Capitolo 29

1.4K 56 1
                                    

Haley Pov
Se avevo passato tutta la giornata in ansia dire che stavo bene adesso era una pura stronzata.
Sono stata un'ora in macchina a togliermi lo smalto dalle unghie perché avevo veramente paura.
Tom girò in una stradina e suonò il campanello che c'era sul muretto accanto al cancello "Sì?"
"Ciao Carl."
"Bentornato Tom" e li aprì il cancello.
Appena entrammo vidi una villa grandissima, mi sembrava di essere tornata a casa mia.
"Tom ti sei scordato di dirmi qualcosa?"
"I miei sono ricchi, non lo sono io!" Disse parcheggiando e alzando le mani per difendersi.
Tom aprì la porta e mi portò nella sala.
"Benvenuta a casa mia! Vieni cerchiamo i miei." Disse prendendomi per mano e portandomi in giardino dove c'era una piscina e un piccolo gazebo dove c'erano i suoi genitori seduti.
Cazzo come sembrava la vita che facevo prima di New York!
"Che hai piccola?"
"Mi sembra di essere a casa mia."
"Perché?"
"Quando verrai con me in California lo vedrai." Gli strinsi la mano e ci avvicinammo ai suoi genitori.
"Mamma, papà, sono arrivato."
Sua madre si alzò dalla sedia e disse "Oh tesoro finalmente sei tornato!"
"Bentornato a casa figliolo." dissero abbracciandolo.
"Allora ragazzi vi presento Haley, la mia fidanzata."
Sua madre si tolse gli occhiali da sole, cavolo sembrava veramente giovane.
"È un piacere conoscerti cara, Tom ci ha parlato tanto di te."
"Tom è più bella di come ce l'hai descritta."
Io arrossii e dopo poco tornammo in casa per mangiare.
"Allora Haley, Tom ci ha detto che balli e ti abbiamo pure visto in televisione. Complimenti sei veramente brava."
"La ringrazio tanto signora Ryder."
"Oh ti prego chiamami pure Martha."
Le sorrisi e mangiammo.
"Allora Haley, i tuoi genitori cosa fanno? Vivono a New York?"
"No, loro vivono in California. Possiedono un'azienda di abbigliamento e di design insieme ai genitori di una mia amica."
"E tu sei come nostro figlio che ha preferito il football invece dell'azienda di famiglia?"
"Possiamo dire di si. Io non ero di sicuro portata a lavorare nell'azienda e per ora ci sta lavorando mio fratello, ma mi hanno lasciato la scelta per quello che volevo fare, anche se la danza a loro non piace molto."
"Ma di sicuro saranno molto fieri di te no?"
"Sisi, su quello non c'è dubbio ma so che avrebbero preferito che lavorassi con loro."
"Beh, anche noi volevamo che Tom lavorasse con noi ma non lo ha voluto fare."
"Se posso chiedere, di cosa vi occupate?"
"Abbiamo un'azienda di giornalistica di moda.. Ora che ci penso, perché non sfili per noi con i vestiti che fanno i tuoi genitori?"
"Ehm io non so se sono molto adatta a sfilare."
"Basterebbero anche solo delle foto.. Tom non lo ha mai fatto per noi."
"Già, perché apparire su una rivista non era il mio scopo nella vita."
Continuammo a parlare per ore e verso sera tornammo in hotel e promisi ai suoi genitori che avrei pensato alla loro offerta di sfilare o di farmi fotografare per la loro rivista.
Mia madre sarebbe felicissima di sicuro.

Qualche settimana dopo...
Le settimane ormai erano passate.
Per il concorso ero passate alle semifinali ed ero tornata a Miami per fare le semifinali.
Avevo parlato ai miei della proposta dei genitori di Tom e loro avevano accettato subito e per farli felici avevo acconsentito a fare un servizio fotografico a patto che anche Steph lo facesse con me.
Finire su una rivista era il suo più grande sogno quindi lo avevo fatto anche un pò per lei.
Ci facemmo fotografare con i vestiti di mia madre e la sera alle 9 mi ritrovai nel retro del palco ed avevo paura.
Mi avevano chiesto di ballare un pezzo di lyrical molto triste e dato che lo avevo già fatto decisi di ballare di nuovo sulle note di Skyfall.
"Haley tocca a te."
Annuii e salii sul palco per la terza e forse, se ballavo male, ultima volta.
"Eccola! Sei pronta per stasera?"
"Sì."
"Allora, abbiamo chiesto a tutte voi ballerine un tipo di ballo, a te abbiamo chiesto un pezzo di lyrical, cosa ci balli?"
"Skyfall di Adele."
"E per quale motivo hai scelto questa canzone?"
"Spero che quando finirò il pezzo lo abbiate capito." dissi sorridendo.
"Va bene. Il palco è tuo."
Feci lo stesso identico pezzo che avevo ballato la domenica prima di tornare in ospedale da Carter.
Quando finii vidi che erano tutti in piedi e sembravano che stessero per piangere.
"Di sicuro ho capito che c'era tanta tristezza in questo pezzo, ma di sicuro tu avevi già ballato questo pezzo e dato che non vorrei dire cavolate vorrei sapere il motivo della tua scelta."
"Ho ballato questa canzone quando sono tornata sul palco."
"Avevi smesso di ballare?"
"Sì. Avevo smesso per due anni. Quando sono tornata nella mia scuola Abby mi ha chiesto di ballare un pezzo per mio fratello, che purtroppo in quel momento non era con me, e non c'è stato per molto tempo. Quando sono salita sul palco con questo pezzo la mia intenzione era di rivolgermi a lui. Questo pezzo parla della fine, io ci sono andata vicina, ma lui ci è andato molto più di me e ho pensato che così sarei stata più vicina a lui." Cazzo mi ero ripromessa di non piangere, ma parlare di lui mi ha fatto pensare che se non fosse per lui io non sarei nemmeno qui oggi e farò di tutto per non perderlo.
"Che era un pezzo a cui tenevi si vedeva tantissimo e ci hai fatto veramente emozionare.. Ma lui c'era alle audizioni no?"
"Sì, c'era."
"Sono sicura che adesso lui ti sta guardando da Los Angeles, se ovviamente non è qui, ed è molto fiero di te."
"Lo spero tanto."
"Haley, sappiamo che per te è stato doloroso ballarlo la prima volta, ma tu oggi ci hai veramente fatto emozionare e hai fatto emozionare di sicuro anche lui. Sei stata stupenda tesoro."
Ringraziai e uscì dal palco e andai verso Tom continuando a piangere. Non so perché lo facevo, ma sentivo che dovevo farlo.
"Piccola sei stata bravissima, tranquilla ci sono io"
Mi riuscii a calmare solo dopo aver parlato con mio fratello e giusto in tempo per salire sul palco.
"E l'ultimo posto in finale è per..
HALEY MASON!"
Mi rimisi a piangere di nuovo e abbracciai l'altra finalista.
La volta dopo sarebbe stato un testa a testa ed ero pronta ad affrontare la sfida.
Quando tornammo a New York iniziai a preparare gli scatoloni.
Eh si, finalmente il padre di Steph aveva acconsentito a farci vivere da sole. Certo, ci erano volute parecchie settimane, lui e i miei genitori avranno parlato per giorni ma alla fine siamo arrivati alla conclusione che ci divideremo ogni mese l'affitto, il cibo e le altre cose essenziali e che io pagherò la luce e l'acqua mentre Steph pagherà il gas e i vari abbonamenti per le televisioni e poi i nostri genitori ci manderanno dei soldi extra per i vestiti e le altre cose.
Eravamo appena arrivate nel nostro nuovo appartamento e Chase e Tom ci stavano aiutando portando gli scatoloni e tutte le cose pesanti.
Questo appartamento non era tanto grande, ma per due persone andava più che bene. Aveva due camere da letto abbastanza grandi, una cucina, una piccola sala e due bagni, avevamo una vista di New York pazzesca e, come d'accordo, era vicino al campus. Steph aveva già finito di mettere tutti gli scatoloni al loro posto e ora era in giro per comprare le cose per la nostra prima festa nella nuova casa, mentre io non avevo ancora finito con i vestiti perché il deficente doveva controllare i miei vestiti per stasera perché non voleva che mi vestissi troppo trasparente.
"Scusa a te cosa ti cambia? Hai frequentato ragazze che portavano vestiti così per tutta la vita!" Dissi tenendo in mano il vestito che avrei dovuto mettere stasera.
"Sì ma ora è diverso. Con questo vestito si vede troppo e dovresti essere felice che mi preoccupo per come ti vesti."
"Lo so Tom ma sei troppo esagerato così dai!"
"Dato che la tua coinquilina pazza ha invitato Dave tu questo non lo metti! Poi se ti vede tuo fratello con questo vestito ti dice la stessa cosa che ho detto io!"
"Carter ormai ci è abituato." dissi riprendendomi il vestito e sedendomi sul letto con il computer davanti a me.
"E io ci dovrei credere? E poi io non sono ancora abituato e hai 18 anni e vestita in giro così non puoi andarci."
Lo guardo negli occhi "Seriamente? Stai usando la scusa della mia età per il mio abbigliamento?"
"Esatto."
"Beh invece tu hai 21 anni e sei un coglione patentato!"
Vidi che Abby mi stava chiamando su Skype e Tom non fece in tempo a rispondermi che lo zittii.
"Ciao Abby."
"Ciao tesoro. Ti disturbo? Perché avrei bisogno di parlarti."
"Nessun disturbo. Dimmi pure.."
"Sai Haley ci sono cose che volevo tanto fare nella vita, e una di queste cose era trovare una persona a cui lasciare tutto quello che avevo.. Come sai non ho una figlia e ho sempre voluto che mia figlia ballasse uno dei miei grandi pezzi, ma purtroppo non ho una figlia e volevo chiederti se ti piacerebbe ballare il pezzo che ballavo io quando avevo la tua età."
Ero senza parole, lei non faceva mai ballare a nessuno i suoi pezzi "Abby ne sei sicura?"
"Sì. Ti conosco da tutta la vita Haley e vorrei che tu facessi questo per me. Non sono mai riuscita a vincere con questo pezzo, ho trovato solo un secondo posto e vorrei che tu ballassi questo pezzo."
Abby mi aveva appena proposto di fare l'unico pezzo che lei abbia mai amato ma con cui era riuscita solo ad avere un secondo posto per provare a vincere il mio titolo?
"Si, voglio ballare quel pezzo Abby."
"Grazie tesoro, mi fai tanto felice."
"Però non so la coreografia.. Non è che hai qualche vecchio video.."
"Sì, credo di si. Li cerco e te li mando okay? E sei liberissima di cambiare qualsiasi cosa tu voglia."
"Va bene. Grazie Abby, grazie davvero."
Bussarono alla porta principale e Tom andò ad aprire, doveva essere Carter.
"Allora io vado, in bocca al lupo per tutto." Mi mandò un bacio e chiusi la chat.
Mi alzai dal letto e quando Tom aprì la porta vidi Alexis.
"All!"
"Ciao Haley." sembrava un po distrutta.
"Stai bene Al?"
"Vi lascio un po da sole. Vado ad aiutare Steph." ringraziai Tom con lo sguardo e quando uscì ci mettemmo sul divano e dissi "Che succede Al?"
"Niente di importante.."
"Al sai che puoi dirmi tutto.."
"Fra due settimane c'è il ballo di fine anno del liceo prima del diploma. Non vorresti andarci Haley?"
"Sì vorrei andarci, ma con chi?"
Le alternative erano poche, Tom non sarebbe mai venuto con me a un ballo di fine anno e la persona che avrebbe potuto accompagnarmi è scomparso dalla mia vita.
"Haley ho parlato con i ragazzi. Potremmo andarci con loro.. Jack mi aveva invitato ad andarci e.."
"Ti ha invitata? Si è dichiarato?"
"Diciamo di si.."
"Senti Alexis non voglio offendere nessuno, ma sono stata un anno via dalla California, in quella scuola tutti sanno cosa è successo e il ballo di fine anno dovrebbe essere uno dei momenti più belli della vita di una ragazza e poi lo sai, anche se venissi a Los Angeles con te per il ballo lui non ci sarebbe. Tom non vorrà venire di sicuro e.."
"Fatti accompagnare da Shane."
"Alexis, Shane è colpevole di tutto come Dylan e lo sai! Non darò una possibilità a lui."
"Ma perché?!"
"Al ha scommesso su di me! Te lo ricordi vero?!"
"Sì, me lo ricordo però Dylan lo perdoneresti e lo sai."
"No! Al non ce la farei. Fa troppo male già venire per tutta l'estate là, non ce la farei ad affrontare anche il ballo." la vidi un po delusa "Ma tu puoi andarci Alexis!"
"Ne sei sicura?"
"Sì, mandami le foto e balla anche per me." Ridemmo e ci abbracciammo.
Alexis se ne andò poco dopo e io mi andai a cambiare.
Faceva male sapere che avrei perso il mio ballo del liceo, ma non ce l'avrei mai fatta.
"Sorellina cosa stai facendo?"
Mi girai subito appena sentii la sua voce "Carter." dissi abbracciandolo.
"Ci voleva proprio un bel pianto sul palco eh?"
"È colpa tua stupido. Mi fai sempre piangere." dissi facendo il muso.
"Sisi va bene vieni qui stupidina." Disse attirandomi a se abbracciandomi più forte.
"Va bene sorellina hai già avuto anche fin troppa carità da parte mia per oggi.. Steph c'è?"
Ecco, lo sapevo.
"Sì c'è, credo sia di là." dissi offesa.
"Scherzo Haley, tu sei sempre qui." Disse mostrando il cuore.
"Carter."
"Sì?"
"Non farla soffrire siamo intesi?"
"Tranquilla nanetta. Non farò cazzate."
Lo guardai bene negli occhi, sembrava sincero, ma conosco mio fratello e so che appena ne avrà le possibilità farà qualche cazzata come suo solito.
La festa andò bene, alla fine feci felice Tom evitando di mettermi quel vestito ma non servì a molto perché Dave ci provò lo stesso e Tom si incazzò come sempre. Ormai ci avevo fatto l'abitudine.
Dopo aver messo tutto a posto verso le 3 andammo a dormire perché avremmo avuto scuola la mattina.
Avrei voluto saltare ma non si poteva, sennò avremmo avuto troppe assenze e saremmo finiti nei guai con il padre di Steph.

Sei il mio errore più belloWhere stories live. Discover now