§ Primo Giorno §

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Draco era ancora addormentato. Un mare di incubi gli affollava la testa. Nessuno così intenso fa farlo risvegliare. Sentì un rumore. Aprì un occhio. Vide Hermione rientrare dalla porta. "Chissà come mai era fuori" pensò. "Ma che mi importa?!".

«Buon giorno»

Hermione aveva notato che era sveglio. Hermione aprí le finestre
Draco grugní in segno di protesta.

«Io tra poco vado. Non ti conviene stare nei paraggi, la casa è ben protetta. Vuoi del the?»

Draco aveva notato che Hermione cerava di essere il più gentile possibile.

«No, non prendo niente che non provenga dalle mie bottiglie"

Hermione si fermò un secondo prima di riprendere ciò che stava facendo.

«...Comunque mezzosangue, come mai sveglia così presto?»

«Ho il sonno leggero!»

Draco aveva notato che Hermione tendeva a cambiare argomento quando si parlava si sogni e di sonno. Mentre lei beveva silenziosa il suo the, Draco andò in bagno per darsi una rinfrescata. Controllò il bagno prima di incorrere in qualche altro trabocchetto babbano. Semplicemente aprì il rubinetto e si lavò la faccia. L'acqua gli scivolava sul volto come tanti piccoli cristalli freschi. Quando chiuse l'acqua di rese conto del silenzio abissale che era sceso. Uscì dal bagno. Hermione non c'era più. Un biglietto era appoggiato vicino ad una tazza.

"Bevi in fretta e muoviti. Oggi lezione all'aperto. Campo da Quidditch. Sta attento quando esci. Gli gnomi sono particolarmente agitati."

Draco non aveva intenzione di incorrere negli gnomi. Seguì il consiglio e in pochi minuti era pronto. Si smaterializzò.

Atterrò in un verde prato. Sollevò gli occhi. Quanti ricordi. Dovette reprimere una lacrima.

«Allora ragazzi...»

Sentì la sua voce. Morbida ma autoritaria. Si avvicinò di soppiatto e proprio mentre stava per spaventarla lei si giro girò velocemente e puntatagli la bacchetta addosso gridò :

«PROTEGO!»

Un invisibile scudo separò Draco da Hermione e fu sbalzato indietro di qualche metro. Hermione sorrise di gusto.

«... Oggi imparerete l'incantesimo Protego, ottimo per difendersi da attacchi improvvisi...»

Puntò la mano verso Draco.

«...ma anche da attacchi lunghi e continui. Come tutti gli incantesimi bisogna essere convinti di ciò che si sta facendo. Quindi mettevi a coppie di case diverse e allenatevi. Spargetevi per il campo.»

I ragazzi di malavoglia si divisero in coppie e iniziarono. Hermione si avvicinò a Draco.

«Sei arrivato nel momento giusto, neanche te l'avessi chiesto!»

«Simpatica mezzosangue! Ma non osare fare mai più una cosa del genere! »

Sibilo a denti stretti. Il petto gli doleva ancora.

«Suvvia! Rimarrà solo qualche livido!»

Rise. Era cosi bella quando rideva. Aveva una luce diversa. "Draco ma cosa dici?!? Ti ha fatto male lo scudo!!!"

«Comunque quando hai voglia di rialzarti, aiutami. Passa tra i ragazzi e correggili se sbagliano. Penso che tu lo conosca come incantesimo»

Hermione si allontanò silenziosa. Draco si rialzò e iniziò a passare tra i ragazzi. Non erano male. Molti sbagliavo posizione della bacchetta ma per il resto se la cavavano bene. Qualcosa attirò la sua attenzione. Un rumore dagli spogliatoi. Si avvicino a Hermione.

«Granger io vado a vedere gli spoiatoi. Ho sentito qualcosa di strano.»

Hermione lo guardò stranita per un attimo. Poi gli fece un cenno di assenso con la mano. Era la prima volta che la chiamava Granger. "Ha un suono diverso... Mi piace" pensò. Arrivò agli spogliatoi. C'era qualcuno dentro. Sentì un rumore metallico. Prese la bacchetta. Lo vide. Un uomo stava cercando di aprire un armadietto.

«Piet...»

Non fece in tempo a finire l'incantesimo che quello era già saltato su una scopa e si era alzato in volo. Draco fece altrettanto e iniziò l'inseguimento. Draco era abituato alle alte velocità. Conosceva a memoria i cieli di Hogwarts. Draco era veloce ma l'uomo di più. Schivava ogni incantesimo. Quando sparì l'unica cosa che riuscì a vedere furono i suoi occhi.

Draco rimase interdetto, per un po' a mezz'aria. Tutti gli studenti nel campo lo fissavano esterrefatti. Solo Hermione sembrava arrabbiata e indignata. Draci scese leggiadro e con agilità dalla scopa.

«RAGAZZI TORNATE TUTTI A FARE I INCANTESIMI! IL PRIMO CHE SI AZZARDA A PARLARE DI QUESTO FATTO RICEVERÀ UNA PUNIZIONE ESEMPLARE E COMPITI EXTRA!»

Hermione era incavolata nera. Fece cenno di avvicinarsi a Draco. Intimorito di avvicinò.

«Scu-scusa Granger...»

«Silenzio! Dimmi cosa hai visto!»

Un po' sorpreso gli raccontò ciò che aveva visto. Hermione era pensierosa. La campanella risuonò lontana.

«Ragazzi questa volta niente compiti ma esercitatevi bene»

I ragazzi si allontanarono raggianti. Anche i due si spostarono verso il castello.

«Allora Granger?»

«L'ho visto anche stamattina. Stessa persona...»

Parlava da sola, a bassa voce. Draco rispose brusco.

«POSSO SAPERE ALMENO QUALI OGGETTI SONO STATI RUBATI?!?»

Tutta quella situazione gli pareva talmente stupida. Hermione si riscosse.

«Sono stati rubati quattro oggetti. Uno per ogni casa. A corvonero è stato rubato un antichissimo libro. A tassorosso la pianta più velenosa. A serpeverde un veleno studiato dalla casa e a grifondoro il mantello dell'invisibilità donato da Harry.»

«Ma Granger sono oggetti inutili!!! Li trovi dappertutto! »

«Proprio non capisci? Sono gli oggetti più preziosi che ogni casa custodiva! Nessuno dovrebbe toccarli. Solo gli appartenenti alla stessa casa e i capo casa possono usarli!»

Draco era ancora confuso. A chi sarebbero serviti quegli stupidi oggetti?

«Adesso la cosa più importante che dobbiamo evitare è che si sparga la voce!»

Hermione e Draco si diressero verso l'aula.

Salve a tutti!!! Penso che pubblicherò una volta alla settimana! Spero vi piaccia nuovo capitolo! Lasciate tante stelline e commenti! Alla prossima :) (come al solito la foto non ha senso!)

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora