Quindici

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Per cortesia, leggete le note a fine capitolo; oggi sono importantissime. Buona lettura! <3


E poi ci sono quelle persone per le quali si combatterebbe sempre pur di vederle sorridere.

Perché inevitabilmente si mette la loro felicità sopra se stessi, sopra tutto il resto.

E quando tornano a vivere, tutto è irrimediabilmente più bello.


Da: Madison; 25.09.2015, 05:38 pm

Vieni a casa tua appena puoi.


I suoi piedi quasi corrono sull'asfalto, non appena esce da scuola, pur di arrivare il prima possibile, mentre il messaggio della sua migliore amica le rimbomba in testa, come un ritornello che non ha intenzione di smettere. Di preciso, non ha idea di come mai Madison sia a casa sua, né del perché le abbia chiesto di andarci. Tuttavia, non è riuscita a contenere la sua curiosità, ed ecco che si ritrova a scansare le altre persone per strada per evitare di far loro del male. E intanto, il cuore batte velocemente, preda dell'impazienza e della voglia di sapere. Chissà cos'ha in mente la bionda. In fondo, quella mattina né Madison né i ragazzi si sono degnati di venire a scuola, senza neppure spiegarle il motivo. E, deve ammetterlo, è stata la mattinata più noiosa della sua vita; senza i buffi commenti dell'amica sui vestiti dell'insegnante di matematica, o gli sbuffi un po' troppo rumorosi di Luke alla lezione di storia, o gli occhi scuri di Calum su di lei durante l'ora di letteratura.

A quel pensiero, inevitabilmente un sorriso timido ed insicuro nasce sulle sue labbra morbide e un po' screpolate, mentre un lungo brivido le attraversa il collo, le braccia, la schiena, arrivando fino alle gambe. Un brivido che riesce ad arrivarle fin dentro l'anima, per scaldarla tiepidamente, con calma, come a voler darle il tempo di abituarsi a quel calore che sente e che la fa stare bene.

Perché Calum riesce a farla sentire a casa; cosa che nessuno prima di lui – neppure Madison – era mai stato capace di fare. Riesce a mettere un po' di tranquillità in quell'uragano di pensieri che lei da sola non riesce mai a far tacere. Riesce a farla ridere; la aiuta a non pensare a quel peso, a quel vuoto che le grava nell'anima e che, prima dell'arrivo del moro nella sua vita, non sapeva come riempire. Perché Calum riesce anche in quello: la fa sentire meno vuota, meno sola; la fa sentire giusta, e non un errore che probabilmente non aveva il diritto di nascere.

Scuote la testa, e intanto quel calore tiepido che le è nato nel cuore non riesce ad andarsene del tutto. Ma a Letizia non importa; perché quel ragazzo sta diventando sempre più importante per lei, sta diventando una parte fondamentale della sua vita; e lei è più che felice di fargli spazio nel proprio cuore. Perché sa che Calum la tratterà con cura. Non se lo sono mai detto, non se lo sono mai promesso, ma basta osservarsi negli occhi per capire che si vogliono troppo bene per potersi permettere il lusso di perdersi.

Continua a camminare, continua ad ascoltare la musica, mentre l'aria di inizio primavera già si fa sentire, lievemente più calda e più profumata di quella invernale. E, di nuovo, si chiede che cosa abbia combinato la sua migliore amica insieme agli altri due, mentre si ritrova a sorridere, con il cuore leggero e rischiarato un po' da quella luce che sta lentamente entrando dentro di lei; sorride, con gli occhi di Calum nell'anima e nella mente a farle compagnia, a farla sentire protetta, al sicuro.

Continua a camminare, e non si rende conto di essere davanti casa sua fino a che non vede le varie cassette delle lettere attaccate al muro. Senza pensare, va diretta al portone d'ingresso e lo apre con quella piccola chiave che ha usato soltanto una volta prima di quel momento. Il sentire il metallo freddo tra le mani la fa rabbrividire. Ma lei non ci fa caso per adesso, non vuole farlo. Entra, e quasi corre per le scale per arrivare al suo appartamento.

Burn with you || c.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora