-trent pronto per uscire?!- urlò accogliendomi a casa
-un attimo- mi mossi velocemente verso la camera
*Flashback*
J: mi devi pagare l'ammaccaturaT: calma, ti manderò i soldi via posta
J: no li voglio adesso!
T: non ti fidi?
J: no
T: non ho abbastanza soldi adesso
J: mi frega? Andiamo a casa tua no?
T: eh va bene
*fine flashback*
-dove sono- frugai il più velocemente possibile.
-cosa cerchi?- mi chiese kate sulla soglia della porta
-no niente solo una cosa..dove li ho messi- all'improvviso il campanello suonò
-se me lo dici ti aiuto- disse avanzando
-no no vai ad aprire- dissi distratto.
-okay- poi mi accorsi che l'unica persona giù era lui.
-no aspetta non aprire- non la fermai in tempo che erano faccia a faccia. Uno davanti all'altro. Cos'ho combinato!
-cosa sei venuto a fare qui- domandò kate con odio
-sono qui per Trent- rispose superciale.
Per un secondo vidi la tristezza negli occhi di kate. Sarà solo una mia immaginazione. È impossibile che kate sia triste per questo individuo.
-si per sbaglio gli sono andato contro e vuole i soldi in contanti- solo che non li avevo ancora trovati e lasciarli da soli non ci pensavo neanche morto,ma se non mi fossi mosso non se ne sarebbe mai andato.
-vado a cercarli- frugai tra i vestiti e finalmente trovai la scatoletta dove tenevo tutto.
Quando raggiunsi il salotto sentì loro discutere a bassa voce.-potevi restare giù- disse lei
-sono venuto per parlarti, non avrei mai preso i suoi soldi-
-non c'è niente di cui parlare-
-di quello che è successo l'altra volta- quindi si sono visti? Ed è successo pure qualcosa?
-justin non credo sia il momento di parlare di questo-
-e quando? Quando sarai partita per l'inghilterra?- lui sapeva tutto.
- Justin, non dovevamo vederci, non dovevo venire qui..-
-ma ormai sei qui!- alzò leggermente la voce -il danno l'hai fatto e ora vorrei che rispondessi a una domanda-
Guardai la scena e quasi mi venne da svenire. Mi aveva mentito e io che ero anche preoccupato della sua reazione.
Lui avanzò diminuendo la distanza tra i due. Alzò la mano appoggiandola sulla guancia di lei. La guardò negli occhi.-Mi ami ancora?- aspettai quella risposta che avrebbe guarito tutto il dolore che in quel momento sentivo. Una parola e avrebbe risolto tutto.
Non sentì niente a parte dei singhiozzi. I suoi singhiozzi. Non aveva detto niente e capì una sola cosa.
Mi cadde la scatola dalle mani e li guardai.
Lei si allontanò da lui.- Trent- si avvicinò velocemente a me ma feci un passo indietro come la distanza da lei diminuisse il dolore che sentivo.
-p-per favore lasciami solo- la spinsi leggermente senza farla cadere e mi rinchiusi in camera sotto il pianto di kate.
L'ho amata, lo tratta bene, le sono stato accanto eppure questo non è bastato per separarla da Justin. Non so più cosa fare. Era tutto perfetto. Avevamo una casa tutta nostra, un lavoro e magari più avanti ci saremmo sposati, ma a quanto pare questo era soltanto un mio piccolo sogno irrealizzabile e senza più speranze.
Devo andarmene adesso per pensare? Non so neanche a cosa pensare so soltanto che ho bisogno di stare solo.***
Dopo qualche ora, quando uscì dalla stanza non trovai nessuno. Ero pronto. Avevo già fatto le valige e prenotato un biglietto di sola andata per l'inghilterra.
Prima di uscire lasciai un biglietto sul cuscino di kate :TI ASPETTO A CASA..
Trent
Arrivai in aereoporto verso sera dopodiche presi un taxi e mi feci accompagnare a casa.
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Ci vediamo alle 19A dopo
Xoxo
Popmaisinfinitycorn
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Forever
FanfictionSequel di ALONE. -TI ODIO! PERCHÈ L'HAI FATTO!NON CE LA FACCIO PIÙ! POTEVAMO COSTRUIRE QUALCOSA. TI AMAVO CON TUTTO IL CUORE. TI AMAVO. TI AMAVO. - potevamo sembrare matti, matti da legare ma era così bello, era come se tutto quello che avevi dentro...