CAPITOLO 13

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Scendo a tutta velocità giù per le strette e scomode scalette che mi portano in cantina. Devo vedere cosa c'è nel bauletto per Ian.

É tutto buio. Dopo aver finalmente trovato l'interruttore accendo la piccolissima lampadina che pende sul muro e qualcosa riesco a intravederla. C'è un grand disordine e un intenso odore di muffa mi arriva dritto al cervello.

Inizio a vagare, camminando tra i vari oggetti sparsi qua e là, guardandomi intorno alla ricerca di un bauletto. Ceste di vimini, bottiglie ricoperte di polvere, lampade ormai abitate da famiglie di ragni, un antico filatoio, dei barattoli vuoti e..un baule.

Mi avvicino con la speranza che nessun ragno voglia esplorare i miei piedi o le mie mani e lo afferro. Non è molto pesante ma è chiuso. Non riesco ad aprirlo. A differenza del resto delle cose in questa cantina, il baule è nuovo e pulito.

Salgo in casa e tento di aprirlo senza risultati. Non ho la chiave per il lucchetto e in nessun angolo di questa casa ne ho vista una. Il lucchetto è praticamente nuovissimo quindi impossibile da forzare. Dopo mezz'ora di tentativi mi arrendo e lo abbandono in un angolo del salotto. Poi mi affaccio alla finestra. Non so perchè faccia così male. Dopo tutto io sono andata via, lui è rimasto qui ed è normale che si sia fatto una vita.

Devo portare i documenti a Claus.

Busso violentemente alla porta e subito lui mi apre, come sempre senza maglietta.

-Ciao Claus.

-Biondina, Ian non c'è.

-Non sono qui per lui. Sono qui per te.

Il mio tono è abbastanza duro, non so perchè mi sto comprtando così.

Le sue labbra si curvano in un sorriso malizioso.

-Prego entra.

Mi fa accomodare nel salotto e poi sparisce in cucina.

Tiro un lungo sospiro e con un nodo in gola poggio i documenti sul tavolino. Claus rientra subito con due birre in mano e si blocca alla vista dei documenti compilati e firmati.

-Vedo che hai preso una decisione. - dice sedendosi al mio fianco.

Il suo profumo mi inebria. Afferro la birra e faccio un lungo sorso. Ne ho proprio bisogno.

-Sei stranamente silenziosa oggi.

La sua voce è calda, profonda. Lo guardo e i suoi occhi di ghiaccio arrivano a toccare la mia anima. Sono così belli e dannatamente sexy, lui è così bello e dannatamente sexy. Mi sta fissando mentre lentamente poggia la sua birra sul tavolino. Una scossa mi percorre la schiena e improvvisamente sento un irrefrenabile impulso di baciarlo. Ma non posso farlo. Non ora, perchè prima ancora di poter pensare di non poterlo fare, lui fionda le sue labbra sulle mie e io chiudo gli occhi. Un'esplosione di sensazioni invade il mio corpo, sento le sue mani sfilarmi la bottiglia di birra e poi poggiarsi sui miei fianchi. Mi attira a lui e sono catapultata tra mille sfumature di colori, emozioni e sensazioni. Mi sembra quasi di volare. Il suo lungo e passionale bacio mi fa viaggiare in luoghi inesplorati, quelli del desiderio ardente, della passione. Non sono innamorata di lui, certo che no, ma lo desidero così tanto. Lo spingo sul divano e mi sfilo la maglietta. Lui mi guarda con gli occhi pieni di desiderio. Mi bacia e dopo un pò siamo lì, ansimanti e stremati, chiusi in un caldo abbraccio, coi cuori che martellano nel petto.

-Sei ancora convinta della tua decisione? - mi chiede dolcemente accarezzandomi i capelli.

-Si Claus, è necessario che vada via da qui.

-È stato così terribile? - mi chiede scherzoso.

-È stato terribilmente bello, Claus.

Lo bacio, poi mi rivesto e vado via, lasciandogli i documenti ed un pezzo di me, della mia anima.

Maine love - #wattys2016 Where stories live. Discover now