CAPITOLO 51

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Poi corro. Corro verso quella visione celestiale, assaporando il dolce sapore della vittoria e della libertà.

Corro verso la mia nuova vita.

Con un sorriso sulle labbra e il cuore palpitante e traboccante di sentimenti caldi e avvolgenti.

Pronta a schiudermi.

Pronta a volare con le mie ali ancora fragili, ma capaci di sopportare il mio peso.

Sono finalmente pronta a vivere la mia vita fino in fondo.

Un suono indistinto mi giunge alle orecchie, ma non me ne curo, preferendo lanciarmi nelle calde braccia del mio unico grande amore.

"Sean" mormoro, stringendolo forte, non riuscendo a capacitarmi della sua reale presenza.

E non è l'aria quella che mi avvolge dolcemente, bensì le possenti e familiari braccia di Sean.

"Skye" Soffia lui, stringendomi convulsamente. "Oh mio dio, Skye"

"Sean. Sean. Io- io- mi dispiace" Balbetto, confusa, non sapendo cosa dire prima, le lacrime che scendono copiose sulle mie guance.

"Shh" Bisbiglia lui, poggiandomi un dito sulle mie labbra socchiuse. "Non ora."

Annuisco, incapace di fare altro che non sia perdermi nei suoi occhi dal colore della pece.

Quegli occhi, sempre stretti in una fessura per l'irritazione o il nervosismo, ora sono offuscati dalle lacrime.

Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra, comprendendo sino in fondo i sentimenti di Sean nei miei confronti.

Abbiamo solo sedici e diciassette anni, eppure ci amiamo così tanto.

Fanculo ai cinici che credono non esista l'amore a questa tenera età.
Fanculo a quelli che non capiscono cosa voglia veramente dire amare totalmente una persona.
Fanculo a quelli che pensano che la frase 'farei tutto per lui' sia solo una sciocca dimostrazione d'affetto e, sopratutto, falsa.
E, infine, un grande vaffanculo a tutti quelli che non vedono l'amore negli splendidi occhi di Sean.

Comincio a piangere più forte, sentendo venire meno le forze. Ma ora so che posso affidarmi a lui.
So che quando ne avrò bisogno, lui ci sarà sempre, pronto a sorreggermi e sostenermi.

So che il nostro amore è più forte di qualsiasi problema possa esserci.

So che il nostro amore potrà superare qualunque difficoltà, uscendone ancora più forte e profondo.

Quasi senza accorgermene, inizio ad accarezzargli i capelli, ormai completamente estraniata dal resto del mondo.
È come se niente e nessuno potesse rompere la salda barriera venutasi a creare attorno a noi.

"Bambolina" Ripete in trance, anche lui incredulo di avermi con sé.

"Oh si, Sean. Sono qui. Con te. E non ci sarà più nessuno a separarci." Scandisco lentamente, tracciando con la punta dell'indice i tratti del suo volto.

"Nessuno"

"Mai più" Continuo, sfiorandogli il labbro superiore.

"Mai più" Ripete, gli occhi fissi nei miei, privo delle sue solite barriere emotive.

Forse per la prima volta, siamo entrambi completamente esposti e in balia dell'altro.
Ci siamo abbandonati alle furiose correnti del nostro amore.
Ma non affoghiamo.
Non affoghiamo perché siamo pronti ad aiutarci l'un l'altro.

Un leggero dolore mi riscuote dai miei pensieri decisamente sdolcinati e mi accorgo che Sean, approfittandosi della mia distrazione, ha mordicchiato il mio dito, facendo ricomparire il solito ghigno sexy.

Ridacchio, estremamente contenta di rivederlo. È stata una delle prime cose che ho scoperto di lui, e anche una delle più affascinanti.

"Je t'aime" Dice, facendola suonare come una dolce melodia.

Non rispondo, preferendo dimostrare coi fatti il mio smisurato affetto nei suoi confronti.

Allaccio le mani attorno al suo collo e lo bacio. Dolcemente. Lentamente. Profondamente.

Questo momento idilliaco viene interrotto da due voci familiari, che mi chiamano, chiaramente divertite.

Seppur malvolentieri, mi stacco da Sean e volgo il mio sguardo alle due persone dietro di lui che mi guardano affettuosamente.

Sento il viso andare a fuoco, riconoscendo i miei due adorati nonni.

Ma non mi trattengo dal gridare gioiosamente i loro nomi e dal buttarmi nelle loro braccia, ancora in lacrime.

"Bambina mia" Mormora la voce roca di mia nonna, accarezzandomi dolcemente la testa, come faceva quando ero piccolina.

"Nonna. Quanto mi sei mancata. E anche tu, nonno. Vi voglio bene"

"Anche noi, Skye. Anche noi" Ribattono prontamente entrambi, strappandomi un sorriso radioso.

Penso che questo sarà uno tra i miei migliori ricordi che custodirò una volta cresciuta.

Ho affrontato i miei demoni. E ora posso vivere con il mio amore, e i miei nonni.

Mi rattristo al pensiero di Eli, ma mi sforzo di accantonarlo, non volendo rovinare il momento.

"Avete già conosciuto Sean?" Domando, in italiano, dato che i miei non capiscono bene l'inglese.

"Certo, tesoro. È un caro ragazzo, tienitelo bene stretto." Sussurra la nonna, rendendomi immensamente felice.

L'approvazione dei miei nonni è una cosa a cui ho sempre tenuto e a cui sempre terrò. E sapere di poter contare sul loro appoggio, mi riscalda il cuore.

Poi, però, mi guardo attorno stranita, notando l'assenza dei protagonisti dei miei incubi.

"Ma... Gli altri?" Chiedo, cauta.

"È tutto sistemato, Skye. Ci abbiamo pensato noi tre. Abbiamo registrato tutta la conversazione e fatto anche un video di quanto accaduto qui dentro. Sono finiti dritti dritti alla polizia. Ora sarà la giustizia a decidere la loro sorte. Tu dovrai solo fare qualche testimonianza, ma nel giro di qualche mese sarà tutto finito." Mi rassicura lei, togliendomi un enorme peso dalle spalle.

So che le sue ultime parole sono in parte false, ma apprezzo il suo sforzo per non farmi preoccupare più di tanto. E preferisco credere che tra qualche mese potrò non vedere più le loro facce, piuttosto che pensare al peggio.

"Grazie. Davvero. Non so come avrei fatto senza di voi" Parlo sinceramente grata a quei miei tre salvatori, traducendo in inglese anche per Sean, vicino a me.

"Ringrazia te stessa, amore. È solo grazie alla tua forza interiore e al tuo coraggio che tutto è andato per il meglio. Io e tua nonna siamo orgogliosi di te." Mi dice, con gli occhi lucidi e la voce rotta.

E per l'ennesima volta, scoppio a piangere, incapace di contenere le mie emozioni.
Mi accoccolo a Sean, biascicando uno stanco "andiamo a casa".

"Vieni, starete per qualche giorno a casa nostra, giusto per decidere cosa fare dopo. Dobbiamo discutere seriamente del tuo futuro Skye. Ma non ora. Hai bisogno di riposare."

"Va bene, nonno. Grazie." Dico, sbadigliando sonoramente e strappando una risata a Sean.

"Zitto tu. Piuttosto fai il gentiluomo e prendimi in braccio."

"Subito, madame"

***

Scusate la mia intromissione! Volevo solo fare gli auguri a @dreams-love200.
Le ho voluto fare un piccolo regalino di compleanno da parte mia.
Comunque, la storia non è ancora finita perché vorrei evitare un finale aperto.
E, per ultima cosa, scusate se non rispondo ai vostri commenti, ma vi ringrazio tutti.
Un bacione,
Ale :)

Un sogno a occhi apertiWhere stories live. Discover now