Bye

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Tutto gira.

Gira, tu ti nascondi.

È tutto come giocare a nascondino, prima o poi lui fa mea o ti fai scoprire ormai stanca di aspettare.

Fu così che scelsi, come ogni persona avrebbe scelto, al contrario dei libri, di andare via.

Perché si, c'è molto differenza tra le storie narrate nei libri e tra la vita reale vissuta.

Le storie solitamente hanno una lieto fine, i due protagonisti si innamorano e vivono felici nella vita che avevano sognato.

Nella vita reale invece non esiste un amore vero, esiste quello che ti fa soffrire, per poi finire anch'esso, successivamente c'è l'ultima tappa: la morte.

La vita è così schematica.

Metto così gli auricolari il più velocemente possibile e torno a correre, ma sta volta in direzione di casa mia.

Si vede però che non va mai liscia.

-Cazzo! Diana!- urla Zayn.

Poi sento eco di passi felpati rimbombare avendo messo un auricolare solo.

Inizio anch'io a correre velocemente.

Sento come paura mischiata ad adrenalina scorrermi nelle vene.

-Fermati Diana!- sento urlare.

Io ovviamente non mi fermo e nemmeno ne ho l'intenzione.

Stai scappando da qualcosa da cui non puoi scappare.

Mi ricorda la mia testa.

Sai che è vero.

Non ho intenzione di fermarmi.

Non serve, tu sei sempre stata ferma nello stesso punto di partenza.

Sempre Zayn dietro di te, te che soffri, lui che gioca, te che lo ignori, lo rincontri a scuola, è tutto il resto che ormai sappiamo a memoria.

Ormai ci sei dentro e non ne esci viva, cara Diana.

E fu così che aprii in fretta la porta, me la chiusi dietro e appoggiatasi strisciai fino a ritrovarmi seduta con il volto tra le gambe abbracciate al petto.
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Dall'accaduto mi presi del tempo per pensare.

A cosa?

A cosa poter fare per sopravvivere.

Sono troppo stanca.

Non sei l'unica.

Decido di ignorare le vocine interiori e di alzarmi per dormire senza cenare.

La voglia di cenare oggi è letteralmente pari a zero.

Senza pensarci troppo su, mi alzo e mi incammino verso camera mia.

E fu così che tra le coperte calde mi abbandonai alle braccia di Morfeo.
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-Cosa stai facendo? -

-Chi io? - chiedo.

-Chi sennò? -

-Non sto facendo niente. -

-È questo il problema infatti, non stai facendo niente. -

-Cosa scusa? - chiedo sempre confusa.

-Hai sentito. Non eri tu quello spirito libero? Non eri tu quella che diceva che per arrivare a qualcosa bisognava lottare fino alla fine e mai arrendersi? Quella che diceva che il dolore era solo una debolezza in più da eliminare? -

Games And False PromisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora