Verità.

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[DA REVISIONARE]






VERITA'.






 Sono passati trenta minuti dalla partenza, ed entrambi si sono abituati all'idea di essere sospesi in aria. Beh, più o meno. Appena l'aereo emette qualche piccolo rumore, o appena Luhan si azzarda a guardar fuori dal finestrino che è proprio di fronte a loro, il suo stomaco si contorce dolorosamente e il suo respiro si fa pesante. Quindi non ha intenzione di restarsene fermo senza far nulla, non ha proprio voglia di vomitare lì, tra le gabbie di cani rumorosi che, a proposito, da un po' hanno deciso di abbaiare costantemente o mugolare senza lasciargli un minuto di pace.

Quindi raccoglie quel poco di lucidità mentale che gli è rimasta e decide di aprire una conversazione con Sehun. In fondo, l'Alfa è in gabbia, e seppur volesse decidere di strappargli qualche arto perché Luhan continua a disturbarlo, essa glielo impedirebbe.

Forse.

"Uhm," esita però, rendendosi conto che parlargli davvero in realtà è molto più complicato di pensare di farlo, "come v—"

Tuttavia, quando gira il viso verso Sehun per guardarlo, si ritrova sorpreso nel notare che si è addormentato. Le labbra di Luhan si distendono in un sorriso intenerito, e improvvisamente sente il bisogno di accarezzargli di nuovo i capelli. O forse, il viso. Sehun si arrabbierebbe se gli accarezzasse una guancia, però.

Sehun ha le labbra leggermente dischiuse, il berretto che Luhan gli ha detto di indossare è abbassato fino a quasi coprirgli gli occhi e le braccia sono incrociate al proprio petto mentre, nell'attimo di silenzio che i cani gli concedono, Luhan riesce a sentire il suo flebile respiro.

Il biondo si morde le labbra, irritato dal fatto che le sue guance si siano accaldate in così poco tempo. Sehun è una meraviglia, una di quelle bellezze che non puoi assolutamente capire. Magari non sarà neppure perfetto, ma c'è quella armonia nel suo aspetto ce lo fa apparire come se fosse tale.

Arte.

Le mani gli prudono quasi dalla voglia di ritrarlo. Probabilmente non ne è nemmeno in grado, in fondo non è mai stato bravo nel ritrarre le persone dal vero, in più gli sembra quasi proibito ritrarre una bellezza del genere. Sospira, rivolgendo una veloce occhiata al finestrino che gli è di fronte, senza azzardarsi ad avvicinarsi. Il suo stomaco si contorce lo stesso, ma dopo un respiro profondo, Luhan riesce a calmarsi.

"E' già buio..." mormora a sé stesso, tirandosi le ginocchia al petto e poggiando gli avambracci su di esse.

Un cane inizia ad abbaiare e subito viene seguito da tutti gli altri. Luhan sospira irritato, ne ha davvero abbastanza. Dentro di sé sente una sensazione strana, come rabbia, ma diversa dal solito. Solitamente Luhan non si arrabbia mai. Gli è molto difficile. Lui stesso si dice che è strano che si stia irritando per dei cani che abbaiano. In fondo, cos'altro potrebbero fare? Sono cani in gabbia.

Shou || HunHan [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora