Capitolo 32

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Dylan Pov
Qui, stranamente da come avevo pensato, stava andando tutto bene.
Rivedere tutti gli amici alla fine non aveva fatto così tanto male. Però il vero problema è che mi mancava Haley.
L'avevo vista alla finale del concorso ed era stata perfetta.
Vederla vincere quel titolo era stata una grandissima soddisfazione, il problema però era che accanto a lei c'era un'altra persona.
La prima volta che l'avevo vista vincere un titolo accanto a lei c'ero io, stavolta, che era più importante, io non c'ero. Non amavo la danza questo è vero, però era riuscita a piacermi grazie a lei, grazie a lei ero riuscito a farmi piacere tante cose.
Alla fine avevo parlato a Sam di lei, ma però non ero sceso nei dettagli. Gli avevo detto che mi ero davvero innamorato di lei ma che ho fatto dei casini, non le ho detto di più.
Però ero riuscito anche a farle dire qualcosina su quello che provava per me, ma non più di tanto.
Mentre ero in giro mi squillò il telefono, Alexis.
"Allora ti fai sentire brutta stronzetta eh?"
"È sempre un piacere sentirti deficiente."
"Che succede?"
"Hai intenzione di tornare in California?"
"Sì, torno per l'estate perché?"
"Ci vieni a vedere la mia consegna del diploma?"
"Sì. Se vuoi si. Quando è?"
"Fra tre giorni."
"Cazzo farmelo sapere prima no eh?"
"Mi dispiace ma ero talmente impegnata per il ballo e non ci ho pensato."
"Vi siete divertite al ballo senza di me?"
"Semmai divertiti.. Haley non c'era."
"Oh.. Perché?"
"Aveva la finale del concorso e non voleva venire da sola, però credo che abbiano fatto qualcosa li a New York.. Comunque per prendere il diploma c'è."
"Va bene, verrò a prenderti in giro quel giorno." dissi sorridendo.
"Ah ah ah non sei simpatico."
"Dai va bene Al, parto presto e poi ti vengo a trovare prima del diploma se ce la faccio."
"Bravo Dylan." e con questo attaccò.
Stavolta però Sam sarebbe venuta con me. Dovevo dirglielo.
Andai a casa di Brandon e mi venne ad aprire lei "Andiamo bella, prepara le valigie, si va a Los Angeles!"
Lei mi guardò e disse "Davvero?"
"Sì, però muoviti a preparare le valigie. Partiamo stasera."
Lei mi abbracciò e disse "Grazie Dylan, grazie!" Poi entrò in casa e andò a preparare le valigie.
"Perché la porti via?"
"Perché decido io cosa deve fare!"
"E quindi? Quando tornate?"
"Non lo so. Quando torniamo torniamo Brandon! Non rompere!" Lui alzò le mani in segno di difesa e ci lasciò andare via quando Sam fu pronta.
Salutai mia madre e la mia sorellastra e partimmo per Los Angeles.
Ero un po preoccupato, ma allo stesso tempo felice perché forse, almeno per qualche ora, avrei potuto rivederla.
Arrivammo a Los Angeles in mattinata e la portai nel mio appartamento.
"Benvenuta a casa mia."
"Bella casa. Non ti vergogni Campbell? Potevi dirmelo che eri ricco eh!"
"Sisi va bene." la feci sistemare e la portai dai miei amici di qui.
"Dylan!" Disse Alexis buttandosi addosso a me.
"Cazzo ma quanto pesi? Ma sei pazza? Mi distruggi così!"
Lei sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia.
"Ehm lei è Sam, una vecchia amica, Sam lei è Alexis, la stupida." Alexis mi guardò male e si strinsero la mano.
"Come va la vita al college?"
"Alla grande."
"E lei? L'hai.. L'hai vista?"
"Sì, l'ho vista prima di venire qui."
"E ti parla mai di me?"
"All'inizio tantissimo, ma ora no, però ci soffre veramente tanto. Quando viene qui dovresti parlarle."
"Ci proverò." ma sapevo che non l'avrei mai fatto.

Haley Pov
Lasciare New York era stato un po strano, mi piaceva stare qui ma era il momento di tornare a casa.
Andammo con la macchina di Chase perché io a casa avevo la mia macchina e così io e Tom saremmo potuti andare con quella mentre Chase e Steph con quella di Chase.
Ora loro facevano più o meno coppia fissa da quando il demente di mio fratello l'aveva ferita e sembrava che stessero molto bene insieme.
"Chase alla prossima gira a destra, la casa bianca è la mia."
"Certo capo." Risi e scossi la testa.
Chase fece ciò che gli avevo detto e disse "Semmai dovevi dire il villone bianco è casa mia."
"Non rompere, anche tu hai una casa gigantesca!"
"Mai quanto questa tesoro."
"Ah, prima rompi a me perché i miei sono ricchi poi guardo casa tua e devo stare zitto?" Disse Tom guardando la casa.
"Per me è anche troppo grande guarda!"
Chase parcheggiò nel vialetto e lui e Tom presero le valigie mentre io e Steph andammo alla porta per suonare, dato che non avevo più le chiavi.
"Amore mio bellissimo! Finalmente sei tornata!"
"Ciao mamma, mi sei mancata tanto anche tu. Lei è Stephenie la mia coinquilina."
"Ciao cara, è un piacere conoscerti, Haley mi ha parlato molto di te."
Steph le sorrise ed entrammo in casa e andai ad abbracciare mio padre che era lì ad aspettarmi in piedi.
Dato che era ora di cena ci riunimmo al tavolino e dopo cena feci le presentazioni.
"Allora, lei la conoscete già, lui è Chase, il ragazzo di Stephenie e lui è Tom, il ragazzo di cui vi ho parlato tante volte."
"È un piacere conoscervi signori Mason."
"Vi prego chiamateci pure Melissa e John."
Ero felice che i miei avessero accolto bene i miei amici, soprattutto Tom, per me era davvero importante.
Andammo a dormire presto perché domani sarei dovuta andare a scuola per prendere la toga per la cerimonia e poi volevo andare alla scuola di danza, mi mancava Abby, e mi mancava la mia piccola sorellina acquisita.
La mattina dopo mi svegliai presto e per non svegliare Tom gli spostai il braccio dal mio corpo e andai a fare la doccia.
Poi mi vestii con dei jeans strappati e una maglia a maniche corte nera, ma sotto misi dei pantaloncini corti e una maglia per ballare, in caso mi facessero ballare ero pronta.
Misi il titolo e le altre cose che avevo vinto al concorso dentro una busta e lasciai un biglietto a Tom per dirgli dov'ero e poi aprii il garage e vidi la mia bella Ferrari rossa che avevo lasciato qui.
Salii in macchina felicissima e andai a scuola.
Dopo aver passato un'ora a scuola andai a prendere il vestito per la cerimonia e poi verso le 11 mi chiamò Tom.
"Amore dove sei?"
"Amore stavo andando alla scuola di danza, vuoi venire anche tu?"
"È uguale."
"Tra 10 minuti fatti trovare sul vialetto, sto arrivando."
"Va bene." Attaccai e 10 minuti ero davanti a casa mia e lui era lì in piedi in tutta la sua bellezza ad aspettarmi.
"Non ci credo, e questa?"
"Me l'hanno regalata i miei per i 18 anni."
"Facevi la bella vita e non me lo hai detto?"
"Stai zitto, che tu sei messo come me."
"Comunque buongiorno eh." Disse baciandomi.
"Buongiorno."
Misi in moto e dopo poco tempo parcheggiai alla scuola.
"Non so quanto tempo ci metterò." dissi prima di entrare.
"Stai tranquilla piccola, stai tutto il tempo che vuoi, semmai io vado a fumare se mi annoio." gli sorrisi e entrammo dentro, non c'era nessuno.
Andai a vedere nello studio A e sentii subito l'urlo di Abby.
Aprii la porta senza bussare e mi misi nell'angolino senza farmi notare.
"Alza la testa e cerca di sorridere! Stiamo preparando un pezzo di danza non un funerale!"
"Andiamo Devis su, alza quella testolina!"
Abby fermò la musica e quando mi vide si emozionò e si mise le mani sulla bocca.
"Haleyy!" Disse Maddie venendo verso di me e io la presi in collo.
"Quanto mi sei mancata sorellina."
"Anche tu sorellona." Disse singhiozzando.
"Haley tesoro che ci fai qui?"
"Sono qui per tutta l'estate e poi ero venuta a portarti una cosina." misi giù Maddie e tirai fuori dalla busta il titolo.
"Tesoro ma lo so già che hai vinto."
"Leggi."
Mi avevano chiesto se volevo dedicare il titolo a qualcuno e senza pensarci due volte li feci scrivere il nome di Abby e della scuola, dovevo dare tutto il mio merito a lei e basta.
Abby si mise a piangere e mi abbracciò "Grazie Haley, grazie davvero."
"Questo va messo all'entrata eh." dissi ridendo.
"È una cosa ovvia. Senti poi dopo, quando hai tempo, vorrei chiederti una cosa in privato se è possibile."
"Sì, certo, nessun problema."
Mi sorrise e dopo un po di tempo feci entrare Tom e glielo presentai.
So che ero un po stronza ma feci la stessa cosa con Dylan, prima di tutti gli altri volevo che la prima a conoscere i miei ragazzi fosse Abby, non so il motivo ma con lei ci sono praticamente cresciuta ed è come se avessi bisogno anche della sua approvazione, e anche per Tom l'ho avuta.
Ormai le prove erano finite e Abby approfittò di Tom che stava con le ragazze per parlarmi in privato.
Non avevo idea di cosa mi dovesse dire, ma forse poteva riguardare il fatto di essere sostituita.
Andammo nel suo piccolo ufficio e mi misi seduta su una delle sedie davanti alla scrivania.
"Che succede?"
"Haley volevo chiederti una cosa.. Non voglio approfittarmi del tuo ritorno, che sia chiaro, però vorrei sapere se ti piacerebbe lavorare al mio fianco per un po. Le ragazze ti adorano e io so che sei la migliore insegnante che mi potrebbe mai capitare e vorrei che tu lavorassi al mio fianco."
"Io? Abby questa è una delle scuole più famose della California, sei sicura che io sia pronta? E poi come faccio a lavorare con quella ragazza nuova? Non li piaccio, l'ho visto e.."
"Haley questa è e sarà sempre la tua squadra, non me ne importa se ti odia. L'insegnante sei tu e comandi tu, se ti fa problemi non la fai ballare!"
Infondo aveva ragione, questa era la mia squadra, ho sempre sognato di poter lavorare al fianco di Abby e ora che ne ho l'occasione ci sto pure pensando?
"Va bene. Voglio lavorare con te." dissi sorridendo.
"Bene. Gli orari li sai, alle gare se vuoi puoi venire, sennò no. Ho visto che in questi mesi sono abbastanza vicine le città, sono al massimo due ore di viaggio e se non vuoi venire va bene lo stesso."
"No se voglio lavorare con te verrò anche alle gare."
"Ah un'altra cosa.. Io starò via qualche settimana. Ti farò sapere delle gare e quando starò via farai tu la piramide e assegnerai tu gli assoli. Allora, siamo d'accordo?" Disse alzando la mano.
"Sì." le strinsi la mano e lei disse "Allora andiamo a dare la notizia?"
Annuii e tornammo nello studio.
"Ragazze devo fare un annuncio. Da ora in poi Haley sarà la vostra nuova insegnante insieme a me, siete felici?"
Le ragazze urlarono e mi abbracciarono.
Io e Abby decidemmo che avrei iniziato lunedì mattina, così da potermi concentrare sulla cerimonia.
Quando stavo girando nel vialetto dissi "Mi dispiace Tom, ci tenevo a questo lavoro e.."
"Haley capisco quanto significhi per te e sai che farei la stessa cosa per il football se me lo chiedessero quindi non farti problemi."
"Ma dovevamo passare l'estate insieme."
"E lo faremo. Non mi interessa vedere la città, andare in giro per Los Angeles e cazzate varie. Quando ho accettato di venire qui sapevo che saresti voluta tornare in quella scuola, e non mi sono fatto problemi. Non mi importa se non passiamo insieme 24 ore su 24, mi basterebbe vederti anche solo per un minuto al giorno perché so che quel singolo minuto sarò solo dedicato a noi."
Amo da morire questo ragazzo, mi fa sempre felice ed è dolcissimo.
"Haley, ho detto qualcosa di sbagliato?" Disse mettendosi davanti a me e prendendo le mie mani.
"No, al contrario. È che ti amo tantissimo, e queste parole che mi dici ogni giorno mi fanno capire che non esisterebbe niente se non ci fossi tu accanto a me. Ti amo veramente tanto Tom."
"Oddio pensavo di aver sbagliato qualcosa."
"No, non hai sbagliato nulla Tom. Ti amo."
"Anche io piccola." Disse baciandomi.
Quando ci staccammo entrammo in casa e vidi mio fratello.
"Ecco la mia Miss preferita."
"Carter!" Dissi abbracciandolo.
Io potevo litigare con tutto il mondo ma se si trattava di lui non riuscivo a non parlargli, era essenziale per me.
"Congratulazioni tesoro!" Dissero i miei con Steph e Chase dietro di loro.
"Di che cosa?"
"Hai accettato il lavoro di Abby! Congratulazioni tesoro è quello che volevi finalmente!"
Aspetta, ma loro come facevano a saperlo?
"Ma come fate?"
"Abby ce lo aveva chiesto un po di tempo fa e quando sei andata via ci ha chiamato e ce lo ha detto. Siamo così felici per te tesoro!"
"Grazie mamma e papà." dissi abbracciandoli.
Quando i miei se ne andarono Carter disse "Ragazzi che facciamo stasera? La signorina qui domani si diploma, vuoi fare qualcosa di speciale?"
"Non lo so, avete delle idee?"
"Possiamo andare in un locale a divertirci un po."
"Sì, dai."
"Facciamo una serata fra coppie no?" Disse mio fratello.
"Ma se sei single Carter, che dici?"
"Ehm non proprio.."
"Amore scusa il ritardo!"
Disse una biondina attaccandosi a mio fratello.
"Rachel lei è mia sorella Haley, Haley lei è la mia ragazza."
Rimasi impietrita, perché non mi aveva detto niente di questa ragazza?
Carter continuò le presentazioni e vidi che Steph stava male.
"Steph andiamo un attimo di sopra." lei annuì e quando arrivammo in camera mia si mise a piangere.
La ascoltai per ore e poi le dissi "Steph, mio fratello è un coglione deficiente e quella è solo una brutta zoccola! Vieni ho un'idea." dissi aprendo la cabina armadio e prendendo un vestito nero con un bello scollo sul davanti.
"Metti questo."
"Per cosa?"
"Fagli vedere chi è la vera Steph! Fallo incazzare talmente tanto da farli vedere cosa sei capace di fare!"
"E Chase?"
"Ci penso io."
"Grazie Haley." ci abbracciammo e poi ci vestimmo.
Per andare via facemmo due macchine, i ragazzi andarono con Carter e nell'altra macchina io, Steph, e Rachel.
Io e Steph ci eravamo messe d'accordo sulle domande da farle e per parlare un po di Carter.
"Allora Rachel, da quant'è che stai con mio fratello?"
"Da una settimana più o meno."
"E come vi siete conosciuti se posso saperlo?"
"Ci siamo conosciuti in un locale.. E tu con quel bel ragazzo? State insieme da tanto?"
"Sì, da parecchi mesi ormai."
"Peccato." Disse a bassa voce, ma sia io che Steph la sentimmo benissimo.
Arrivammo al locale e Steph fece quello di cui avevamo parlato e Carter, come avevo previsto, si incazzò e se ne fregò di Rachel, che invece ci provò spudoratamente con Tom.
Tornammo a casa tardi e andammo subito a dormire, almeno è quello che facemmo io e Tom dopo aver chiarito.
"Lei non mi interessa, mi interessi solo tu Haley. È lei che ci ha provato con me e io l'ho respinta."
"Tu che respingi una ragazza?"
"Esatto. Perché io voglio solo te!" Disse baciandomi e buttandomi sul letto.
"Piano scemo, non siamo da soli in casa!"
"Quindi?"
"Dai su da domani non c'è nessuno."
"Hai bevuto piccola?"
"Abbastanza." dissi ridendo.
"Allora è meglio evitare." mi baciò e disse "Buonanotte."
"Notte." dissi girandomi da un lato e mi addormentai abbracciata a lui.

Sei il mio errore più belloWhere stories live. Discover now