava di farmi sorridere, prendomi in giro per la misura sproporzionata dei miei piedi.

"Dai guarda"disse ridendo "potrei chiamarti Lucky Un Metro di Piede Smith" disse

"E che fine farebbe il mio secondo nome?" Chiesi continuando a sorridere

"Un Metro di Piede ti sta molto meglio" disse

Le misi una mano attorno alla spalla.

"Oh Smith, come sei persistente" disse staccandosi dalla mia stretta.

Mi passai una mano tra i capelli.

"Oh Jenner come sei delicata" dissi imitando la sua voce

Lei mi tirò un pugno sulla spalla.

"Non dovevi farlo" dissi ridendo e cercando di afferarla la spinsi con la schiena su un albero.

Lei cercò di svincolarsi, ma qualcosa in lei era cambiato da tutte le altre volte, questa volta lei voleva davvero rimanere stretta a me solo che la ha ragione glielo impediva.

Le afferrai il mento cercando di farle alzare lo sguardo sul mio.

Aveva ancora il sorriso, stranamente.

Si morse il labbro inferiore guardandomi le labbra.

"Vuoi baciarmi?"le chiesi mentre piano mi avvicinavo

"No, non voglio" disse

"Sicura?"chiesi, riuscivo a sentire il suo caldo respiro sulla mia bocca.

Lei annuì non togliendomi gli occhi dalle labbra.

"E se io lo facessi?"dissi continuando a torturarla, mi mancava pochissimo per baciarla.

"Te ne pentiresti" disse

"Mai" dissi baciandola

Non si allontanò (anche perché non poteva praticamente muoversi) e accolse il bacio avidamente ma sensualmente

Sentì qualcosa fremente sotto la bocca dello stomaco, avevo bisogno del suo contatto, bisogno di sentirla, bisogno di scoparla.

La strinsi sempre di più, ma dopo qualche minuto lei smise di accogliere i miei baci.

"Che cazzo mi stai facendo, Smith?"disse guardandomi le labbra ancora avida.

"Ti sto facendo innamorare di me"dissi lasciandole un bacio a stampo e allontanadomi, controvoglia, da lei.

"Forse dovremmo andare" disse lei sistemandosi i capelli

"Forse si" dissi

Goldsboro aveva un che di New Bern, erano ben distanti tra loro e Goldsboro non aveva il mare ma era bella, stupenda.

La natura verde aveva qualcosa di vivo che mi distraeva da tutto e da tutti, lo stesso effetto fece a Kylie che ammirava il paesaggio come una bambina.

"Wow" disse.

Eravamo su una collina mentre cercavamo di arrivare in centro a Goldsboro, ma quell'incanto ci fece spegnere il motore e ci fermò a contemplarlo per un po'.

"È davvero stupendo" aggiunsi.

Coast || Lucky Blue Smith, Kylie Jenner ( #Wattys2016 )Where stories live. Discover now