CAPITOLO 9

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Skye's pov

-Skye...?-
E ora che faccio?
Valuto tutte le possibilità che ho. O entro e me ne infischio altamente di Sean, ma mi sembra un po' maleducato, o mi giro e mi faccio prendere in giro perché ho pianto per una cosa tanto scialba. Anche se per me tutto è tranne che scialba, comunque nessuna delle due opzioni è allettante.
Però...potrei prendere una cosa pesante e tirargliela in testa in modo che lo faccia svenire il tempo giusto per far sparire gli occhi rossi. No, troppo violento!
Forse se capovolgo le situazioni dovrei cavarmela...o almeno spero.
Quindi con calcolata lentezza mi volto verso il suo corpo statuario.
-Si?-
-Stai bene?-
Mi guarda preoccupato e a me viene la nausea. La parte di quello dolce non gli va per niente bene.
-Ovvio, perché non dovrei!?!-rispondo finta ingenua.
-Beh, inizialmente perché fra poco stramazzi a terra...-notando il mio sguardo interrogativo mi indica il pacco che mi sta prosciugando le poche energie rimaste. Quindi tentando di non rendermi più ridicola di così, lo poggio sul tavolo.-...poi perché...-
Non lo faccio finire altrimenti sarei ufficialmente spacciata, e dico annoiata:-Senti, bello, io ho cose ben più importanti di stare qua ad ascoltare le tue considerazioni, quindi o accorci il tuo discorso pazzo o me ne vado direttamente.-
Mi guarda male e capisco di averlo irritato. Non so se sia una buona o cattiva cosa.
-Ti piace o cosa?-
-Spiegati meglio-
-Farmi incazzare!-dice brusco.
-Devo ammettere che è stranamente calmante questa cosa, sai?-
-Ah, si?-
-Uh,Uh-
-Beh, per me no-
-Cazzi tuoi-sbotto infastidita.
-Noto che la tua femminilità è pari a quella di un porco-
-E io ne vado fiera, va bene?-
-Interessante-mormora guardandomi con la solita aria sfrontata e arrogante.
-Ascolta bene Mr. Arroganza-personificata, perché non lo ripeterò altre volte, chiaro?-annuisce curioso, così continuo- non so cosa tu ti sei messo in testa di fare con me, ma conoscendoti quel poco so che non sarà nulla di buono. Quindi gira alla larga da me, da Eli, dalla mia camera e da tutto quello che è di mia proprietà!-
Il mio tono di voce diventa sempre più acuto a ogni parola pronunciata tanto che mi aspetto una visitina non certo di cortesia dei vicini.
-Non sono io quello che si avvicina a te.-dichiara lentamente come se stesse trattenendo a stento la sua furia. Ed è proprio così, la mascella è tesa, e noto con piacere che i pugni sono stretti tanto da far diventare bianche le nocche. Potrei quasi dire di vedere il fumo uscire dalle sue orecchie.
-E chi allora? Un fantasma?-
-Tu-
-Io? Io mi avvicinerei a me stessa? Sei fatto per caso?-
Non sarebbe tanto strano, vista la sua apprensione verso di me prima. Cosa inaudita!
-Per tua sfortuna no, comunque intendevo dire...-
-Sisi, ho capito! Ma questo è completamente ed enormemente impossibile! E... folle-lo interrompo.
Se possibile i suoi occhi si assottigliano di più e la ruga tra le sopracciglia si accentua. Brutto segno! Sarebbe ora di levare le tende, ma l'adrenalina che sento in corpo prende il sopravvento costringendomi a rimanere in quella posizione. Con il mento alzato e le braccia sui fianchi per enfatizzare le mie parole.
-Non ti devi permettere-sibila mantenendo il contatto visivo.
-Io posso tutto-
-Non con me-
-Sei completamente pazzo, lo sai?-
Lui evita di rispondere alla mia domanda e sospira pesantemente.
-Allora, perché piangi?-
Lo dice proprio come se fosse un obbligo e con il tono da psicologo. Ed io certamente non ne ho bisogno, ben che meno della sua compassione.
La barra della mia rabbia schizza a livelli altissimi, ma facendo ricorso al mio vecchio autocontrollo, riesco ad acquietarmi un poco. Ma solo un poco.
-Io non piango. Mai!-mento infuriata.
-Se tu non piangi allora io sono Barack Obama! Finiscila e sfogati!-
-Porca puttana! Ma non capisci che tutto quello che voglio fare adesso è solamente prendere a pugni il tuo bel faccino e finire il tutto con un bel calcio nelle palle!-lo minaccio esasperata.
-Provaci e tu non vedrai più la luce del giorno.-mi intima serio. Probabilmente lo farebbe veramente, ma io non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. -Nessuno e dico nessuno si è mai sporto tanto, sai? E sai perché?-continua imperterrito. Mi rendo conto solo ora che nel nostro scambio di battute ci siamo avvicinati sempre di più, o piuttosto è lui quello che mi sta sovrastando e quasi schiacciando al tavolo. Posso percepire la sua collera ribollire e un brivido mi risale lungo la spina dorsale. Non per il freddo, né per la paura, solo per l'eccitazione. Storco il naso: ha un effetto su di me che non mi garba per niente.
-Perché?-domando guardandolo fisso negli occhi, escludendo qualche occhiata alle sue labbra.
-Perché non li conviene. Perché sanno che non bisogna MAI sfidarmi-sibila, schiacciando definitivamente il mio corpo tra il suo e il tavolo. Il suo viso si muove sempre più vicino al mio e per evitare uno scontro tra labbra, anche se sarebbe molto gradito, inarco la schiena e mi stendo leggermente sul tavolo.
-Hai paura-
Non suonava come una domanda, tutt'altro, quindi mi limito a ribattere prontamente:-Nei tuoi sogni. Nessuno mi fa paura, nemmeno te. Mi fai solo ribrezzo-pronuncio l'ultima parola con tutto il veleno che ho in corpo e accorgendomi che ha abbassato la guardia, sconcertato dalla mia dichiarazione, alzo il ginocchio e centro il punto debole dei maschi. Forte. Con tutta la rabbia repressa. Lui si piega in due e un lontano senso di colpa fa capolino nella mia coscienza. Senza soccorrerlo prendo il pacco e mi rifugio in camera. Una volta al sicuro, mi lancio in una piccola risatina isterica. Che soddisfazione averla vinta su di lui! Anche se... i modi che ho usato non sono poi tanto belli... Scuoto la testa con veemenza e mi ripeto di non aver fatto nulla di male. Lo ripeto per una decina di volte, ma niente... Non mi convinco, anzi il pentimento diventa sempre più acuto. In fine, mi alzo dal letto e sbircio dalla porta. E vedo...

***

Ehii! Da quanto tempo! Beh...non molto solo sei giorni scarsi...
Quindi... come la volta scorsa vi chiedo in ginocchio di non fare i timidi e farmi ascoltare le vostre opinioni. Votate e commentate, recensite (ma scusate dove si recensiscono le storie? Perché ho letto molte volte la richiesta delle autrici di recensire, ma non ho mai capito dove si fa... Perciò se mi date una risposta vi vorrei tanto bene :D) e magari seguitemi. Ahah, ovviamente non è un obbligo. :)
Bye, bye.
Alessia

Un sogno a occhi apertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora