Capitolo 19

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Emma P.O.V

- Non così in fretta principessa, ho tanti piani per te stanotte - dice sorridendo e io sento che sto per impazzire. Mi sento come una nimfomane in crisi d'astinenza.
Lo guardo,rendendomi conto di quanto mi sia mancato e sventolo bandiera bianca,sono sua e può fare di me ciò che vuole,fino a quando lo deciderò io ovviamente.
- E che aspetti a metterli in pratica?- lo provoco e lui si apre in un sorriso. Senza dire altro si alza ed esce dalla stanza lasciandomi sbigottita. Sbuffo e mi sistemo meglio sui cuscini mentre aspetto che torni.
Dopo poco lo vedo entrare in camera con un vassoio in mano e uno sguardo tutt'altro che tranquillizzante. Posa il vassoio sul comodino e mi prendo tutto il tempo per osservarne il contenuto: fragole,ghiaccio e una bottiglia di Jack Daniel's.
- Cos'hai in mente?
- Ho voglia di uno spuntino,tu no?- dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Guardo il vassoio poi guardo lui e alla fine decido che le fragole sono troppo invitanti e ne prendo una.
- Non intendevo questo Em, - dice togliendomi la fragola dalla mano,- sdraiati Emma. - mi ordina mettendo la fragola al suo posto. Obbedisco,rimettendomi comoda tra i cuscini e attendo la sua prossima mossa, che non tarda ad arrivare.
Si mette in ginocchio sul letto e reggendosi sulle braccia si piega a baciarmi, lentamente. Lo affero per i capelli e inarco la schiena faccendo scontrare i nostri petti. Gemiamo entrambi al contatto e sento i brividi dappertutto. Lui si sporge verso il vassoio e prende una fragola.
- Non morderla subito, e non muoverti.
Annuisco e lui la prende fra i denti tornando nella stessa posizione di prima.
Inizia tracciando il contorno delle mie labbra con la fragola, per poi scendere sul collo ed ancora sui seni tracciando il contorno di ciascun capezzolo, mentre brividi di piacere mi si espandono per tutto il corpo.
Inarco la schiena e stringo le lenzuola tra le mani mentre lui continua a scendere fino alľ ombelico per poi tornare sui suoi passi fino alla bocca.
Continua a stuzzicarmi e apro la bocca mordendo la fragola, dando vita ad un nuovo bacio più passionale del primo,ma più breve dato che si stacca subito da me.
- Hai sete piccola?- mi limito ad annuire, mentre lui prende la bottiglia bevendone un po'.
Lo guardo con solo la luna a far luce ed è ancora più bello e tenebroso; in ginocchio sul letto,mezzo nudo, con i capelli scompigliati e la bottiglia in mano.
Prende un altro sorso,questa volta senza mandarlo giù, mi bacia facendomelo assaggiare e poi scende baciandomi il collo e sempre più giù,ma senza arrivare dove voglio io.
- Dorian per favore...- lo supplico,sentendo che ormai sto per impazzire.
- Non ancora piccola...- sussura e poi prende un cubetto di ghiaccio mettendoselo fra i denti.
Ripete ciò che ha fatto con la fragola questa volta scendendo più giù facendomi letteralmente impazzire.
Inizio a tremare e chiudo gli occhi quando lascia che il cubetto si sciolga proprio sull'ombelico.

- Apri gli occhi piccola e guardami.

Io obbedisco e cerco ti ritornare in me, cosa non facile con lui sopra di me che si morde il labbro e mi divora con lo sguardo.

- Mi sei mancata sai...- mi sussura mentre mi lascia una scia di baci dalla mandibola fino all'incavo tra i seni e poi di nuovo fino alla mandibola.
Lascio le lenzuola e metto le mani sul suo petto spingendolo via.
Rotoliamo tra le lenzuola e lui finisce sotto di me. Sorride e posa le mani sui miei fianchi iniziando ad accarezzarmi con la punta delle dita, facendomi venire la pelle d'oca. Muovo i fianchi e sento la prova evidente che anche lui mi vuole come lo voglio io e sorrido...ora tocca a me divertirmi. Apro il casetto del comodino e tiro fuori due nastri neri di seta che usavo per intrecciarmi i capelli e mi abbasso a baciargli il petto,salendo poi fino alla bocca,ma mi stacco quasi subito.
Gli prendo poi le mani e le lego alla testiera del letto senza stringere troppo forte,il giusto per farlo stare fermo.
- Ora mi diverto io...- dico mordendogli il labbro inferiore.
Sorride e si lascia ricadere sui cuscini senza oppore alcun tipo di resistenza, il bastardo.
Prendo un cubetto di ghiaccio e me lo metto fra i denti per poi passarlo sul suo corpo,dalla mandibola fino ad appena sopra la cinta dei pantaloni, dove mi soffermo passando da un fianco all'altro, fermandomi infine a metà tra i due.
Lo sento tremare sotto di me e mi sento avvampare,ma non posso cedere cosi in fretta.
Inizio a lasciargli una scia di baci partendo dagli angoli della bocca, mentre gli apro la cinta, continuando poi sul collo sul petto scendendo sempre più giù.
Sorrido soddisfatta quando lo vedo chiudere gli occhi, lasciando la testa all'indietro e gli abbasso pantaloni e boxer insieme. A quel punto torna a guardarmi e mi mordo il labbro preannunciando cio che sto per fare.
- Vuoi proprio farmi morire tu...- dice in un sussuro quando torno a baciarlo, avvicinandomi sempre di più al suo membro meravigliosamente eretto.
Lo vedo stringere forte i pugni mentre brividi di piacere gli attraversano tutto il corpo, nel momento in cui mi chino a baciarlo dalla base fino alla punta succhiandola leggermente,mentre muovo la mano su e giù su tutta la sua lunghezza.
Alza i fianchi venendomi incontro, ma mi fermo sdraiandomi sopra di lui, che sbuffa aprendo nuovamente gli occhi. Ci guardiamo senza dire nulla, e appoggio la testa sul suo petto ascoltando il suo cuore, che batte a mille.
- Slegami Emm...ho bisogno di toccarti e sentirti.
Alzo la testa e mi metto seduta,stando a cavalcioni su di lui.
Metto le mani sul suo petto sospirando, per poi slegarlo.
Torno ad accarezzargli il petto mentre lui fa scorrere la mano sulla mia schiena e chiudo gli occhi godendomi il momento; ma non dura a lungo,che mi ritrovo sotto di lui,con le sue mani ai lati della testa e le mie sulla sua schiena.
Si sistema meglio tra le mie gambe e sussulto quando fa strusciare il suo membro sulla mia apertura bagnata.
- Dorian...- sussuro avvicinando i miei fianchi ai suoi,chiedendo di più.
Lui sorride e si china a baciarmi con foga,mentre mi penetra lentamente.
Affondo le unghie nella sua pelle,mentre lui si muove dentro di me con affondi lenti e profondi.
Raggiungiamo il culmine del piacere insieme e ci sdraiamo l'uno accanto all'altra sfiniti.
Finalmente mi sento appagata e felice,ma questa sensazione non dura a lungo perché il mio stomaco inizia a brontolare e prima che Dorian dica o faccia qualcosa, mi alzo in fretta e furia dal letto.
Indosso la sua maglietta legandomi i capelli e mi fermo quando sento il suo sguardo indagatore su di me.
- Che stai facendo piccola?
- Ho fame.- dico uscendo dalla camera seguita a ruota da lui.
Mi guarda divertito e si passa una mano tra i capelli.
- Dai siediti che ti preparo qualcosa.
Mi siedo buona buona su uno sgabello e lo guardo trafficare con le pentole. Poi però lo sguardo mi cade sul suo sedere e non so più se quella che ho è fame da cibo o fame di lui.
Circa mezz'ora e infiniti pensieri sconci dopo, un Dorian nudo e sorridente si siede vicino a me porgendomi un piatto di carbonara,che divoro in meno di un attimo.
- Accidenti che fame che avevi! Ti va un po'di gelato amore? - mi chiede alzandosi.
Annuisco e mi alzo anche io per lavare i piatti mentre lui prepara le coppette di gelato.
Dopo aver finito mi abbraccia da dietro e inizia a baciarmi il collo facendomi venire i brividi. Mi giro verso di lui e gli do un bacio veloce sulle labbra, asciugandomi le mani.
- Ti amo proprio tanto Emma e non voglio lasciarti più. Da oggi in poi non me ne andrò più e starò sempre con te.
Al sentire le sue parole torno con i piedi per terra e ripenso al mio piano; mi dispiace amor mio,ma ti sei svegliato tardi.
Gli sorrido e lo abbraccio per non fargli sospettare nulla e mi abbandono a lui, godendomi questi ultimi attimi insieme.
Purtroppo la mia coerenza va a farsi benedire nell'istante in cui mi fa sedere sul bancone della cucina, mangiando il gelato direttamente sulla mia pelle.
Verso l'alba crolliamo sfiniti,ma completamente appagati, sul letto dopo una maratona di sesso coi fiocchi.
Aspetto che Dorian si addormenti e poi a malincuore e senza far rumore mi alzo...vorrei rimanere,ma ho un piano da mettere in atto e nessuno può mettersi in mezzo.
Mi vesto ed esco di casa il più in fretta possibile.
Salgo in macchina e metto in moto, partendo verso casa, mentre le note di " Lost on you" riempiono l'abitacolo e le lacrime iniziano a scendere senza il mio controllo.
Mi manca già, e mi mancherà sempre, ma c'è la mia vita in ballo e non mi faccio più conquistare da belle parole e sguardi dolci.
Mi asciugo le lacrime e accelero, basta debolezze, ora che sono nel gioco,non mi ferma più nessuno.


Non lasciarmiWhere stories live. Discover now