14 Con la morte nel cuore

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"Dio, devo vomitare" mi piego sul cestino, che mi porge Maria e rigetto quello che ho nello stomaco. Ma andiamo per ordine..

"Vedi, la madre di Diana, Rachel, è sempre stata una donna avida, smossa soltanto dalla sete di denaro e bella vita. Mise gli occhi sul padre di quel povero Angelo, ben sapendo che fosse sposato. Lui, dal canto suo, le aveva ben chiarito che non avrebbe mai lasciato la moglie. Ma questo, non bastò a fermarla. Con uno stratagemma, rimase incinta, per poi comunicare la notizia all'uomo. Lui non volle sentir ragioni, neppure quando Rachel, minacciò di dire tutto alla moglie. Lo fece, ma non ottenne il risultato sperato. Lo moglie di costui, si disse consapevole della scappatella del marito. Ma certa che, non avrebbe mai divorziato, smontò uno per uno i piani della donna. Quel che ricevette, fu una diffida e un lauto assegno. Con quello, si trasferì in una zona ricca della città, ed una volta sfornata la bambina, si adoperò a vendersi al miglior offerente. Io all'epoca badavo alla piccina, che amo come una figlia. Vedevo Rachel, passare da un uomo all'altro, pur di racimolare qualcosa per non rinunciare al suo tenore di vita. Crebbe la piccola Diana, nella convinzione che l'amore non esistesse. Che tutti hanno un prezzo, che non esitano a pagare per ottenere ciò che vogliono. Non le ha mai dimostrato affetto, mai una carezza, un gesto di calore. E' cresciuta, privata di tutto ciò. Quando crebbe, non le permise di avere amici, adducendo la scusa che sarebbero stati invidiosi della sua bellezza e l'avrebbero fatta soffrire. La bambina, ovviamente, non aveva metro di paragone e, complice il lavaggio del cervello fatto dalla mamma, prese per verità le parole di quell'arpia. La teneva sempre in casa, fino ad arrivare a ritirarla da scuola e farle da insegnante. Poi all'età di 13 anni, le cose cambiarono. Diana era una ragazza bellissima, il suo corpo era già quello di una giovane donna. La madre d'improvviso, la iscrisse ad uno dei più prestigiosi collegi, finanziati dal ricco amante. Le insegnarono a comportarsi come una signorina, per instradarla alla buona società. Ovviamente Diana, non oppose mai resistenza, visto che la madre, l'aveva convinta di essere in debito, a causa degli enormi sacrifici e rinunce, dovuti alla sua nascita. Faceva, e fa tutt'ora, tutto quello che la madre vuole. Così, imparando ad essere una signorina, iniziò a portarla a queste feste. Venni così a sapere, che usava il corpo della figlia, per danaro, visto che lei aveva una certa età e non era più attraente come in passato. Sempre meno uomini, si facevano catturare da lei e non trovò di meglio, che 'passargli' la figlia. Ricordo ancora, la prima volta che successe. Tornò a casa in lacrime, col sangue che le colava dalle gambe. Rachel, la spinse in terra e la picchiò, perché non era riuscita a soddisfare il cliente. La portai in bagno, la lavai e la coccolai. Ma non me lo permise. Mi scansò e mi disse che non gradiva le attenzioni. Da lì cominciò il suo calvario. Gli appuntamenti, se così si possono chiamare, aumentavano a dismisura, per saziare la sete di danaro di quell'orrenda donna. Poi, successe un fatto drammatico. La ragazza, rimase incinta" fa una piccola pausa, per asciugarsi gli occhi, con una pezzuola. Vedo che anche lei, è provata dal racconto. 

"Quando la madre lo scoprì, prese in mano la situazione e la portò in una clinica, ad abortire. Oltre a questo tremendo abuso, si accordò col medico, per farle togliere l'apparato riproduttivo. Diana non può avere figli" mi sento morire, al pensiero di quello che ha passato. Sono stato così stupido e cieco, da volerle forzare la mano. Capisco perché ha agito così. Me lo sono meritato. Mi merito di peggio.

"Le ci volle qualche tempo per riprendersi, in cui per fortuna, non la costrinse a vendersi. E così arriviamo al fatto che le ha spezzato il cuore. Conobbe una ragazzo, Ryan. Se ne innamorò, sai, la prima cotta. Voleva smettere, per amore di quel ragazzo. La madre, non si sa come, lo scoprì e scoppiò il putiferio. La picchiò e la rinchiuse in cantina per giorni. Io la minacciai, con l'unico risultato di essere allontanata senza più poter vedere la bambina. Avevo firmato un accordo, per cui non potei riferire nulla a nessuno. Venni a sapere, che poi la liberò, solo per spezzarla definitivamente. Prese un estratto conto, in cui si evidenziava che, Ryan, aveva accettato del danaro, a patto di non vederla mai più. L'aborto, la condizione fisica e la rottura con Ryan, operarono per renderla la donna che è oggi. Sua madre, certo, ha beneficiato di questa situazione. Le ha definitivamente fritto il cervello ed ha piantato ancora più in profondità gli artigli in quella povera piccina" si ferma passandomi un fazzoletto. Sono in lacrime, ma non me ne vergogno. Chiunque inorridirebbe a sentire queste cose.

"Questo è quanto. L'ha plagiata, spezzata e trasformata in una donna arida, senza sentimenti. Ma..."

"Ma?" le chiedo.

"So che la ami, si vede. Per cui devo dirtelo. O fai di tutto per starle vicino accettandola per quello che è, per quello che ti può dare, o la lasci stare. Se le tue intenzioni, non sono serie, o quello che ti ho detto, ti ha spaventato, lascia stare. C'è stato già abbastanza orrore nella sua vita, senza che tu le infligga il colpo di grazia. Sei un brav'uomo e si vede. Valuta bene" conclude. La saluto, ringraziandola ed esco, per fare quattro passi e schiarirmi le idee. Non sono un vigliacco, uno che molla ma, le sue ferite sono così profonde. Non voglio trasformarmi in un uomo, che la plasma e la convince ad essere ciò per cui, chiaramente, non è pronta. Metto da parte l'istinto omicida che ho verso la madre e rifletto. Mi prenderò del tempo, per valutare e lasciarle il suo spazio. Certo ne vorrà, dopo la litigata dell'altro giorno. Mi ha visto con la stessa ottica con cui misura tutti gli altri. Un uomo che la vuole a sua immagine, che non l'apprezza per quello che è. E' deciso, la lascerò stare. Non voglio ferirla, più di quanto abbiano già fatto.

Ma il destino, col suo zampino, deciderà diversamente...

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