Capitolo 4

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Dorian P.O.V
Aspetto che Emma si addormenti e poi mi alzo, cercando di non fare rumore. Ormai è quasi l'alba e il tempo stringe. Vado verso l'armadio e tiro fuori una camicia pulita e stirata e un altro paio di pantaloni, mi vesto più in fretta possibile e poi vado in soggiorno. Prendo la scatola nera che avevo portato con me e ne prendo il contenuto; una rosa nera proveniente direttamente dalla Turchia. La guardo e non posso fare a meno di pensare alla bellissima donna che dorme di là, a mia moglie. Torno in camera da letto e la poggio sul cuscino vicino a lei e poi le poso un leggero bacio sulle labbra. Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e dopo aver dato un ultima occhiata all'appartamento, me ne vado. Entro nell'ascensore e spingo il bottone per il parcheggio sotterraneo, non posso rischiare di essere visto da qualcuno, soprattutto ora che quel farabutto del figlio di Reynolds gira intorno ad Emma. Mentre l'ascensore scende, ripenso alla notte appena trascorsa e non posso fare a meno di sorridere... mi era mancata così tanto, mi sentivo vuoto senza di lei...
So che quando si sveglierà sarà furiosa, e mi si spezza il cuore a lasciarla così, ma è per il suo bene. Non so che darei a svegliarmi ogni mattina vicino a lei e tenerla tra le braccia... ma presto tutto questo finirà e io e lei staremmo finalmente insieme.
All'improvviso vengo come colpito da un fulmine; non ho usato nessuna protezione stanotte e per quel che so, Emma non ha più fatto l'iniezione. C'è una grande probabilità che lei sia rimasta incinta... mi ucciderà, questo è poco ma sicuro.
Esco dall' ascensore e mi dirigo a grandi passi verso la moto, salgo e prima di partire chiamo Derek, che risponde al primo squillo.
- Dorian che è successo, tutto apposto?
- Si, volevo dirti che tra 10 minuti sono da te. Dobbiamo parlare! - dico e attacco senza attendere una sua risposta.
Metto in moto e mi dirigo verso casa di mio cugino. Appena arrivato, vengo accolto da Cataleya che mi abbraccia.
- Hey cognatino! - esclama e mi guarda mettendo il broncio e staccandosi da me.- Sempre così serio tu? Comunque, come sta mia sorella?
- Dormiva...Dov'è Derek? - le chiedo, andando in giro per l'appartamento.
- Certo che oggi sei più strano del solito! Derek sta facendo una doccia e mi ha detto di chiederti se vuoi un caffè o un po' di ecstasy . Quindi cosa preferisci? - mi chiede sorridendo.
- Un caffè grazie...
- Sicuro di non volere anche un po' di ecstasy? Ti renderebbe più allegro... - mi dice andando in cucina. In quel momento arriva anche Derek che sorride come un ebete e capisco che è successo. Indico la cucina e poi lui e lo vedo annuire. Inizio a ridere e mi avvicino a lui dandogli una pacca sulla spalla.
- Condoglianze amico! - gli dico e lui inizia a ridere.
- Smettila Dorian! Non è poi così male!- dice e poi diventa improvvisamente serio.- Vuoi che andiamo nel mio ufficio? Così parliamo in privato.
Guardo in direzione di Cata e la vedo intenta a preparare il caffè, poi mi giro vero Derek e annuisco.
- Cata, vedi che noi siamo nel mio ufficio, il caffè lo prendiamo dopo.- le dice e poi mi fa segno di seguirlo.
Dopo essere entrati lui chiude la porta e ci mettiamo seduti uno di fronte all'altro.
- Dimmi tutto.- mi esorta, mettendosi a braccia conserte.
- Ho visto Oliver con Emma ieri sera, e ti assicuro che non mi va affatto bene.- inizio io.
- Dici che c'è qualcosa sotto?
- Poco ma sicuro, per questo rimarrò in zona e dovremo parlarne anche con Emma, non può rimanere all'oscuro, non ora...
- Pensi che David abbia qualcosa in mente, vero?
- Sa chi è Emma e cosa lei significa per me, questo basta, non ti pare? Ha già tentato diverse volte di avvicinarsi a lei dopo quella volta, ma sono riuscito a proteggerla... ora che suo figlio è tornato, non sono più sicuro che ne sarò ancora capace...
- Capito, ma continuo ad avere l'impressione che tu non mi dica qualcosa...- dice guardandomi negli occhi.
- In effetti è vero... Stanotte mi sono fatto prendere da tutto ciò che stava succedendo, che ho dimenticato una cosa fondamentale...
Mi guarda e poi inizia a ridere, quando si accorge che non sto scherzando ritorna serio e mi fulmina con lo sguardo.
- Dimmi che non è vero Dorian! Non puoi essertene dimenticato! Un figlio in questo momento rovinerebbe tutto, capisci? Quando Emma lo scoprirà ti farà secco, fidati. - mi dice scuotendo la testa ancora incredulo.
- Pensi che io non lo sappia?! Ormai è successo, non posso più tornare indietro. L'importante ora è capire che intenzioni ha Reynolds e proteggere Emma...- dico passandomi una mano tra i capelli e alzandomi. Quando apro la porta mi ritrovo Cataleya davanti e se lo sguardo potesse uccidere io giacerei in una pozza di sangue.
- Non ti hanno insegnato che non è bello origliare ragazzina?- le dico scostandola e andando in cucina a prendere quel benedetto caffè. Lei mi segue e inizia a urlarmi contro.
- Vai a farti fottere Dorian!
- Ci sono già andato ragazzina e devo dire che mi è piaciuto un sacco.- le dico prendendo una tazza e riempiendola con il caffè.
- Ma si può sapere qual'è il tuo problema? Ti comporti da perfetto idiota e dopo mesi in cui non te n'è fregato un accidente di lei, torni e combini un disastro! Non so perché lei ci tiene così tanto a te, so solo che non la meriti Dorian... Mi fai schifo! -mi urla lei prendendo una mela dal vassoio e tirandomela. Riesco a schivarla e la guardo sorpreso mentre lei mi lancia un' ultima occhiata carica di odio e se ne va. Bevo il mio caffè in silenzio mentre Derek cerca di calmare Cata... Ha ragione però... Non la merito, ma non è vero che non me ne importa niente... Io la amo con tutto me stesso, è grazie a lei se ora sono ciò che sono e farò di tutto per renderla felice. Mi alzo dalla sedia e vado in salotto dove trovo Cataleya nascosta tra le braccia di mio cugino.
- So di non meritarla, ma ti giuro Cataleya che non ho mai amato nessuno come amo lei e farò del mio meglio per tenerla al sicuro, ma ho bisogno di te dalla mia parte... Non posso farcela da solo, perdonami per prima...- le dico andando verso la porta,- abbi cura di loro Derek, ci vediamo sabato all' Inferno - detto questo mi chiudo la porta alle spalle e me ne vado in sella alla mia moto...
Devo scoprire che ha in mente quel bastardo e lo devo fare più in fretta possibile!

Non lasciarmiOnde histórias criam vida. Descubra agora