§ Un'Idea §

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Aveva il volto era ancora un po' rosso mentre la mandibola aveva preso una strana tonalità violacea. Non si era ancora ripreso e dormiva profondamente. Hermione era seduta sul bordo del letto e lo osservava. Il sole che entrava dalle finestre lo ricopriva, come una calda coperta. "Ma cosa diavolo gli sarà saltato in mente? E poi perché mi stava seguendo? Dovrei denunciarlo per stalking!!!" Mille pensieri gli affollavano la mente. Il ghiaccio appoggiato alla mandibola iniziava a sciogliersi. "Sarà meglio che vada a prenderne dell'altro". Scese silenziosamente le scale. Ancora non si capacitava della presenza di Draco in quel posto. Era geloso? Come poteva esserlo! L'aveva sembra odiata e derisa. Aprì il frizzer e prese del ghiaccio nuovo, avvolgendolo in uno strofinaccio. Risalì le scale e quando aprì la porta lo vide. Aveva aperto gli occhi e stava cercando di tirarsi su a sedere.

«Malfoy stai fermo. Dove pensi di andare?»

«G-g-gran-n-ger...»

«Stai anche in silenzio, sembri uno zombie dell'Alba dei morti viventi!»

Draco le rivolse un occhiata stranita. Hermione sviò il discorso con un leggero cenno della mano. Come faceva a non conoscerlo? E si che viveva tra i babbani!

«Lo sai che sei una grandissimo idiota? Cosa pensavi di fare in quel locale?»

Draco fissava il soffitto, sembrava non voler affrontare la situazione. Hermione stava cercando di rimanere il più possibile tranquilla. Avrebbe voluto gridargli addosso tutto ciò che provava, avrebbe voluto tirargli tanti di quei ceffoni da fargli cambiare colore della pelle, ma inghiottì i suoi desideri in un silenzio tumultuoso.

«No-n lo so...»

Draco le guardò fissa negli occhi. Quegli occhi di ghiaccio dannatamente belli e diabolici. Hermione si sentì mancare qualche colpo. Si fissarono per qualche istante.

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Draco ruppe quel collegamento. Per un attimo il suo cuore andò in frantumi, come se quel filo che c'era fra di loro fosse stato tagliato. Non sapeva neanche lui perché l'aveva fatto, sapeva solo che andava fatto. Aveva provato dei sentimenti che mai si sarebbe aspettato di provare. La rabbia e la gelosia erano state talmente forti da fargli perdere il lume della ragione. L'unica cosa che sapeva è che Hermione doveva essere sua. Solo questa certezza.

Aveva il volto in fiamme e il calore era aumentato da quando Hermione aveva iniziato a fissarlo silenziosa. Lei si alzò, ma Draco l'agguantò per il polso, trascinandola sul letto. Anche se gli facevano ancora male le spalle per la caduta, riuscì a farla atterrare al suo fianco.

«Smettila Malfoy, stai iniziando a diventare pazzo!»

Sibilò a denti stretti Hermione. Draco non parlava, riusciva solo a contemplarla. Come aveva fatto per tutto questo tempo a non accorgersi della sua bellezza? La sua mano si appoggiò al fianco della Granger, come una dolce carezza.

«Granger se solo sapessi cosa mi fa diventare pazzo... »

Non c'era malizia nelle sue parole, solo pura e semplice sincerità. I lineamenti della Granger si distesero, anche gli occhi si addolcirono e un sorriso cristallino le sorse sulle labbra. Draco non l'aveva trattenuta eppure lei era rimasta lì, senza dimenarsi, senza dare segni di volersi allontanare. Con un semplice gesto Draco si alzò. Appena appoggiò un piede a terra, l'equilibro, però, parve essere scomparso. Hermione alzatasi velocemente, lo sostenne.

«Malfoy stai a letto, non sei ancora in forze.»

La dolcezza della sua voce fece nascere un sorriso a fior di labbra a Draco. Amava quella sua dolcezza innata.

«Tranquilla Granger, quel babbano non mi ha fatto niente, sono nel pieno delle forze. Un Serpeverde non si fa abbattere da nessuno!»

«Giusto! Sei solo caduto come un albero cavo!»

Scoppiò a ridere. La sua risata era meravigliosa. Draco si lasciò trascinare e si mise a ridere anche lui. Per qualche secondo rimasero lì a ridere, Hermione sotto la spalla di Draco per sorreggerlo.

Entrambi sapevano che qualcosa stava cambiando, ma cosa ancora non lo avevano scoperto.

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Hermione rimise Draco a letto.

«Allora dato che sei in "malattia" penso che dovremmo andare avanti con le indagini e consultarci su ciò che abbiamo.»

«Non sto poi così male... Potremmo andare a fare un giro! È sabato!»

«Va bene! Ti porterò in un posticino tranquillo visto che non vuoi saperne di restare a letto.»

«Ci resterei più volentieri se qualcuno mi facesse compagnia...»

Un sorriso malizioso solcò il viso di Draco. Era affascinante quando sorrideva in quel modo. Si perdeva spesso in quei suoi occhi, che quel giorno erano come il cielo fuori. Splendenti.

«Smettila Malfoy, proprio non ce la fai a pensare ad altro?»

«Direi che riesco a pensare a molte cose contemporaneamente, ma è meglio se non ti dico cosa.»

Rise. Una risata semplice e genuina, di quelle di cui non puoi fare a meno.

«Allora muoviamoci. La strada non è lunga, ma mi devi promettere una cosa.»

Draco la guardò con aria interrogativa. Chissà cosa si aspettava.

«Spara.»

«Ti devo bendare, sennò si rovina la sorpresa. È un luogo che nessuno sa come raggiungere tranne me.»

«Accetto.»

Detto questo uscì dalla camera e si diresse in salotto. Preparò un piccolo zainetto mentre aspettava che Draco fosse pronto. Poi si diresse all'ingresso. Draco scese dopo qualche minuto, vestito comodo.

«Pronto?»

«Bhe diciamo che non mi fido molto dei mezzosangue, ma posso fare questo sforzo!»

A Hermione venne da sorridere, il perché non lo sapeva. Non riusciva a capire se quella era un offesa o una semplice battuta. Draco era cambiato molto in quei pochi giorni. Non era più il Draco che incontrava nei corridoi di Hogwarts, sempre con un insulto velenoso pronto all'occorrenza. Era diverso, in positivo.

Gli bendò gli occhi, facendo ben attenzione a non stringere troppo. Aprì e si riuchiuse la porta alle spalle.

«Si parte! »

Ecco il capitolo nuovo! Dove lo porterà la nostra Hermione? Restate e lasciate tante stelline e commenti!

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin