Welcome To Bradford

55 7 4
                                    

«Parola tremante
Nella notte»

______________

Ogni genere di suono attonito.

Solo quella voce roca dagli alti decibel.

Non seppi come comportarmi.

Continuai a fissarlo, impassibile, mentre lui aveva uno sguardo terrorizzato.

Terrorizzato di cosa Zayn?

Scossi il braccio per liberarmi dalla presa.

Rimase inizialmente stupefatto, per poi riprendersi.

Non mi interessò.

-Cosa vuoi adesso? - voce atona.

Silenzio.

-Ottimo. - feci per poi andarmene.

Continuai a camminare con indifferenza.

Nonostante la mia freddezza desideravo che in qualche modo mi seguisse, ma niente.

Ciò che ottenni fu un "ti amo" neutrale e successivamente un silenzio tombale.

D'altronde, che potevo aspettarmi da Zayn?

Mi incamminai verso la panchina, aspettando un treno per Bradford.

Si torna a casa.

Allegria.

___________________

È arrivato.

Salii e mi sedetti in un sedile vicino al finestrino.

Ho sempre avuto questa fissazione.

Adoro vedere i paesaggi, soprattutto di notte.

Vedere come le poche luci presenti delineino le forme degli oggetti creando ombre bizzarre.

Le porte vennero chiuse.

Il silenzio si impossessò dell'aria.

Mentre ero immersa nella vista che offriva il finestrino, sentii un rumore, come se qualcuno si fosse seduto di fronte a me.

Alzai lo sguardo per vedere chi potesse essere.

-Di nuovo tu? - chiesi, con voce bassa e quasi disperata.

Lui non disse niente, mi fissò per qualche secondo, il suo sguardo era vuoto, privo di emozioni che mi agghiacciò e brividi si impossessarono del mio corpo.

È come se con quelle iridi color nocciola lui riuscisse a passarmi scosse elettriche che poi si diffondevano in me.

Sapevo che seppur avesse gli occhi di un colore così caldo, egli aveva ghiaccio accumulato all'interno della sua anima.

Volevo saperne la causa.

Poteva essere per Perrie?

Continuai a chiedermelo senza ricevere una risposta del tutto coerente.

Alla fine lasciai perdere, godendomi il panorama.

Ogni tanto, presa dalla voglia di vedere cosa stesse facendo lo fissavo.

Continuava ad ignorarmi, ma notai i muscoli tesi e il respiro quasi irregolare.

Teneva fisso lo sguardo verso l'esterno con estrema indifferenza, sembrava che per lui io non ci fossi.

A che gioco stai giocando Zayn? Chiesi tra me e me.

Eh sì, quello seduto di fronte a me era proprio Zayn.

Games And False PromisesWhere stories live. Discover now