§ Epilogo §

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"Cinque anni dopo - fine anno scolastico"

«Hermione muoviti che dobbiamo aprire il ballo!»

Gridò Draco alla stanza superiore sperando che Hermione sentisse. Si guardò nel grande spacchio del salotto. Era vestito con uno smoking nero, si sistemò il papilion e si lucidò la punta della scarpa laccata. Poi andò in cucina a bere un bicchiere d'acqua e si fermò ad osservare la veranda appena sistemata e tutti i vetri lucidati alla perfezione senza utilizzare la magia, siccome secondo Hermione quella casa odiava la magia. Perso nei suoi pensieri riuscì a sentirla scendere le scale. Corse in salotto e la trovò coperta da un lungo mantello nero.

«Che abito indossi?»

Cercò di avvicinarsi e di sfilarle il mantello che la copriva completamente, ma Hermione gli tirò un sberla sul dorso della mano.

«Devi aspettare. Dai andiamo che siamo in ritardo.»

Draco si arrese, la prese a braccetto e si smaterializzarono proprio fuori dalla porta della Sala Grande dove tutti i ragazzi si affollavano per entrare. Con un po' di fatica riuscirono a raggiungere gli altri insegnanti che erano già dentro.

«Granger, Malfoy, eccovi qua! Pensavo non sareste più arrivati! Forza preparatevi che siete i primi ad aprire le danze.» Disse la McGranitt eccitata. Draco sbuffò.

«Ma non poteva farlo il professor Lumacorno?»

«Mi dispiace per te Malfoy, ma è stata la signorina Granger ad offrirsi volontaria.»

Hermione rideva sotto i baffi e Draco le lanciò un'occhiata maligna. "La solita" pensò divertito Draco. I ragazzi furono fatti entrare in quel momento mentre la pista venne lasciata libera. Hermione era sparita e Draco si guardò intorno smarrito.

«Malfoy vai pure al centro della pista, la tua dama deve fare la sua entrata.»

Gli disse la McGranitt, dandogli una spintarella sulla schiena. Draco si diresse in mezzo alla pista con il portamento di un serpeverde anche se si sentiva un completo idiota. Si mise al centro e aspettò Hermione per quelle che gli sembrarono ore. Ad un tratto i ragazzi iniziarono ad aprirsi per farla passare. Molti la guardarono con gli occhi spalancati e qualcuno di meno elegante aprì la bocca.

Indossava un delicato abito color carta da zucchero, lungo, con il corpetto ricoperto si diamanti e la schiena scoperta. Si sentivano solo i suoi tacchi che toccavano il pavimento e qualche commento da parte di ragazzi più grandi. Draco rimase basito per un attimo, tentato di aprire la bocca apparendo ancor più scemo, ma fece la scelta saggia di tenerla chiusa. Allungò la mano e afferrò la sua stringendola delicatamente fra le braccia.

«Sei meravigliosa.»

«Esagerato. Devo ringraziare la McGranitt, non sarei mai riuscita a farlo così bello.»

«Sei meravigliosa anche senza niente addosso.»

Le disse con una punta di malizia. Hermione arrossí e le guance le si tinsero di rosso.

«Pronto?» Presero posizione.

«Sempre.»

La musica partì dolce e delicata e loro due iniziarono a volteggiare lentamente nella pista, lasciandosi trascinare dalla musica. Draco vedeva solo Hermione, lì fra le sue braccia. Non avrebbe potuto desiderare altro, lei era tutto ciò che avrebbe sempre voluto. La musica finì e i ragazzi applaudirono felici, poi partì un'altra canzone e tutti si buttarono in pista.

Rimasero abbracciati in mezzo alla pista, insieme a tutti gli alunni. Draco aveva il viso immerso nei lunghi capelli di Hermione e inspirava il suo profumo, quasi come se fosse una necessità. Un'altra canzone finì, alcuni ragazzi si spostarono per andare a bere e mangiare qualcosa. Partì un lento e Hermione si allontanò un po' per poter guardare Draco negli occhi.

«Andiamo a prendere da mangiare?»

«Sinceramente preferirei qualcosa da bere. Non è che potresti andare a prendermi un bicchieriere?»

«Draco arrangiati! Non sono mica una serva. Ho detto andiamo non vado!»

«Sei tu che hai chiesto se volevo qualcosa!»

«Va bene, ma solo per stavolta, non abituarti! »

Hermione si allontanò a grandi passi con il vestito che svolazzava. Draco aveva programmato quel momento da mesi, si inginocchiò e aspetto il ritorno di Hermione. Quando la vide comparire questa fece cadere i bicchieri e si portò le mani alla bocca, come sconvolta. Draco le prese la mano e tirò fuori l'anello.

«Mia grifondoro vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie?... »

Il cuore gli batteva all'impazzata, la gola era secca e tutti i ragazzi si erano girati e li osservavano insieme ai professori. Hermione rimase in silenzio per quelli che gli sembrino secoli.

«Si mia Serpe! »

Rispose semplicemente. Draco le infilò l'anello al dito, si alzò e le diede un bacio appassionato mentre la Sala grande era scoppiata in un boato di acclamazioni, applausi e i professori si congratularono con i due.

La serata si concluse in bellezza con degli splendidi fuochi d'artificio e poi sul castello calò il silenzio. Draco e Hermione, dopo aver aiutato a sistemare tornarono a casa.

«Che scemo che sei stato! Non potevi semplicemente chiedermelo a casa?»

Le circondò la vita con le braccia.

«Sono un Malfoy e i Malfoy fanno le cose in grande stile.»

Fece combaciare le loro labbra, chiudendo quella serata speciale e sigillando il loro patto d'amore.

Eccoci arrivati alla fine! Spero che la storia vi sia piaciuta e che vi abbia appassionato, vi preannuncio che ho già un'altra dramione in cantiere! Ringrazio tutti per le letture, le stelline e i commenti. Alla prossima lettori

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Where stories live. Discover now