where are you?

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-ciao papà sta attento e vedi di tornare subito..perché ti voglio qui- dissi abbracciandolo. Lo so che stavo esagerando ma avevo un brutto presentimento e non volevo che gli succedesse qualcosa.

-si kate sarò qui promesso-

-i passeggeri diretti per New York si avvicinino all'entrata per favore- disse una voce metallica

-ciao papà- lo baciai in guancia e lo lasciai andare.

********************

Nei giorni successivi lo chiamai almeno una volta al giorno per chiedergli come stava e lui mi rispondeva allegramente di si. Ogni volta che finiva la chiamata la mia paura diminuiva sempre di più.

-vedi? sta bene..lascialo un pò in pace adesso-mi incoraggiò trent

-Non è che voglio sapere cosa fa voglio solo sapere se sta bene... hai presente quando hai un brutto presentimento su una persona? Non lo so ma c'è l'lho da quando se n'è andato-

-non ti preoccupare passerà e poi dovrebbe arrivare oggi no?-

-si, esattamente tra le nove o le nove e mezza- dissi precisa

-quindi adesso ti rilassi e goditi i miei massaggi- disse iniziandomi a massaggiare sulle spalle. Era così rilassante che mi addormentai.

*******************
-papà!- urlai

Mi guardai intorno e vidi solo la mia stanza. Ero nel mio caldo letto. Cercai le pantofole e cercai trent.
La casa sembrava così silenziosa. Anzi era silenziosa.

-trent- dissi non ottenendo nessuna risposta.
Poi sentì dei rumori in cucina. Mi diressi li e aprì leggermente la cucina.
Un ragazzo biondo con il grembiule era indaffarato nel cucinare qualche pietanza.

-sei adorabile- sbucai all'improvviso

-hei non rubarmi le parole- disse offeso

-cosa cucini?-

-bistecca e purè-

-posso aiutare?- chiesi

-no ho finito sto solo staccando del basilico- disse indaffarato

-basilico? Per cosa?- domandai

-per dargli un tocco da trent no?- rispose ovvio.

Il tempo passò così velocemente che erano già le 23.

-ma dov'è finito! Doveva arrivare a casa alle dieci e sono già le undici- il panico si impossessò del mio corpo impedendo alla mia coscenza di ragionare.

-hey hey calmati kate!- mi prese per le braccia e mi fece stare ferma -magari c'era traffico.

-traffico un corno! Adesso lo chiamo!-
Afferrai il telefono e aspettai la sua risposta. Chiamai un'altra volta e uscì la segreteria.

Andai avanti e indietro e ragionai. Potrebbe avere il telefono scarico ed essere qui, oppure potrebbe essere in pericolo o ha subito un incidente.
Ma come faccio a contattarlo...ma certo la Claire.

-trent il numero di claire presto-

-per cosa?- chiese cercando il suo telefono

-mio padre mi ha detto che è sempre in contatto con lei- copiai il numero e la chiamai.
Trent era anch'esso il suo segretario ma visto che aveva meno esperienza di claire, lui si doveva occupare delle registrazioni e appuntamenti.

*chiamata*

C: pronto?

K: claire dov'è mio padre? Sta bene? Perché non è qui?

C: mi ha chiamata prima di partire e poi non l'ho più sentito.

K: non è tornato! E sono le undici passate.

C: provo a richiamarlo

K: va bene grazie.

*fine chiamata*

Eravamo li sul divano nell'attesa di una chiamata di claire o di mio padre.
E poi squillò..

* chiamata*

C: mi hanno appena riferito che è in un'ospedale li vicino all'areoporto

K: qui in inghilterra?

C: no New York.

Lo sapevo che sarebbe successo. Dovevo andare con lui.

K: grazie poi ti informo.

C: okay

K: ah un altra cosa!

C: si dimmi

K: mi potresti inviare l'orario del prossimo volo per New York?

C: certo ..te lo manderò

*fine chiamata*

-che hai intenzione di fare?- si intromise trent

-porto per new york- disse dirigendomi in camera.

-ma non puoi partire così all'improvviso- disse seguendomi.

-si che posso! E se non vuoi venire fa niente- buttai una grande valigia sul letto e lo apri.

-hey guardami- disse prendendomi il viso -non ti lascio sola okay?- mi baciò e corse anche lui a prepararsi.

**********************
Pronte per ritornare a new york?

1..2...3..new York!

Xoxo
Popmaisinfinitycorn

ForeverWhere stories live. Discover now