Capitolo 12

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Emma P.O.V
- Proprio io, ora mi aiuti a uscire da qui?- gli rispondo cercando invano di rialzarmi. Lo vedo guardarmi sorpreso,ma la scintilla che gli è apparsa negli occhi da quando abbiamo ballato, non se n'è andata... Non mi aspettavo niente di tutto ciò che è successo fino a ora, e tanto meno mi aspettavo che lui fosse così... Si alza e cerca di sistemarsi come meglio può e poi mi offre la mano per aiutarmi ad alzarmi. Quando l'afferro sento un brivido percorrermi tutto il corpo, come quando abbiamo ballato. Maledico me stessa e do la colpa al leggero venticello che sta soffiando in questo momento, anche se so che non è questa la causa. Esco dalla fontana e mi tolgo la maschera ormai rovinata, e sul suo volto appare un sorriso che non annuncia niente di buono.
- Mmh devo dire che il pizzo ti si adice...- confessa divertito e mi sento avvampare. Abbasso lo sguardo e noto che il vestito è diventato trasparente lasciando vedere il mio intimo di pizzo nero. Brava Emma ,molto astuta! Vorrei scavare una buca e nascondermici dentro per la vergogna. Cerco di coprirmi con le braccia,ma ormai è troppo tardi... Non oso alzare lo sguardo, ma poco dopo lo sento avvicinarsi a me e coprirmi con la sua giacca...
- So che è bagnata, ma almeno ti copre un pochino... - dice a pochi centimetri da me. Alzo lo sguardo e incontro il suo.
- Grazie mille Oliver...
- Come mi hai riconosciuto?- chiede sorpreso allontanandosi per studiarmi meglio.
- La tua voce... E i tuoi occhi....- confesso... Anche se l'avevo riconosciuto molto prima... I suoi occhi hanno un colore particolare e la sua voce e molto bassa e rauca. Sorride compiaciuto e si toglie la maschera.
- Lascio le domande a dopo, ora vieni, rischi di prenderti un raffreddore.- dice prendendomi per mano e avviandosi verso il parcheggio. Ci fermiamo davanti una macchina nera, e rimango a bocca aperta dopo aver riconosciuto il gioiellino.
- Ti piace?- mi chiede sorridendo, mentre mi apre la portiera. Come fa a non piacermi, è il massimo dell'ingegneria automobilistica, e oltre ad essere splendida è anche comoda, noto sedendomi.
- È bellissima Oliver! - dico, continuando a studiarne tutti i particolari.
- L'ho acquistata su misura direttamente dal atelier Bugatti, non ne producono molte e questa è un esemplare unico.- mi spiega lui fiero, mettendo in moto. Accende il riscaldamento e mi sistemo meglio sul sedile, cosa non facile dato che sono fradicia.
- Tranquilla Emmaline, rilassati e non pensare ai sedili ora, domani la porterò da un mio amico e sarà come nuova, dopo tutto è solo acqua.- dice lui calmo, vedendo il mio disagio. Mi rilassò come ha detto lui e guardo la strada davanti a me... Perché deve essere tutto così complicato?! Dorian mi ha ferito, sa quanta paura abbia di Reynolds e mi ha mandato lo stesso come talpa, anche se Oliver non mi ha dato problemi finora. Ci tengo infinitamente a lui, ma non ce la faccio più ad andare avanti così. Ci vediamo un giorno soltanto a distanza di mesi, rischio la vita ogni santo giorno, e non solo io,ma tutti i miei cari. Per amor suo ho messo da parte tutto, ma sono stanca...
-Un penny per i tuoi pensieri?- mi chiede Oliver mostrandomi una piccola monetina. Mi lascio scappare un sorriso, mentre lui parcheggia davanti una bellissima villa.
- Ma dove mi hai portata?- chiedo preoccupata.
- A casa mia, al sicuro, dobbiamo parlare.- dice facendomi segno di seguirlo dentro.  Lo seguo senza fiatare anche se ho un po' di paura. La casa è stupenda; c'è un ampio open space arredato in stile moderno, con colori che vanno dal bianco al grigio scuro. Molto elegante e maschile... Mi chiedo se ci vive da solo...
- Vado a portarti qualcosa di asciutto, torno subito.-mi dice salendo in fretta le scale. Mi guardo intorno e noto la cura nei dettagli presente in ogni cosa, l'atmosfera è accogliente e calda, mi piace.
- Ecco qui, se vuoi puoi andare di sopra a cambiarti.. Il bagno è la seconda porta a destra e c'è tutto quello di cui hai bisogno.- mi dice porgendomi un paio di pantaloni neri da ginnastica e una maglietta grigia. Lo ringrazio e mi avvio verso il bagno. Apro la porta è rimango perplessa; è semplicemente meraviglioso. C'è una vasca a idromassaggio enorme, una doccia in pietra naturale e tutto ricoperto da piastrelle nere con piccoli cristalli che con la luce brillano come fossero stelle. Mi chiudo la porta alle spalle e mi tolgo i vestiti bagnati, entrando nella doccia. Al contatto con l'acqua calda sento tutti i muscoli rilassarsi, che meraviglia! Mi lavo velocemente ed esco avvolgendomi in un asciugamano. Guardo i vestiti e dopo essermi asciugata li indosso. Mi stanno grandi ,ma vanno bene; hanno il profumo di Oliver, dolce e avvolgente, ma non è quello di Dorian. Dio Emma che stai combinando?! Indosso i vestiti del nemico del uomo che fino ad oggi ho amato più di ogni cosa al mondo, e porto addosso il suo profumo, è tutto così sbagliato! Ma perché allora tutto mi pare cosi giusto? Dovrei avere paura, invece sono tranquilla e serena. Sono visi stanca di tutto, vorrei solo vivere in pace, davvero... Metto i miei vestiti nella lavatrice e dopo essermi assicurata che tutto è in ordine, scendo al piano di sotto. Oliver si è cambiato e ora porta dei vestiti simili a quelli che indosso io. È girato di spalle e non si è accorto di me e io non posso fare a meno di studiarlo; ha i capelli ancora bagnati e leggermente scompigliati e io vorrei prendermi a sberle perché non smetto di guardare le sue spalle larghe, il suo vitino sottile e dannatamente sexy e.... Mio dio basta,Emma! Datti un contegno! Mi schiarisco voce e lui si gira verso di me sorridendo per poi avvicinarsi.
- Hey...- dice guardandomi da capo a piedi.- ti stanno un pochino grandi, ma almeno sei asciutta... Vieni, sediamoci.- mi prende per mano e sento tutto il sangue fluire verso le guance mentre ci sediamo uno accanto all'altra , sull'ampio divano in pelle. Prendo un respiro profondo e poi mi maledico mentalmente perché cosi facendo, vengo travolta da un'ondata di profumo che risveglia i miei sensi e manda in tilt il mio cervello già scosso per la sua vicinanza. Sono un disastro ambulante, santa peppa! Dov'è finita la Emma rigida, saggia e soprattutto nel pieno possesso delle sue facoltà mentali? È andata a farsi benedire!
Alzo lo sguardo e incontro il suo, ma ciò che vi vedo mi fa tornare in me in meno di un secondo. È dannatamente serio e questo mi spaventa... Ha detto che dovevamo parlare , e ho come l'impressione che non mi piacerà affatto.

Non lasciarmiWhere stories live. Discover now