Capitolo 4.

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HERMIONE POV'S.

Sono le 6:30, la sveglia è suonata poco fa. Anche se è un oggetto babbano ho preferito portarlo con me poichè mi è veramente utile. L'ho impostata così presto per un solo ed unico motivo: la paura di fare tardi. E si sa, io non sono mai in ritardo. Lentamente e ancora accecata dal sonno, mi alzo dal letto per andare in bagno,portando con me l'intimo e la divisa. Sono parecchio agitata. Si, è il primo giorno e mi è sempre capitato di essere nervosa, ma mai così. Sarà per l'orario delle lezioni. Scuoto la testa e mi preparo. Esco senza guardarmi allo specchio, non ne ho bisogno, dato che non devo essere bella per nessuno. Oh, forse per Ron! Al diavolo! Corro da Ginny notando che sono le 7:25 e la sveglio dolcemente. -Mhh si Harry, sto arrivando. No, no, no, non puoi immergerti nel lago.- scoppio a ridere. A volte questa ragazza mi fa impazzire. Allora mi alzo in piedi e provo un altro modo. -Ginny! Sveglia! Mancano 5 minuti all'inizio delle lezioni e abbiamo la Mc Gonagoll!- tralasciando il fatto che ho urlato tutto ciò a metà dormitorio, vedo Ginny che sfreccia in bagno e in meno di tre minuti è pronta. -Andiamo Hermione, quella lì ci uccide!- poi mi guarda e, osservando la mia espressione tranquilla, capisce. Mi tira un cuscino, forte. -Ahia!-   -Beh te lo meriti! Non bastava dire che erano le 7 e mezzo? Dovevi anche farmi preparare in tre minuti? Non sappiamo ancora neanche gli orari!- io scoppio a ridere e lei con me. Certo che di migliori amiche così solo io posso averne. Scendiamo dal dormitorio e troviamo Harry e Ron ad aspettarci in Sala Comune. -Harry! Ron!- corro tra le loro braccia e loro non ne capiscono il perché, ma ne avevo bisogno. Però ricambiano. Assieme a Ginny ci dirigiamo nella Sala Grande. Noto che qualche professore manca, ma nonostante tutto sono ancora le 8:05. Man a mano entrano tutti e la Mc Gonagoll aspetta che si siano tutti seduti per iniziare il suo discorso. Mi preparo all'ascolto, quella donna è sempre stata non solo una professoressa, ma anche un'amica per me.
-Buongiorno ragazzi. Bentornati ad Hogwarts!- un paio di fischi si levarono da tutti i tavoli tranne che da quello dei Serpeverde. -Bene, ringrazio tutti gli alunni che hanno voluto recuperare il 7° anno e saluto calorosamente i primini e i vecchi alunni. Ora, ad ognuno di voi arriverà il proprio orario. Non voglio sentire proteste, quello è e quello rimane. Buona colazione.- Torna al suo posto mentre tutti gli alunni si guardano spiazzati. Cosa voleva dire? Prima che qualcuno parli, centinaia, se non di più, gufi planano verso di noi con gli orari nel becco. Appena una civetta bianca molto simile ad Edvige mi si ferma davanti, la accarezzo per poi prendere la pergamena all'interno del suo becco. Non faccio in tempo a darle il biscotto che è già sfrecciata via. Osservo l'orario. Non so se qualcuno l'ha notato, ma sono sbiancata. La mano mi trema. Abbiamo quasi tutte le lezioni con i Serpeverde. Ciò vuol dire lezioni con il Re delle Serpi. Cioè con Draco Malfoy. Alzo lo sguardo verso il tavolo verde-argento e noto che una chioma bionda sta apertamente ridendo con una radiosa Astoria Greengrass. Levo lo sguardo dai due che non hanno dato la minima impressione di essere osservati e guardo le facce di Harry, Ron e Ginny. Sono sorpresi più o meno quanto me. Immagino che quest'anno non potrebbe andare peggio.

DRACO POV'S.
-Dra, amico, alzatiii!- ma possibile mai che Blaise non abbia altro da fare la mattina? -Possibile che tu, sottospecie di essere misteriosamente euforico per tutto nonché mio migliore amico, alle 6:59 non abbia niente di meglio da fare?- Lo sento ridere e sorrido, ma di alzarsi alle 7:00 quando le lezioni iniziano alle 8:30, non se ne parla proprio! Torno a dormire e, dopo quelli che mi sono sembrati 10 secondi, Blaise torna all'attacco. -Draaaaacoooo! Svegliaaaa- lo dice con una voce terribilmente simile a quella di Pansy Parkinson. Non resisto, mi alzo e gli punto minacciosamente la bacchetta, precedentemente appoggiata sul comodino, alla gola. Lui crede che non possa lanciargli la Maledizione Cruciatus ed è vero, se non mi avesse appena svegliato quando avrei potuto dormire ancora un'ora. Nel suo sguardo un espressione di paura si fa spazio, ma tre secondi dopo è già scomparsa. Sbuffo, arrendendomi. Non si può cercare di convincere o far cambiare intenzione a Blaise Zabini. E' umanamente impossibile. Vado a prepararmi e dieci minuti dopo usciamo dalla stanza. Tiger non vuole uscire dal letto, e noi lì l'abbiamo lasciato. Arriviamo nella Sala Grande quando già è del tutto piena, dobbiamo fare il nostro ingresso. Molte ragazzine ci fissano, ma il mio sguardo cade su qualcun altro. No, non devo guardarla. Fortunatamente non se ne è accorta. Ad un tratto la Mc Gonagoll fa il suo discorso, ma io non la ascolto. Non mi interessa quello che sta dicendo. Delle sue parole ho capito solo 'orario' e 'arriveranno'. Un gufo si ferma davanti a me, come davanti a tutti. Gli do il biscotto, lui lo prende, lascia l'orario e va via. Oddio, ho quasi tutte le lezioni con i Grifondoro. Ma non è possibile! Una fragile mano mi tocca la spalla. Astoria Greengrass. E' una mia grande amica. Si siede al mio fianco e parliamo del più e del meno, dalle vacanze al matrimonio nella quale siamo legati. Purtroppo per noi, nessuno dei due prova qualcosa verso l'altro. Siamo amici, ma nulla di più. Con lei scherzo e mi diverto. Rido, piango, urlo. Insomma, è un Blaise Zabini al femminile. Nonostante ciò, il pensiero dei Grifondoro rimane perennemente nella mia testa. Blaise mi sta squadrando e cercando di ottenere reazioni da me, ma non do segni di rabbia o altro. Ho solo paura di sapere come andrà l'anno.

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