2.7

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Sarah quella notte non riusciva a dormire.

Si rigirava nel letto e sudava a freddo.

Erano solo le 2 del mattino e neanche un po' di sonno la sfiorava.

Pensava solo e sempre a Luke.

Non capiva più se era un'ossessione o amore.

In quella stanza le mancava l'aria.

L'aria non le arrivava ai polmoni, e il cuore perdeva alcuni battiti.

Si alzò e si mise seduta sul letto.

Spalancava gli occhi ma vedeva solo buio.

Si sentiva in una gabbia, si sentiva rinchiusa.

Doveva assolutamente uscire da quella casa.

Afferrò dei vestiti comodi e indossò il cappotto.

Infilò le chiavi in tasca e il cellulare.

Quando fu finalmente fuori dal palazzo, in strada, respirò a pieni polmoni.

L'aria fredda le screpolava le labbra ma non gli importava, lei stava bene.

Si accarezzava la pancia e si odiava, si odiava con tutta se stessa per essere stata così stupida.

Aveva pensato che stando lontano da Luke i problemi sarebbero finiti.

Ma non era colpa di Luke se una psicopatica la torturava.

Non era colpa di Luke se lei era un disastro.

Non era colpa di Luke se ora si trovava in quella situazione.

Era solamente colpa sua.

Era sempre colpa sua.

Ma doveva riprendersi Luke.

Lei senza di lui non era niente.

Ma ora Luke non aveva più occhi per lei.

Lui aveva accettato questa cosa, aveva accettato che per un errore Sarah gli aveva spezzato il cuore.

E Sarah ogni giorno aveva il senso di colpa.

Ed era diventato asfissiante.

Non viveva più.

Appunto doveva trovare Luke e chiarire.

Camminando ancora e ancora si ritrovò davanti a quel locale.

Quel locale dove l'aveva visto con quella.

Fuori c'erano alcuni ragazzi ubriachi: alcuni sdraiati a terra oppure seduti, altri appoggiati semplicemente al muro.

"Non puoi entrare Sarah! Non ti faranno entrare. E poi una volta dentro cosa fai? Cerchi fra centinaia di persone Luke Hemmings?! No!"

Sarah si diede di nuovo della stupida.

Osservava ogni viso lì fuori.

E fu proprio lì che riconobbe Calum.

Calum Hood.

Si avvicinò a passo spedito, segnandosi a mente che avrebbe parlato con un ragazzo ubriaco fradicio.

-Calum?- lo chiamò.

Era seduto a terra con lo sguardo perso nel vuoto.

Affianco c'era un ragazzo riccio sdraiato, con la testa posata sulle gambe del neozelandese.

Era lo stesso ragazzo con cui stava parlando poche ore prima.

-Calum, sono Sarah.- gli disse di nuovo.

Si mise alla sua stessa altezza e gli occhi scuri di Calum si fissarono su di lei.

-Ti avevo riconosciuta, ti riconosci da chilometri di distanza gnocchetta.- gli disse, interrotto di tanto in tanto da dei singhiozzi.

Sarah all'udire di quel commento arricciò il naso, ma non gli diede tanto peso.

"È ubriaco Sarah, non pensarci."

Si rimproverò.

Ora la stava fissando come se stesse aspettando che lei parlasse.

-Sai dov'è Luke? Devo parlargli.-

Lo guardò con un'espressione speranzosa, come se lui fosse l'ultima cosa che gli rimaneva da fare.

-Ohw beh...diciamo che mezz'ora fa è andato via. È andato a casa e...-

Sarah lo interruppe.

Aveva una voce abbastanza buffa da ubriaco, ma evitò di ridergli in faccia.

-Dov'è casa vostra?-

Calum gli disse più o meno la zona, e lei si fidò, anche se il ragazzo a mala pena riusciva a tenere gli occhi aperti.

-Aspetta Sarah!-

Ma Sarah era già partita verso la casa.

Non poteva sentirlo.

-Fanculo la vodka! Ora ho anche le allucinazioni...-

Con questo Calum richiuse gli occhi, pensando fosse stato tutto un sogno.

Heyyyyyyy🤘🏻
Si, se ve lo state chiedendo si...voglio partecipare al Wattys di quest'anno.
L'anno scorso avevo partecipato con un'altra fanfiction, speriamo che quest'anno mi vada bene.
Okay...spero che il capitolo ve piasa!
Succederanno un po' di casini...aspettate aspettate💁🏻
Grazie mille per i voti e i commenti e tutto il resto, siete l'amore💟
Commentate e votante anche qui🌙
E scusate se sono molto notturna ultimamente, ma solo in questo periodo della giornata riesco a racimolare delle idee discrete per il capitolo🌌
Ora vado👉🏻
-Fra💓

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