La piccola Victoria

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Alcuni anni prima

Seguii lentamente l'esercito che marciava ormai da ore verso gli inferi dopo una lunga e vittoriosa battaglia.
Li seguivo di nascosto dal folto bosco ai margini del sentiero che stavano percorrendo.

Erano guidati da mia madre, demone nobile ma troppo legata all'alta società a mio parere. Amava i vestiti, i trucchi, i gioielli, tutto ciò che io odiavo.

Era tutto troppo pomposo, a mio parere, ciò che indossava, addirittura in battaglia preferiva indossare un abito lungo a sirena.
Io avrei indossato una tuta attillata ed elastica per agevolare i movimenti ma in fondo lei non era una vera e propria combattente.

-Avanti muovetevi scansafatiche! Vi sembra il modo di tornare dopo una battaglia?! Per di più dopo una vittoria?!

-Ma mia signora siamo stremati....

-Come osi?!

Lo incenerì di colpo, facendo sì che quel demone bruciasse vivo tra le fiamme ardenti, urlando mentre il suo corpo si tramutava in cenere.

-Insomma madre!

-Victoria è ciò che meritano!

-Voi andate a loro ci penso io!

La donna sbuffó e se ne andò lanciando occhiatacce a tutto l'esercito per poi sparire in una nuvola nera e densa.

-Principessa Victoria.....

-Chiamatemi Victoria e basta per l'amor di d.....ah lasciamo stare!

Aprii il borsone che avevo con me e porsi ad ognuno di loro una sacca di sangue.
Trenta in tutto erano i soldati di quella pattuglia, e loro, come avvoltoi su una preda morta, divorarono le sacche in pochi secondi, mentre le loro ferite guarivano e riprendevano vigore e forza.

-Ed ora in marcia miei prodi!

Feci finta di essere mia madre che controllava l'esercito e tutti i soldati risero fingendosi poi terrorizzati.

-Che ne dite di arrivare alle porte volando?

Annuirono tutti così spalancarono le ali per poi salire di quota ed aspettarmi.

-Venite vi porto io....

-O non c'è bisogno Astaroth!

Aprii le mie ali nere con sfumature bianche verso le estremità. Grandi il doppio di me ed incredibilmente robuste a tal punto che avrei potuto usarle come scudo in battaglia, ma ero ancora piccola per questo. E poi sentire una donna a capo delle truppe inferiche.....

Mia madre riportava i soldati al castello e combatteva tra le file ma niente che fosse di un grado superiore ad un demone maschio, altrimenti lo sdegno del popolo sarebbe stato assai alto.

Una donna non può comandare un esercito!

Queste erano state le parole di mio padre assieme a quelle di Lucifero, re degli Inferi.

-Che ne dite di una gara? Chi arriverà per primo al castello.... Mi allenerá per una settimana!

-Su come comportarvi ad un ballo o a cosa indossare?! Non ci tengo nemmeno!

-A usare una spada idiota!

Gli diedi un pugno in testa e lui subito si coprì il punto dolorante.

-Cavoli avete una bella forza principessa. Ma non dovevate farlo. A chi prende prima Victoria!

Gli altri urlarono e mi guardarono come se fossi una sacca di sangue.

-Traditore!

Spiccai il volo in direzione del castello mentre tutti mi seguivano.

L'Eterna Dannata Where stories live. Discover now