I'm Here

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- e tu Katlyn Mccain vuoi tu prendere come legittimo sposo, il qui presente Justin bieber?- disse il prete.

Lo guardai. Sono pronta per passare per tutta la vita con lui?

-si, lo voglio- lo guardai e sorrisi.
Gli presi le mani e cercai senza staccare gli occhi da lui il suo anello. Abbassai lo sguardo e non lo trovai. Guardai le mie mani e notai che neanche il mio c'era. Guardai Justin e la sua espressione cambiò totalmente. Neutra.
-Justin- lo chiamai senza però ricevere risposta.
Avanzai di un passo ma mi ritrovai sempre alla stessa distanza. Alzai una mano verso il suo petto e la mia mano attraversò il suo corpo come se davanti a me ci fosse solo aria.
-justin-
Il tempo di asciugare le lacrime e non lo vidi più. Era scomparso. Era scomparso come stava scomparendo il prete, i fiori, le persone e infine la chiesa in se.
- Papà. Justin. Aiutoo!- urlai piangendo.
Poi sentì un forte dolore. Si, proprio sulla schiena. Si stava espandendo e faceva sempre più male. Cercai con le mani di toccarmi la parte dolorante. Sentì qualcosa di umido, quasi liquido. Riportai le mano davanti e vidi sangue. Tutte e due le mie mani erano sporche che sangue, del mio sangue.
Cercai di alzarmi e chiedere aiuto ma era come se nessuno potesse ascoltarmi.

-forza kate! Non mollare- disse una voce

-la prego dottore, mi dica che ce la farà- disse un'altra voce

-restate fuori dalla sala operatoria, poi vi informeremo-

-qualcuno mi aiuti, vi prego-

Sono seduta da un tempo infinito e ho paura. Si ho paura perché sono sola e confusa. Cosa è successo? Dove mi trovo? Dov'è mio padre? Dove sono tutti? Dov'è justin?

-hei piccola, ciao come va? Sai oggi sono andato a casa nostra e guarda un pò cos'ho trovato? Una foto di noi due da piccoli. Sai forse era destino che ci incontrassimo e io prima al destino non ci credevo neanche. Adesso che ci penso ne abbiamo passate tante insieme a partire dalla mia ex psicopatica... Ah a proposito di lei, non ti preoccupare non ti farà più del male, è in un posto molto lontano.-

-justin non è colpa tua okay? Sono qui non ti lascerò mai-

-È colpa mia- disse

-no!- risposi ma lui non mi sentì

-perché ti sei messa davanti! Volevo che prendesse me non te! Avrei preferito dare la mia di vita non la tua! Non posso perderti kate okay? Non posso stare in questo mondo senza di te. Chi guarderò dormire la mattina, sorridendo come uno scemo. Chi riempirò di baci. A chi scatterò una foto di nascosto... Già ho un sacco di foto di te. Ovviamente tu non lo sai ma mi servono per quando tu non ci sei e mi sto maledicendo per non averne fatte abbastanza.-

-sono qui, amore- volevo così tanto alzarmi ed abbracciarlo.

-Kate mi manchi. Mi manchi tu e la tua risata, la tua voce, i tuoi occhi che mi guardano come se fossi qualcosa di così prezioso, ma in realtà non sono così prezioso come pensi. Dovevo renderti felice ma guarda cos'ho fatto? Ho spento il tuo sorriso.-

-Justin no! No! Tu mi hai resa la persona più felice al mondo.. Ti prego ascoltami.. Sono qui, non ti lascio- urlai.

Sentì un forte dolore di nuovo alla schiena.

-Emergenza! Aiuto qualcuno mi aiuti!- questo fu l'ultima cosa che sentì prima di vedere il buio.

Aprì lentamente gli occhi, cercando di farli abituare alla luce. Cercai di alzarmi ma mi sentì troppo debole.
Mi guardai intorno e vidi fiori, fiori e fiori.
Sentì qualcuno muoversi di fianco a me e mi girai di scatto. Justin? Lo guardai meglio e notai che i capelli erano diventati più lunghi e che gli era cresciuta un pò di barba. Dormiva appoggiato sul lettino e con una mano teneva la mia.
Con l'altra mano, accarezzai la sua testa e lui si mosse.
Alzò leggermente la testa e spalancando gli occhi urlò il mio nome.

-Grazie a Dio sei sveglia!- disse abbracciandomi

-scusa- disse vedendo le mie condizioni.

- come stai? Come ti senti?- mi domandò

-mi sento debole- risposi con la gola secca

-aspetta .. Tieni bevi un pò d'acqua- disse passandomi una bottiglietta.

-vado a chiamare gli altri- si mosse verso la porta e sentì i suoi passi allontanarsi.

Sforzai un po' la mente per riacquistare memoria su ciò che era accaduto. Ci stavamo per sposare. Cassidy. Pistola.. E io all'ospedale! Adesso era tutto chiaro.

-Tesoro sei sveglia!- urlò mio padre dalla felicità

-ti voglio bene- disse infine

-anch'io papà! Mi sei mancato- dissi staccandomi dall'abbraccio.

-un mese e una settimana-

- di cosa?-

-sei stata in coma. A quanto pare il proiettile ti ha beccato un punto delicato- wow quattro settimane così, ecco spiegato i grossi cambiamenti sui loro visi.

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⏰ Last updated: Jun 29, 2016 ⏰

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