La piccola Victoria

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Ero talmente veloce che non riuscivo quasi più a vederli così arrivata sulla cupola che portava alla sala del trono mi fermai ad attenderli.

Li vidi in lontananza che le spade sguainate.

Vogliono uccidermi per caso?!

Mi raggiunsero ed io saltai nella sala del trono mentre Lucifero parlava coi consiglieri tenendo la sua fidata spada appoggiata al trono.

Andai in picchiata prendendola al volo e risalendo prima di toccare terra.

-Victoria!

Sbraitó mio padre ma io rimasi a guardare i demoni accerchiarmi.

-Fatevi sotto!

Mi misi in posizione di attacco.

-E questa ora come la uso..

Finsi di riflettere su come usarla quando tre di loro mi attaccarono.

Feci perno sul piede e saltai in aria facendoli scontrare e stramazzare a terra.

Altri cinque mi attaccarono ma io parai ogni loro colpo mettendoli ko con dei calci sotto lo sterno prendendo il nervo che li fece svenire.

Continuai così finché non rimase solo Astaroth.

-Hai paura per caso piccoletto?

Lo incitai sotto lo sguardo divertito di Lucifero e dei tre consiglieri affinancati ormai da mia madre che sembrava stesse per svenire.

-Ci andrò piano principessa

-O ma fammi il piacere! Impegnati al massimo. Non sarai una mezza calzetta?

Vidi i suoi occhi farsi neri e scattò su di me.

Mi spostai di lato evitando il colpo e lo presi per il colletto scaraventandolo contro il muro.
Riattaccò subito e stavolta con la spada ed io mi con centra i parando ogni suo colpo.

Poi riuscii a fargliela cadere così gli puntai la spada al cuore facendolo inginocchiare.

-Dai dillo! Dillo! Dillo!

-Sono....una....mezza calzetta.....

-E bravo Astaroth!

Mi allontanai sentendolo afferrare la spada e lanciarsi su di me, ma mi voltai e su ritrovò con la spada puntanta alla trachea e le sue braccia erano alzate per colpirmi in testa con la spada ma se avesse voluto colpirmi avrei impiegato meno tempo eio e lui sarebbe morto in pochi secondi.

La lasció andare e vidi Lucifero tenersi la pancia dalle risate.

Lasciai la spada pure io mentre lui sconfitto sbuffava.

Andai da mio padre e lo abbracciai guardando i fogli che aveva un mano.

-ma.....che schifo!

-Infatti non sei tu che deve amministrare l'esercito figliola!

-Si ma ma.....chi avete messo in prima linea! È uno scempio!

Gli presi il pennarello e scambia i le prime tre file con le centrali.

-Sai le mezzecalzette al centro permetterebbero ai più esperti di avere tempo per attaccarli dal lato.

-Ma ci sarebbero molti morti.

-No. Ti ricordo i demoni in volo sull'ala centrale padre.

-Ha ragione.

-Lucifero pure tu stai dalla sua parte?!

Lui annuì.

-Ma.....ma....

-Mi spiace padre.

L'Eterna Dannata Where stories live. Discover now