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I due ragazzi uscirono dal loro monolocale intorno alle 9:30/10.

-Sta sera amico puro divertimento! E se sentirò solamente una volta il nome Sarah, sai qual'è la porta. Domani se ne riparlerà. Ma sta sera no.-

Calum guidava verso il locale dove si sarebbe tenuta la festa.

E farneticava, parlava senza sosta e il biondo annuiva.

-Te lo giuro. Non dirò niente che riguardi lei.-

E Luke lo aveva fatto, aveva giurato ma non poteva tornare indietro.

Quando arrivarono sul posto, videro una fila immensa, o qualcosa del genere.

-Calum qui non entreremo neanche tra 10 anni...- assestò Luke aprendo la portiera.

-Stai tranquillo, Ash ha detto che faremo solo un minimo di fila e poi entreremo tranquillamente.-

Attraversarono la strada e si ritrovarono su un marciapiede, in parte occupato da delle transenne.

-Hey Fletcher!-

Calum urlò verso un ragazzo che stava girato di spalle, mentre parlava con una ragazza.

-Calum Thomas Hood! Non ti ricordavo così..."uomo"? Ahahah scherzo amico! L'ultima volta che ci siamo incontrati quando è stato 5 anni fa? Ci siamo mandati sempre e-mail...e l'altro giorno ti ho sentito per telefono ma...wow! Che cosa figa!-

Luke guardava il ragazzo con un'espressione stranita.

'Forse è già fatto...'

Pensò mentre si infilava le mani nelle tasche dei jeans.

-Oh lui è Luke, il mio coinquilino. Luke lui è Ashton.-

Ora Luke capiva.

Tese la mano verso il riccio, ma lui lo praticamente abbracciò e Luke ne rimase leggermente sorpreso.

Ma non rimase sorpreso dal forte odore d'erba che emanava il ragazzo.

-Oh che scemo...vi presento Queen. È una mia amica e ho deciso di portarla, tanto per. Queen loro sono Luke e Calum.-

La ragazza con cui il riccio stava parlando cinque minuti prima, ora stava sorridendo ai due americani.

Pelle olivastra, occhi leggermente a mandorla ma non troppo castano scuro, capelli folti dello stesso colore degli occhi, labbra carnose e naso all'insù con tanto di piercing.

Un tubino nero le fasciava il corpo, ricco di sinuose forme.

Era cortissimo e molto scollato.

Luke stava sentendo freddo per lei.

Dei tacchi vertiginosi si abbinavano al vestito.

Luke la guardava, e vedeva l'esagerazione.

Troppo trucco, unghie lunghissime e troppa modestia.

Ma si fece avanti lo stesso.

Alla fine era una ragazza, non poteva essere male.

Gli tese la mano e questa volta l'accettarono, e Queen gliela strinse.

La sua mano era fredda e le unghie graffiarono il palmo di Luke più volte.

-Io sono Queen.-

-Luke.-

Lei si avvicinò e le posò una mano sul petto.

-Più tardi possiamo anche...mh appartarci se vuoi. Che ne dici?-

Luke aveva uno strano sorrisetto stampato in viso.

Dentro di lui, in una parte remota di lui, sapeva che tutto quello era sbagliato.

Ma il Luke di quella sera approvava pienamente.

Un forte suono lo fece voltare verso la strada.

Era un clacson.

Ma non era quella la cosa importante.

Poco più avanti, ferma in mezzo alla strada c'era Sarah.

E li aveva visti.

E stava piangendo.

E ora se n'era andata.

Cosa diavolo aveva fatto?

Chiedo pardon a tutte le shippatrici di Luke e la zanzariera umana maaaaaa...non uccidetemi, ma mi fanno cagare.
Giustamente non ho niente contro nessuno ma solamente non mi piacciono.
Non so neanche se qualche loro shippatrice segue la mia storia, comunque perdonatemi.
Non uccidetemi.
Altro capitolo altra corsa.
Vado a nanna🚣🏻
-Fra♥️

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