Venti

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Quella stessa luce di cui chiunque ha bisogno per stare bene, per vivere davvero.

Una luce troppo facile da perdere e altrettanto difficile da riconquistare quando tutto attorno cade.

Soprattutto quando segreti tenuti dentro troppo a lungo rovinano ogni cosa.


Quegli stessi occhi color caffè che adesso, lucidi, stanno scorrendo veloci sulle pagine di quella Moleskine nera che Calum si era ripromesso di non leggere mai più, quel diario che si era ripromesso di non aprire per non peggiorare ulteriormente la situazione. Quella stessa situazione per cui ormai non può fare più niente. Quella stessa situazione che ormai lo ha prosciugato di tutto; lo ha lasciato completamente vuoto, senza via d'uscita, senza alcuna difesa, senza alcun punto da cui poter ripartire da zero.

Perché la mancanza uccide, se non si cura in tempo; porta via ogni cosa senza lasciare neppure un granello di polvere da custodire come il tesoro più grande di tutti, un granello che è l'unica ombra di ciò che rimane. Perché la mancanza butta giù l'anima e allo stesso tempo fa nascere muri sempre più spessi e impenetrabili attorno al cuore per proteggerlo, per tenere in sesto quel poco che resta; un poco troppo provato, stanco, distrutto, che non è forte abbastanza per resistere al disegno della vita; un disegno a volte così complicato e difficile che rafforza o annienta, senza mezze misure.

Perché il vuoto che sente dentro al cuore, Calum non sa più come riempirlo, come curarlo; non ha idea di cosa fare per poter stare meglio. Si è lasciato andare, ha permesso al senso di colpa e di sconfitta di buttarlo giù del tutto; non ha combattuto come avrebbe dovuto e voluto; non si è difeso come aveva sperato. Si è arreso, nonostante le promesse che ha fatto ma che non è riuscito a mantenere. Ha mollato la presa su quella vita che adesso non è più sua, non come vorrebbe.

Gli occhi continuano a scorrere su quelle righe ormai imparate a memoria a forza di leggerle per non dimenticare niente di ciò e di chi non c'è più. E le parole scritte da quella calligrafia che riconoscerebbe tra mille scavano dentro la sua anima, riducendogli il cuore in pezzi e spazzando via quel poco che era rimasto, lasciando un vuoto impossibile da riempire, impossibile da curare. Un vuoto che risucchia quella luce che cerca di entrare dentro di lui ma che non trova posto dove potersi fermare per illuminare tutto il resto. Perché non c'è più niente da illuminare, da far risplendere, da tenere al caldo, al sicuro.

Legge e, anche se sa di sbagliare, anche se sa che dovrebbe smetterla, che dovrebbe seriamente voltare pagina, non ci riesce, non sa farne a meno. Ormai i ricordi che ha sono l'unica cosa che conta davvero, l'unica cosa a cui si ancora per non cadere del tutto, benché abbia ormai toccato il fondo da tempo; quel fondo che però non è ancora riuscito ad attirarlo del tutto. Legge e ricorda, come se non fosse in grado di fare altro. Perché quella persona che adesso non c'è più gli manca, troppo. Gli mancano i suoi occhi verdi e luminosi che riuscivano sempre a vedergli l'anima. Gli manca come riusciva a farlo sentire anche solo con la sua risata; quella risata che per lui è sempre stata la più bella del mondo. Gli manca poter passare il tempo insieme, come facevano di solito, a scherzare e a stare bene. Gli manca quello che avevano, quel rapporto ricco e semplice, in grado di farlo sentire completo. Gli manca tutto ciò che erano.


20.11.2012, 09:14 am

Fa male, fa troppo male.
Nessuno vede niente, nessuno riesce a capire come sto. Solo mio fratello ha intuito qualcosa. E gli sono grata, davvero, perché nonostante tutto cerca sempre di farmi stare bene. Però non basta, non basta per rimettere le cose in sesto, non basta per curare tutte le cose sbagliate dentro di me. Perché lo so io, lo sai tu, lo sanno gli altri: sono un errore, lo sono sempre stata; sono sbagliata e non merito niente di ciò che ho.
Sono sicura che tutti vivrebbero meglio senza un peso scomodo come me. In fondo, non credo che mancherei a nessuno. Probabilmente solo mio fratello ed il mio ragazzo sentirebbero la mia mancanza.


Burn with you || c.hWhere stories live. Discover now