Mentre mi avviai verso l'ufficio del direttore mi arrivò una chiamata.
Trent.
*Chiamata*
k: pronto..
t: kate! dove sei finita!
k: calmati trent sono solo andata a fare una cosa.. tra un pò torno a casa
t: non puoi farmi prendere colpi di prima mattina
k: scusa
t: scherzavo..
k: si emh adesso vado ci vediamo dopo ciao
t: ciao..
*fine chiamata*
Riposi il telefono nello zaino e girai subito l'angolo per poi arrivare davanti a una porta.
Bussai tre volte ed entrai dopo aver sentito un "avanti"
Per essere un ufficio era molto grande e spaziosa. Alla mia destra c'era un divano, la libreria marrone costituito di libri e piccole esposizioni di teste storiche. Alla mia sinistra c'era un mobiletto con sopra una piccola televisione e infine davanti a me una scrivania di dimensione media con sopra un quadro, che sfortunatamente era girata, tanti fogli uno sopra l'altro e un computer da ufficio moderno.
-posso fare qualcosa per lei?- disse l'uomo che vedendomi in silenzio decise di iniziare.
-emh si. Ieri io e lei ci siamo scontrati. Si ricorda? Al bar. La birta. La camicia- Iniziai
-oh si certo- sorrise
Non mi ricordavo fosse così..così..così giovane. E il suo sorriso? non me lo ricordavo così bello.
"No kate torna alla realtà, cosa fai ci provi con il direttore? ti ricordo che sei fidanzata" disse il mio subconscio- ecco ieri le era caduto questo- gli porsi la lettera.
-oh grazie mille ecco dov'era..sa? era una lettera molto importante, potevo perderla. Grazie ancora- sorrise
-Non si preoccupi- allungai la mano per salutarlo
-grazie mille per qualsiasi cosa venga direttamente da me - la strinse.
-va bene arrivederci, buona giornata- uscì dall'ufficio e appoggiai il mio braccio al muro appoggiandoci poi la mia testa.
-ancora qui? mi perseguiti?- disse una voce da dietro di me. Qualcuno aveva cambiato umore.
-secondo me è il contrario -
-ti andrebbe..- esitò e ne uscì con un "niente"
-cosa?- chiesi curiosa
-niente- ripetè
-cosa?- insistette
-ho detto, niente- continuò
-si- decisi di adottare una strategia.
-si cosa?-
-quello che mi stavi per dire- affermai ovvia
-e cosa stavo per dire?-
-se non lo sai tu..-
Guardò verso il basso come se stesse pensando a qualcosa, anzi ci stava pensando.
Dopodiché alzò nuovamente lo sguardo incontrando i miei occhi speranzosi.
-andiamo-
-dove?-
-tu vieni- iniziò a incamminarsi
-ma dove?-
-vieni e basta-
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Forever
Fan FiktionSequel di ALONE. -TI ODIO! PERCHÈ L'HAI FATTO!NON CE LA FACCIO PIÙ! POTEVAMO COSTRUIRE QUALCOSA. TI AMAVO CON TUTTO IL CUORE. TI AMAVO. TI AMAVO. - potevamo sembrare matti, matti da legare ma era così bello, era come se tutto quello che avevi dentro...